Un’attivista del clima di Riposte Alimentaire, una campagna di resistenza civile francese, l’1 giugno ha incollato un’immagine sul dipinto del celebre pittore francese Claude Monet, I Papaveri, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del riscaldamento globale. Monet ha completato “I papaveri” nel 1873 e raffigura persone con ombrelli che passeggiano in un campo di papaveri in fiore.

L’attivista del clima ha attaccato un’immagine sul dipinto di Monet al Museo d’Orsay

Il dipinto “I papaveri” dell’impressionista Claude Monet, in esposizione al Museo d’Orsay di Parigi, è stato preso di mira da un attivista del gruppo Riposte Alimentaire. In un video pubblicato sulla pagina X della campagna, si vede un’attivista del clima che indossa una maglietta bianca con la scritta “+4 gradi di inferno”. Questa ha estratto rapidamente dalla propria borsa una nuova versione dell’opera dai toni rossi che raffigura il probabile paesaggio che emergerebbe in caso di un aumento di temperatura di 4 gradi. L’ha sovrapposto all’originale e la giovane donna ha dichiarato:

Questa scenario da incubo ci aspetta se non verrà adottata un’alternativa.

Ha sottolineato la necessità di un’alternativa di fronte all’emergenza climatica globale, che assicuri la sicurezza alimentare per tutti. L’opera d’arte non era protetta da vetro.

Nel post seguente, gli attivisti hanno dichiarato che l’azione era in riferimento a uno dei rapporti dell’IPCC, un gruppo di scienziati internazionali specializzati sul clima. Il 30 gennaio 2023, il ministro della Transizione Ecologica francese, Christophe Bechu, aveva fatto una dichiarazione sorprendente. Bechu aveva menzionato la necessità di “modellare uno scenario di riscaldamento a +4°C in Francia entro il 2100”.

Questo è ciò che Claude Monet avrebbe probabilmente dipinto nel 2100 se entro quella data non fossero state adottate misure radicali per fermare il cambiamento climatico. Ricordiamo che questo scenario dell’IPCC non è dei più pessimistici, poiché è prevista una traiettoria superiore a +4°C.

Le azioni di Riposte Alimentaire

La giovane attivista è stata arrestata. L’attivista fa parte di Riposte Alimentaire, un gruppo di attivisti ambientali e sostenitori della produzione alimentare sostenibile. Il museo ha confermato che il dipinto non ha subito danni durante l’azione.

Riposte Alimentaire ha rivendicato la responsabilità di diversi attacchi contro opere d’arte, tra cui il lancio di zuppa sulla Gioconda al Louvre. Gli attivisti hanno preso di mira anche un altro dipinto di Monet, “Primavera”, al Museo delle Belle Arti di Lione lo scorso febbraio. Queste azioni hanno l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla crisi climatica.