Dure le critiche ai dirigenti chiamati a governare l’Iran al momento da parte dell’ex ministro della Sanità, Masoud Pezeshkian, che si candida alla presidenza nelle prossime Elezioni 2024. Il vuoto di potere lasciato dalla morte di Raisi si fa sentire, ma si dovrà attendere il prossimo 28 giugno per il voto.

Masoud Pezeshkian si candida alle Elezioni 2024 in Iran: “Opportunità e giustizia per la gente”

Ha tenuto una conferenza stampa presso la sede della Commissione elettorale, l’ex ministro della Sanità, in lizza per la presidenza dell’Iran. Nonostante le critiche all’attuale governo, la candidatura di Pezeshkian dovrà essere vagliata dai Guardiani della rivoluzione.

Ora, il parlamentare riformista dovrà scontrarsi con il vuoto lasciato dalla morte di Ebrahim Raisi due settimane fa:

L’Iran avrebbe dovuto essere un paese sviluppato e occupare il primo posto economico, scientifico e tecnologico con un’identità islamica rivoluzionaria

Queste le parole del ministro al tempo della presidenza di Mohammad Khatami, dal 2001 al 2005. Pezeshkian ha ribadito la sua volontà di rendere l’Iran un Paese moderno. Centrali i dettami delle regole generali del sistema della Repubblica islamica “salute, benessere, sicurezza alimentare e sociale, uguaglianza dei diritti, opportunità e adeguata distribuzione del reddito, riducendo la povertà e la discriminazione”.

L’ex ministro: “Potremmo avere la migliore posizione nella regione”

Potremmo avere la migliore posizione nella regione. Dovevamo fare qualcosa affinché la gente avesse un sistema sanitario completo, dovevamo seguire un processo in cui l’educazione fosse basata sulla giustizia, ma non l’abbiamo fatto

Così l’IRNA, che ha riportato il discorso di Pezeshkian. Il politico ha detto di avere tutta l’intenzione di invertire la tendenza che ha portato il Paese al declino e che creerà “giuste opportunità per diverse classi di persone

Punto anche sui rapporti con gli altri Stati, non solo della regione, ma del resto del mondo. Per far ciò, Pezeshkian vuole instaurare “rapporti ragionevoli e logici con il mondo“.

Terzo giorno della registrazione: 12 i candidati alla presidenza

Si chiuderanno definitivamente il prossimo lunedì le registrazioni per potersi candidare alle elezioni anticipate del 28 giugno. Il medico ed ex ministro è attualmente il 12esimo candidato ad essersi registrato presso la Commissione elettorale.

Fra gli altri candidati, spiccano i nomi di Ali Lariyaní, ex presidente del Parlamento dal 2008 al 2020, Ali Khamenei ex consigliere della guida suprema iraniana e Saeed Jalili, un politico ultraconservatore ed ex capo del nucleare iraniano.