Affitti brevi, entro la fine del primo semestre 2024 è necessario inviare comunicazione al Fisco. Ad adempiere a questo obbligo sono tutti i broker.

Gli intermediari dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi la sottoscrizione dei contratti di affitto breve. L’adempimento dovrà essere eseguito entro e non oltre il primo semestre del 2024. La comunicazione al Fisco avrà ad oggetto i dati relativi all’anno precedente. Ad essere interessati da questa comunicazione sono i gestori dei portali telematici ed i broker immobiliari, che provvedono a mettere in contatto i proprietari degli immobili da affittare ed i potenziali inquilini, che sono alla ricerca di una casa da prendere in affitto.

Affitti brevi, entro la fine di giugno è necessario inviare comunicazione al Fisco

Entro la fine del mese di giugno gli intermediari immobiliari e i gestori dei portali telematici che mettono in contatto coloro che sono alla ricerca di una casa in affitto ed i proprietari che hanno disponibilità di un bene immobiliare da dare in locazione. Le regole riguardanti le locazioni brevi sono state introdotte nell’articolo 4 del Decreto Legge n. 50 del 2017. I broker, anche quando non residenti sul territorio italiano, devono rispettare determinati obblighi di comunicazione.

Entro la fine del primo semestre devono essere comunicate telematicamente al Fisco le informazioni relative allo scorso anno. La Manovra di Bilancio 2024 ha previsto l’incremento dell’aliquota della cedolare secca sulle locazioni brevi dal secondo alloggio in poi. La fiscalità è passata dai 21 punti percentuali al 26 percento.

Chi deve effettuare la comunicazione entro il primo semestre?

Gli intermediari immobiliari facilitano l’incontro tra domanda ed offerta e sono tenuti ad inviare la comunicazione sulle locazioni brevi al Fisco. A rispettare tale adempimento sono i portali che si occupano della promozione dell’affitto e della conclusione del contratto. La dimenticanza di questo adempimento può portare all’irrogazione di una sanzione che va da 250 a 2mila euro.

Nella comunicazione che deve essere inviata al Fisco devono essere contenuti tutti i dati riguardanti le locazioni brevi che sono stati oggetto di registrazione nel corso dello scorso anno di imposta. Ogni broker immobiliare devono comunicare i contratti di locazione breve sottoscritti e conclusi attraverso la propria attività di intermediazione.

Locazioni brevi: le novità contenute nella Legge di Bilancio 2024

Le novità contenute nella Legge di Bilancio 2024 non riguardano solo gli obblighi di trasmissione dei dati direttamente al Fisco. I broker sono tenuti a fare anche le ritenute relative ai redditi maturati dai proprietari che danno in locazione i propri beni immobiliari. Il versamento della ritenuta d’acconto deve essere effettuato entro il 16 del mese successivo rispetto a quello a cui le locazioni brevi fanno riferimento.

Il codice tributo da utilizzare è 1919 per espletare il versamento della ritenuta d’acconto. Tali adempimenti sono contenuti nell’articolo 1 della Legge n. 231 del 2024 (Legge di Bilancio 2024). Nel caso in cui la locazione breve sia gestita direttamente da un broker o da una piattaforma sul web, questi devono trattenere una ritenuta d’acconto. L’ammontare da versare deve essere pari a 21 o 26 punti percentuali, a seconda che si tratti di un solo immobile o più immobili. Nel caso in cui si abbiano più di 4 immobili, il proprietario deve provvedere all’apertura della Partita Iva.

Locazioni brevi, CU 2024

L’articolo 4 del Decreto Legge n. 50 del 2017 prevede che tutti coloro che esercitino l’attività di broker immobiliare devono rilasciare la Certificazione Unica. L’affitto breve viene riconosciuto solamente quando vengono concessi in affitto non più di 4 immobili per ogni periodo di imposta.

L’attività di affitto breve si presume svolta in forma imprenditoriale, come previsto dall’articolo 2082 del Codice Civile. All’interno della CU i corrispettivi percepiti possono assumere la qualifica di redditi diversi o di redditi fondiari.