Non è proprio una medaglia che, da buon militare, potrà appuntarsi al petto. Ma comunque il Generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle prossime elezioni Europee, da oggi, può annotare che a definirlo c’è anche un altro aggettivo. L’ha coniato il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte nel corso del programma di Rete4 ‘Prima di domani’.
Giuseppe Conte come definisce il Generale Vannacci: “Un frescone”
Il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, intervenendo a ‘Prima di domani’, la trasmissione di Rete4, ha definito in un modo inedito il Generale Vannacci, ancora oggi alla ribalta mediatica con i suoi video. Riferendosi ai suoi libri “Il mondo al contrario” e “Il coraggio vince”, l’ex premier ha detto:
“Non si troverà in nessun manuale di pedagogia che chi è mancino è anormale, eccetto in quello del frescone di Vannacci che sostiene che chi è anormale va normalizzato”
Per Conte, la colpa del fenomeno-Vannacci è da ricondurre a “un sistema mediatico sbagliato”:
“Ci si dovrebbe interrogare sul perché una persona che ha scritto un libro pieno di banalità e idiozie, che ogni tanto ha bisogno di acquisire maggiore visibilità tirando fuori addirittura i repubblichini di Salò e della X Mas, venga così enfatizzato in tutte le stupidaggini che dice”
L’attacco di Conte anche contro Giorgia Meloni. “Sul Superbonus e il salario minimo confrontati con me”
Sta di fatto che Giuseppe Conte ha attaccato duramente non solo il candidato della Lega Roberto Vannacci, ma anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche lei candidata alle Europee in quota Fratelli d’Italia. Due gli argomenti che ha utilizzato a tal proposito: il Superbonus edilizio, la misura che volle nel 2020 il secondo Governo Conte e che è fortemente criticata dall’attuale premier. E il salario minimo, fortemente sponsorizzato dal Movimento Cinque Stelle, ma bocciato dal centrodestra della Meloni. Per questo Conte chiede un confronto pubblico all’attuale premier:
“Se ritiene che le nostre misure siano così inefficaci perchè non si confronta? Vieni Giorgia Meloni, forza! Dai, confrontiamoci, dove e quando vuoi. Ma presto. Sennò i cittadini continueranno a essere ingannati dalle tue menzogne. Non si può fare da megafono a corbellerie che non stanno in piedi. Giorgia, vieni a dirmi in faccia che i salari a 15 euro sono portati a 9 con la nostra norma. Facciamo questo confronto, dai!”