Ennesima manifestazione nata per esprimere dissenso contro il governo Meloni che si trasforma in molto altro: tra accese liti, tensioni e scontri tra i partecipanti al corteo e la polizia, il clima diventa sempre più infuocato nella Capitale. E’ il 1 giugno 2024,  mentre si moltiplicano gli interrogativi sulla gestione della sicurezza e sulla capacità di mantenere l’ordine durante eventi come questo.

Roma scontri tra manifestanti polizia: il corteo contro governo del 1 giugno 2024

L’animato corteo, organizzato il 1 Giugno 2024, è partito circa alle 14:30 da Piazza Vittorio Emanuele, riunendo una folla tra di sindacati, esponenti di “Potere al Popolo”,comunità palestinesi, migranti e studenti.

Circa 50 sono le sigle sindacali presenti, insieme a numerose associazioni e universitari, tutti riuniti e circondati in gran parte dalle forze dell’ordine. Sventolano in aria, durante il pomeriggio, bandiere rosse del partito comunista e anche della Palestina, si comincia così a camminare in marcia verso Porta Pia.

Sempre in alto i simboli e le motivazioni della protesta: lo stop al genocidio a Gaza, l’uscita dalla Nato per l’Italia e le forti contestazioni contro il governo.

Le prime tensioni: fumo e cappucci neri dagli studenti

I primi momenti di tensione si sono verificati con la presenza dei cameramen e dei fotografi: sono stati invitati ad allontanarsi non appena gli studenti pro Palestina sono passati vicino alle mura del ministero dell’Aeronautica.

Alcuni partecipanti al corteo hanno dato fuoco ad un aereo di cartone, mostrato a tutti nel corso della protesta, mentre un elicottero della polizia era in postazione, a sorvolare l’area della Sapienza e Castro Pretorio: situazione completamente monitorata.

Lungo la marcia, alcuni manifestanti hanno lanciato dei palloncini carichi di vernice rossa contro il ministero dell’Aeronautica, hanno colpito il muro di cinta. Tra gli studenti che si sono uniti alla protesta alla Sapienza c’era anche un gruppo di circa cinquanta persone incappucciate e vestite di nero.

Lancio di bombe carta e insulti con la polizia

La situazione è degenerata intorno alle 17, quando una parte del corteo ha deviato su un tracciato non autorizzato in via Vicenza. Ne sono nati insulti e scontri tra studenti e polizia, con lancio di bombe carta e lacrimogeni. Gli agenti, in netta minoranza, erano meno di una decina, a fronteggiare circa 300 manifestanti. Si è arrivati così all’uso dei lacrimogeni per disperdere la folla e per poter riportare l’ordine.

Recupera anche gli ultimi significativi scontri alla Sapienza.