Si è tinta di rosso la scura notte di oggi, 2 giugno 2024, in Israele per l’imponente protesta contro Netanyahu. Circa 120mila persone, infatti, si sono riunite a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la destituzione del premier. Terribili le immagini diffuse sulla rete.

Protesta contro Netanyahu a Tel Aviv: scontri con la polizia

Che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia perdendo consenso anche fra la sua gente? Non è nuova, infatti, la notizia di manifestazioni e cortei di protesta di cittadini israeliani contro le politiche e le azioni adottate dal premier.

Questa notte non ha fatto eccezione. Migliaia di cittadini in tutto il Paese si sono riuniti per manifestare la propria volontà di porre fine alla sanguinosa guerra a Gaza. A Tel Aviv si è registrata il più imponente corteo mai fatto dall’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Falò, fumogeni e scontri con la polizia hanno avuto luogo nel corso della marcia. Secondo i media locali, ci sarebbero persino feriti fra gli agenti. Haaretz riferisce di 14 poliziotti rimasti contusi negli scontri e che 2 manifestanti siano stati arrestati.

Slogan contro Netanyahu

Per cercare di disperdere la folla, le forze dell’ordine hanno utilizzato cannoni ad acqua, ma nulla è valso contro la violenza della protesta. I manifestanti hanno intonato slogan contro Netanyahu, chiedendone a gran voce la destituzione.

Alle oltre 120mila persone in piazza a Tel Aviv hanno fatto eco numerosi altri cortei in tutto il Paese. Tuttavia, la protesta ufficiale si è particolarmente distinta: Piazza della Democrazia, punto di ritrovo dei manifestanti è divenuta teatro di violenti scontri fra attivisti e autorità.

Come riportato da sito di notizie Ynet, fra i feriti ci sarebbe anche il vice comandante del dipartimento di polizia di Tel Aviv. Utilizzato anche un cannone sonoro contro i cittadini, che hanno denunciato la riforma della giustizia voluta dal governo ultraconservatore.

Sconcertanti le immagini della folla caricata dalla polizia, così come il mare di folla che ha bloccato completamente le vie principali della città. Fra gli oratori della manifestazione anche l’ex capo del dipartimento di bilancio del ministero delle Finanze, Shaul Meridor.


Meridor ha assunto risalto agli occhi dell’opinione pubblica nel 2020, dopo aver rassegnato le sue dimissioni in segno di protesta contro la condotta di bilancio dell’allora ministro delle Finanze Israel Katz. Queste le sue parole:

A un passo da una vittoria che non arriverà mai, siamo circondati da nemici, il mondo intero è contro di noi

Così l’ex capo dipartimento critica le recenti affermazioni del premier Netanyahu, il quale ha più volte detto che Israele sarebbe vicino al raggiungimento dei suoi obiettivi.