Le malattie coronariche rappresentano un problema di salute pubblica di notevole entità, che causa ogni anno migliaia di decessi. Conoscerne i fattori di rischio è fondamentale per la prevenzione e la tutela della propria salute.
In questo articolo vedremo i principali nemici del cuore: familiarità, fumo, pressione alta, colesterolo e diabete. Scopriremo come questi elementi possono aumentare la probabilità di sviluppare malattie coronariche e quali strategie possono essere adottate per ridurne l’impatto.
Cos’è la malattia coronarica?
La malattia coronarica è una delle principali cause di morte, ma ci sono modi per ridurre il rischio. Oltre alla pressione alta, ci sono altri fattori che possono scatenare la malattia.
Nella malattia coronarica (CAD), le arterie che portano sangue e ossigeno al cuore si restringono a causa di depositi sulle pareti dei vasi. Questo può causare mancanza di respiro, dolore al petto e riduzione delle prestazioni fisiche. L’ipertensione è un importante fattore di rischio, ma anche altri fattori possono influenzare le arterie.
All’inizio, i vasi ristretti si notano solo durante l’attività fisica. Con il tempo, i sintomi peggiorano e possono comparire anche a riposo. La malattia coronarica aumenta il rischio di infarto, insufficienza cardiaca e aritmie.
“La malattia coronarica è causata dall’arteriosclerosi delle arterie coronarie. I depositi, chiamati placche, si formano a causa di processi infiammatori, rendendo le pareti dei vasi rugose e fragili. Grassi, calcare e cellule si accumulano, restringendo le arterie e riducendo il flusso sanguigno. Questo aumenta il rischio di coaguli di sangue“, spiega il professor Hans Hauner, direttore del Centro di Medicina Nutrizionale Else Kröner Fresenius.
Quali sono i maggiori fattori di rischio delle malattie coronariche
Il rischio di malattia coronarica aumenta con l’età. Più le arterie subiscono danni, maggiore è la probabilità che si calcifichino. Ecco cinque fattori di rischio che colpiscono in particolare le pareti dei vasi sanguigni:
- Ipertensione
- Fumo
- Sovrappeso
- Diabete mellito
- Aumento dei livelli di colesterolo
Cosa succede ai vasi sanguigni se soffri di ipertensione
Valori di pressione arteriosa costantemente elevati esercitano una maggiore pressione sulle pareti dei vasi. Questa continua tensione fa perdere elasticità ai vasi sanguigni prima del normale, favorendo la calcificazione vascolare e i disturbi circolatori. Di conseguenza, il cuore deve pompare con maggiore forza per superare la resistenza nei vasi e garantire l’apporto di ossigeno.
Questo sforzo aggiuntivo può portare a un indebolimento del muscolo cardiaco e aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue.
“Se si forma un coagulo in un’arteria coronarica, può essere trasportato attraverso il flusso sanguigno nei vasi più piccoli e ostruirli. Se ciò accade nel cuore, c’è il rischio di infarto. Se accade nel cervello, si verifica un ictus,” spiega il dottor Hauner.
Perché il fumo provoca la calcificazione delle arterie
Il fumo mette a dura prova il sistema cardiovascolare in vari modi. Le tossine presenti nel fumo di sigaretta favoriscono processi infiammatori che possono causare malattie polmonari, tosse cronica (BPCO) e malattie cardiache, inclusa la malattia coronarica.
Il fumo attacca la parete interna dei vasi sanguigni, facilitando l’accumulo di calcare e grasso. Su 100 fumatori con malattia coronarica, circa 14 avranno un infarto dopo cinque anni, rispetto a 10 non fumatori. Inoltre, circa 27 fumatori su 100 moriranno entro cinque anni, rispetto a 17 non fumatori.
Essere molto sovrappeso provoca malattie coronariche
Un BMI tra 18,5 e 24,9 è considerato normale, mentre un BMI di 25 indica sovrappeso e un BMI di 30 o più indica obesità. Le persone con un alto BMI sviluppano malattie coronariche più frequentemente rispetto a quelle con peso normale.
Il sovrappeso mette a dura prova il cuore, che deve lavorare di più per fornire sangue e ossigeno a un corpo più grande, fino al 50% in più. Inoltre, il sovrappeso è spesso associato a ipertensione, livelli elevati di lipidi nel sangue e diabete, tutti fattori di rischio per la malattia coronarica. Anche il grasso addominale è particolarmente attivo metabolicamente e alimenta processi infiammatori nel corpo.
Diabete mellito: come l’elevato zucchero calcifica i vasi sanguigni
Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte nelle persone con diabete. L’aumento del livello di zucchero nel sangue, causato dal cambiamento del metabolismo degli zuccheri, danneggia i vasi sanguigni e i nervi, rendendo difficile controllare la pressione sanguigna.
L’eccesso di zucchero nel sangue favorisce processi infiammatori nei vasi, che portano alla calcificazione e alla cicatrizzazione. Questo compromette la capacità di pompaggio del cuore, favorisce l’ipertensione e aumenta la coagulazione del sangue.
In sintesi, il fumo, l’obesità e il diabete sono fattori che contribuiscono significativamente alla calcificazione delle arterie e allo sviluppo di malattie coronariche. Adottare uno stile di vita sano, smettere di fumare, mantenere un peso adeguato e gestire i livelli di zucchero nel sangue sono misure fondamentali per prevenire queste condizioni.