Nessun clima d’odio in Italia contro Giorgia Meloni ed il suo partito, Fratelli d’Italia. Parola di Roberto Speranza e Nicola Zingaretti: i due esponenti del PD erano presenti oggi 2 giugno 2024 ad un evento dei dem a Roma per le elezioni europee 2024 ed hanno commentato il comizio al quale la premier ha partecipato ieri 1° giugno sempre nella città capitolina.

Meloni accusa Vincenzo De Luca (governatore campano) ed Elly Schlein (leader del PD) di usare parole irresponsabili, cosa che per Speranza e Zingaretti non è vero. Se l’ex ministro della Salute afferma che bisogna essere più seri nelle proprie affermazioni, l’ex segretario del PD accusa la premier di essere nervosa perché il suo populismo è stato scoperto dagli italiani.

Elezioni Europee 2024, Speranza (PD) bacchetta la premier Meloni: “Pensi a quello che faceva all’opposizione”

La recente visita a Caivano da parte della premier Giorgia Meloni, seguita da tanti ministri pronti ad inaugurare la nuova piscina comunale, ha avuto il “merito” di riportare alla memoria il famoso “str…a” che il governatore della Campania Vincenzo De Luca si era fatto sfuggire mentre stava parlando al Transatlantico in Parlamento.

Meloni, nel comizio di ieri 1° giugno 2024 a piazza del Popolo (Roma) organizzato da Fratelli d’Italia, ha difeso la propria scelta e nell’ambito delle elezioni europee legge la sua risposta come la reazione a tutti gli insulti e le maldicenze che le opposizioni di sinistra (in particolare De Luca ed Elly Schlein) le avrebbero rivolto.

Oggi 2 giugno è arrivata anche la risposta del PD, a margine di un evento organizzato a Roma nel quartiere Testaccio. Presente anche Roberto Speranza, ex ministro della Salute, che ha detto la sua sulle continue denunce da parte di Fratelli d’Italia che le parole della sinistra rischino di creare un clima d’odio contro la premier Meloni.

Speranza non crede assolutamente a quest’accusa, ritenendo che la stessa Meloni, prima di parlare, dovrebbe ricordarsi di come si comportava quando era a capo di uno dei più rumorosi e combattivi partiti d’opposizione:

Quando si parla di odio politico io sarei molto prudente, nel senso che da destra sono arrivate spesso invettive contro gli ex ministri dei governi diversi dal loro, per cui direi a Giorgia Meloni di guardare un po’ le cose che diceva in Parlamento quando era capo dell’opposizione, prima di parlare di odio politico e di buttarlo addosso agli altri. Ci vorrebbe un po’ di serietà e di rigore in più.

Analogamente a quanto poi espresso dal collega di partito Zingaretti, anche Speranza crede che questi ultimi giorni prima del voto alle elezioni europee possano esser utili per convincere gli indecisi:

Come sempre, purtroppo, prevale la politica nazionale e questo sicuramente non è un bene. Però c’è una settimana in cui possiamo ancora fare tutto il possibile per far capire alle persone la posta in gioco e la posta in gioco è la costruzione di una Europa diversa. E quindi la mia sensazione è che ci può essere lo spazio per un’alternativa e il PD mi sembra il cardine più credibile. Il PD che ha costruito liste plurali, larghe, con tante candidature di qualità può, secondo me, offrire il perno di un’alternativa.

Zingaretti stempera il comizio di Meloni: “Nervosa perché gli italiani hanno capito il suo populismo”

Di tono leggermente diverso l’intervento dell’ex segretario del PD Nicola Zingaretti. Il dem si concentra su aspetti come l’impressione che le parole della Meloni possano aver avuto sugli elettori italiani e ciò che Zingaretti ne ricava non è positivo:

E’ uno spirito che io in quel discorso di odio di Giorgia Meloni ieri non l’ho proprio visto. Anzi, ho visto tanto nervosismo ma non per le opposizioni o contro le opposizioni. Il nervosismo nasce dalla percezione che ha che gli italiani si stanno accorgendo che cos’è il populismo. E’ quella pratica che cavalca i problemi, ma quando governa, i problemi che ha cavalcato non li risolve mai e quindi sono nervosi.

Zingaretti infine si dice fiducioso per il PD nel prossimo futuro: gli elettori italiani premieranno i dem perché unica forza unitaria d’opposizione, ma soprattutto perché (collegandosi alle elezioni europee) non potranno fare a meno di notare l’assurdità di due partiti alleati di governo ma con opposti messaggi sulla gestione dell’UE:

La Lega scrive sui manifesti “più Italia meno Europa” e Tajani, l’altro vicepremier, dice “prima di tutto l’Europa”. Dentro a queste contraddizioni folli l’Italia sta pagando un prezzo enorme, perché non contiamo più nulla in Europa. E ripeto, anche l’onorevole Borghi dice queste stupidaggini perché non sanno che cosa dire agli italiani per raccogliere il consenso e quindi praticano l’odio nei confronti degli altri.