Allegri licenziato per giusta causa, la Juventus nel corso della mattinata ha notificato il tecnico livornese a seguito delle vicende che lo hanno reso protagonista nel post partita della finale di Coppa Italia contro l’Atalanta. Probabile che l’allenatore insieme ai suoi legali impugnerà l’atto e presenterà ricorso.

Allegri licenziato per giusta causa dalla Juventus

A seguito dell’esonero da parte della Juventus Allegri è stato licenziato per giusta causa per quanto avvenuto nella scorsa finale di Coppa Italia e per gli atteggiamenti divergenti rispetto a quanto professato dalla società bianconera.

Comportamenti che hanno costretto a prendere provvedimenti immediati da parte dell’alta dirigenza torinese: in meno di 48 ore l’allenatore è stato richiamato, avvisato della decisione e sollevato dal suo incarico con effetto immediato.

Un colpo di scena che, seppur prevedibile su lunga durata, ha spiazzato per i tempi. La stagione, infatti, era a due giornate dal termine e con la vittoria della Coppa Italia erano soltanto due i match ancora da giocare in campionato.

La guida della Juventus è stata affidata a Paolo Montero che è stato promosso dalla Primavera in prima squadra: un cambio che tutto sommato non ha portato ad un tracollo ma piuttosto ad una reazione positiva da parte dei giocatori.

Complice anche la vittoria di un trofeo che mancava da 3 anni quando i bianconeri vinsero Supercoppa e Coppa Italia sotto la guida di Andrea Pirlo. Prima il pareggio in rimonta contro il Bologna, poi la vittoria nell’ultima stagionale in casa all’Allianz Stadium con il Monza.

L’esonero, però, non è l’ultimo capitolo di una vicenda che chiude definitivamente il rapporto tra la Juventus e Allegri: la società ha da subito fatto capire che vista l’infrazione del codice etico non sarebbe passata sopra a tali eventi con estrema superficialità.

Tutti i possibili scenari, si va verso la battaglia legale

Spunti che hanno lasciato intendere la volontà di arrivare al licenziamento per giusta causa non soltanto per mandare un messaggio e proteggere l’immagine del club ma anche per alleggerirsi dal peso di uno stipendio che durerà fino al 2025.

L’allenatore ha un contratto di un altro anno a circa 10 milioni compreso l’ingaggio per il suo staff, una cifra onerosa di cui la Juventus non vuole farsi carico in vista dell’arrivo del nuovo tecnico Thiago Motta, pronto a firmare per circa 4 milioni.

L’ipotesi più probabile è che Massimiliano Allegri, avvisato dai suoi legali di quanto notificato, impugnerà l’atto e presenterà ricorso. Al momento il tecnico si trova a Londra per godersi la finale di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund che si giocherà questa sera ma è stato avvisato dal suo entourage di quanto accaduto.

A precedere la notifica una discussione già avvenuta lo stesso giorno dell’esonero in cui l’allenatore era stato convocato da l’Amministratore Delegato, Maurizio Scanavino, per poi essere reso partecipe della decisione presa.

Nei giorni successivi l’entourage di Allegri ha presentato le proprie deduzioni difensive su quanto accaduto nelle ore precedenti senza però essere ritenute adeguate per giustificare l’atteggiamento assunto dall’allenatore.

Lo stesso Allegri, guidato da Paolo Rondella, presenterà un’impugnativa del licenziamento, un ricorso al giudice e al tribunale del lavoro. Ma non è tutto, probabile che passi lui stesso all’attacco e chieda un risarcimento per danni d’immaginare.

Nei giorni precedenti si era valutata l’ipotesi di una transizione per evitare di arrivare ad una battaglia legare. Un punto in comune, però, non è stato trovato con l’entourage di Allegri che chiedeva una buonuscita pari allo stipendio che avrebbe percepito il tecnico durante il suo ultimo anno.

Per la Juventus, invece, c’era la speranza era di arrivare ad una cifra intorno ai 4 milioni di euro. Il club mirava ad abbassare le pretese economiche così da risparmiare sull’ultimo anno di contratto e percepire uno sconto sullo stipendio del livornese.