Online le istruzioni dell’INPS sul nuovo riscatto dei contributi fino a 5 anni. Si tratta di un’opportunità valida solo per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996 e che si trovano interamente nel sistema di calcolo contributivo.
Le regole applicative sono pronte: il nuovo periodo di riscatto contributivo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio, in via sperimentale, ed è applicabile nel biennio 2024-25.
Di seguito, tutte le novità.
Riscatto dei contributi fino a 5 anni
L’INPS, con la pubblicazione della circolare n. 69/2024, ha fornito le istruzioni sul nuovo riscatto dei contributi fino a 5 anni.
Si tratta di una novità introdotta dalla Legge di Bilancio, nell’ambito della cosiddetta pace contributiva.
I 5 anni da riscattare si calcolano senza considerare gli eventuali altri periodi di riscatto precedenti.
Nella circolare, l’Istituto spiega che il pagamento dei contributi per i periodi non coperti da contribuzione andrà fatta con le aliquote contributive vigenti.
Quali anni si possono riscattare
È possibile riscattare un periodo fino a 5 anni, anche non continuativi, compresi tra il 31 dicembre 1995 e il 1° gennaio 2024 e riguardare periodi tra l’anno del primo contributo accreditato e quello dell’ultimo.
Il periodo oggetto del riscatto può essere anche anteriore alla data del primo contributo o successivo alla data dell’ultimo. Ciò che conta è che sia riferito allo stesso anno del contributo iniziale o di quello finale e compreso nell’intervallo di tempo indicato.
Il massimo di 5 anni è determinato senza considerare gli eventuali periodi chiesti a riscatto ai sensi del decreto legge n 4/2019.
Chi può chiedere il riscatto
Il nuovo riscatto dei contributi è rivolto ai lavoratori iscritti ad una delle gestioni INPS, senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995. Inoltre, non si deve essere titolari di pensione diretta.
È necessario avere almeno un contributo obbligatorio nella gestione pensionistica in cui è esercitata la facoltà di riscatto. Naturalmente, il contributo deve essere stato versato precedentemente alla data di presentazione delle domande.
Cosa succede in caso di più posizioni? Se l’assicurato, all’atto di presentazione della domanda di riscatto, sia titolare posizione assicurativa in più regimi previdenziali, la facoltà può essere esercitata in uno qualsiasi di essi.
È importante sottolineare che sono riscattabili solo i periodi non soggetti a obbligo contributivo. Quindi, la facoltà di riscatto non può essere esercitata per recuperare periodi di svolgimento di attività lavorativa con obbligo di versamento contributivo.
Chi non è ammesso? Sono escluse le casse per i liberi professionisti, gli ordinamenti previdenziali di Stati esteri o i Fondi di previdenza dell’Unione europea.
Come richiedere il riscatto dei contributi fino a 5 anni
La domanda può essere presentata solo fino al 31 dicembre 2025. Ricordiamo che si tratta di una misura introdotta in via sperimentale.
La presentazione è telematica oppure utilizzando il servizio di contact center. Come accedere alla procedura online? È sufficiente seguire il percorso indicato di seguito: Pensione e Previdenza, poi, Ricongiunzioni e riscatti. Cliccare su Area tematica “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” e, infine, su Riscatti.
Può presentare la domanda direttamente l’interessato o i superstiti oppure i parenti e gli affini entro il secondo grado, ma previo il suo consenso. Invece, le domanda da parte del datore di lavoro devono essere presentate utilizzando il modello AP135.
Modalità di calcolo
Si deve versare un onere di riscatto che viene calcolato utilizzando il meccanismo a percentuale. Si tratta di un meccanismo previsto del dlgs 184/1997.
La base di calcolo è costituita dalla retribuzione assoggettata a contribuzione nei dodici mesi meno lontani rispetto alla data della domanda. Inoltre, è rapportata al periodo oggetto di riscatto.