Una vittoria di misura per i popolari che distano solo quattro punti percentuali dai socialisti – vincitori delle scorse elezioni europee in Spagna – al terzo posto invece c’è Vox al 10%: questo è il risultato dei sondaggi in vista del voto dell’8 e 9 giugno 2024.
Regolamenti europei green, i due conflitti in corso, il riconoscimento della Palestina e il futuro dell’Ue. Questi sono i temi principali che interessano l’elettorato spagnolo che, dopo le elezioni generali, ha ritrovato fiducia nel Partito Socialista. Restano in vantaggio i centristi, importante il distacco delle due forze moderate sull’estrema destra Vox. I sondaggi di Csi premiano invece i socialisti.
I sondaggi in Spagna in vista delle elezioni europee del 2024
Il 9 giugno gli spagnoli si recheranno alle urne per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento europeo, in un momento politicamente delicato in Spagna e in un contesto globale segnato dai conflitti tra Ucraina ed Russia e Gaza ed Israele , le elezioni saranno determinanti per il futuro di Madrid.
Nei sondaggi preelettorali realizzati dal Centro per le Ricerche Sociologiche per le elezioni europee in testa c’è il PSOE , con un vantaggio di cinque punti sul PP. Risultato parzialmente attendibile dato che i sondaggi portati avanti da ‘El Paìs’, principale quotidiano spagnolo, premiano i centristi.
Una cosa è certa: il vantaggio del primo sul secondo sarà di pochi punti percentuali, all’incirca tra i 3 ed i 6. La Csi stima che il PSOE otterrà tra il 32,8% e il 35,2% dei voti mentre i sondaggi pubblicati su El Pais non più del 31%. Stando ai primi risultati i socialisti otterrebbero da 21 a 24 seggi.
Il PP, riceverebbe secondo il Csi, tra il 27,9% e il 30,2% ottenendo tra 18 e 20 deputati. Risultato ben diverso sui sondaggi di El Pais che premiano il partito di centrodestra assegnandoli il 35%, in linea anche con le ultime elezioni generali tenutesi in Spagna nel 2023 che hanno premiato il partito di Feijòo anche se per pochi punti percentuali.
Il trionfo delle forze moderate: Vox terza forza, Podemos in calo
Le elezioni europee, specchio delle recenti votazioni in Spagna, premieranno i moderati: questa è l’unica certezza. Al terzo posto c’è Vox con cinque o sei seggi (tra l’8,6% e il 10,1%): un risultato che va stretto al partito di estrema destra nelle elezioni dove gli ultraconservatori si preparano ad un exploit ma anche un buon risultato se rapportato al 6,8% del 2019.
Cade la sinistra ambientalista e radicale. Sumar raggiungerà tra il 5,9% e il 7,2%, e Podemos tra il 4,4% e il 5,4%, ottenendo due o tre seggi. Cinque anni fa correvano insieme come Unidas Podemos e ottennero il 10,17% e sei deputati. Negli ultimi cinque anni la fiducia degli spagnoli verso le due formazioni è calata.
Negli ultimi giorni sono usciti anche i sondaggi delle prossime elezioni europee in Germania.
Gli altri partiti
La coalizione di sinistra catalana Ahora Repúblicas, composta da ERC, BNG e Bildu, dovrebbe registrare – secondo entrambi i sondaggi – tra il 3,9% e il 5%, ottenendo due o tre seggi. Risultato simile per Junts, il partito di Puigdemont, che non andrà oltre il 4%. A rischio la coalizione regionalista ‘Per un’Europa Solidale‘ (Ceus) che potrebbe restare fuori dal Parlamento europeo.
Sicuramente fuori, secondo entrambi i sondaggi, la coalizione Exist, guidata da Tomás Guitarte e che raggiungerebbe meno dello 0,5%. Scomparso completamente Ciudadanos dalle statistiche, la mancata candidatura alle elezioni del 2023 ha fatto intendere che il percorso politico del partito fosse ormai terminato. Secondo la Csi tuttavia c’è ancora una speranza che gli arancioni ottengano almeno un posto a Bruxelles.
La sorpresa per le prossime elezioni è il partito populista ‘Se acabò la fiesta‘ (La festa è finita’) guidato da Luis Alvise Fernandez, un noto influencer politico spagnolo. Secondo il Csi c’è una speranza che anche questo nuovo movimento ottenga un seggio al Parlamento europeo.