Il Belgio andrà alle urne il 9 giugno per eleggere il Parlamento europeo, il Parlamento federale e i parlamenti regionali. Le elezioni del 2024 sono di grande importanza per il futuro del paese che è frammentato e rischia di cadere in uno stallo istituzionale.

Le elezioni in Belgio del 9 giugno 2024

Un’importante giornata per la democrazia in Belgio si verificherà domenica 9 giugno. Circa 8,5 milioni di aventi diritto al voto sceglieranno i 150 membri del Parlamento, i 313 dei parlamenti regionali e i 22 eurodeputati. Questa tripla elezione segnerà un importante momento nella storia politica del paese.

Nel caso del Belgio, non è possibile parlare di elezioni “nazionali”. I partiti tradizionali si concentrano piuttosto su temi a livello regionale. Nelle tre regioni, Fiandre, Vallonia e Bruxelles, gli elettori, provenienti da diverse origini fiamminghe o francofone, possono sostenere i partiti politici che corrispondono alle loro eredità. La minoranza di lingua tedesca, invece, elegge il proprio parlamento per supervisionare la politica culturale nel territorio.

Il panorama politico attuale è attualmente molto frammentato. Questo potrebbe manifestarsi come uno stallo politico come era accaduto dopo le elezioni federali del 2010 quando il paese non era riuscito a formare un governo per 541 giorni. Attualmente al governo c’è un’ampia coalizione guidata dal premier Alexander De Croo che va dai partiti di destra ai socialisti, il che rende difficile trovare accordi politici.

Quali sono le previsioni?

Tradizionalmente, la regione settentrionale, le Fiandre, è orientata a destra, mentre la Vallonia è una roccaforte della sinistra. I sondaggi indicano che nelle Fiandre, i due partiti politici che sostengono l’indipendenza della popolazione fiamminga sono in vantaggio. Il partito nazionalista fiammingo, Vlaams Belang, potrebbe conquistare il 27 per cento dei voti, diventando così il primo partito. Potrebbe essere seguito dalla Nuova Alleanza Fiamminga, sempre di destra, con il 20 per cento dei consensi.

L’obiettivo di Vlaams Belang è quello di dichiarare l’indipendenza regionale seguendo un piano graduale. La Nuova Alleanza Fiamminga respinge questa proposta di separatismo e sostiene una riforma dell’attuale stato confederale.

In Vallonia e a Bruxelles, invece, i sondaggi indicano una situazione di testa a testa tra il Partito Socialista francofono e il partito liberale di centrodestra, il Movimento Riformatore. Entrambi potrebbero attestarsi intorno al 22 per cento. Anche i socialisti sono aperti a riformare lo stato senza però sostenere il separatismo.

I temi principali

Nelle Fiandre, l’immigrazione è una delle questioni principali, il che ha risonanza per l’aumento del consenso dei partiti nazionalisti. In Vallonia e a Bruxelles, invece, le questioni legate all’economia e al potere d’acquisto sono di grande rilevanza. Nella regione centrale di Bruxelles, la sicurezza potrebbe essere un tema determinante soprattutto dopo la recente ondata di violenza legata alla criminalità organizzata e alla droga.