Il primo ministro di Delhi e leader dell’Aam Aadmi Party, Arvind Kejriwal, si è consegnato domenica 2 giugno al prigione di Tihar, dopo che è scaduta la cauzione provvisoria di 21 giorni concessagli dalla Corte Suprema in relazione alla sua partecipazione alla campagna per le elezioni legislative. Kejriwal era stato arrestato lo scorso 21 marzo con l’accusa di corruzione.
Il primo ministro di Delhi, Arvind Kejriwal, rientra in prigione
Arvind Kejriwal è tornato nel prigione di Tihar dopo la fine della sua cauzione provvisoria, per un caso di corruzione legato alla politica sugli alcolici di Delhi, che è terminata l’1 giugno. Lo scorso 10 maggio, la Corte Suprema aveva concesso al primo ministro di Delhi di condurre la sua campagna elettorale durante il periodo della cauzione. Le elezioni in India sono iniziate il 19 aprile e sono terminate l’1 giugno.
L’Aam Aadmi Party sostiene che l’arresto di Kejriwal sia politicamente motivato e che faccia parte di uno schema politico contro l’opposizione, in quanto diverse figure contro il partito al governo, BJP, e il premier indiano Modi sono state arrestate con l’accusa di corruzione. Prima di arrendersi Kejwiral ha dichiarato:
Tornerò in prigione non perché sono stato coinvolto nella corruzione, ma perché ho alzato la voce contro la dittatura.
La campagna elettorale
Arvind Kejriwal ha tenuto anche un discorso, dove si è rivolto ai leader e ai sostenitori del suo partito:
Mi è stato concesso un periodo di 21 giorni dalla Corte Suprema. Questi 21 giorni sono stati indimenticabili. Non ho perso nemmeno un minuto. Ho fatto una campagna per salvare il Paese. L’AAP non è importante, è secondario. Il Paese viene prima.
Il partito di Kejriwal è uno di quelli che hanno un rilievo a livello locale ed è nato in segito all’attivismo di Kejriwal sull’anti corruzione. L’Aam Aadmi Party si è unito alla coalizione dell’opposizione chiamata INDIA, che secondo i primi exit poll avrà più di 120 seggi nella Camera bassa, Lok Sabha.