Non sono ore facili per il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il perché è presto detto: è finito nel mirino di chi propone che l’Italia debba uscire dalla Nato o lo scioglimento di questa organizzazione e di chi, al contrario, vorrebbe il nostro Paese tra quelli che autorizzano l’Ucraina ad utilizzare le armi che le vengono date anche in territorio russo. “Lo hanno fatto gli Usa, il Canada, il Regno Unito, la Francia, la Germania, la Polonia, i Paesi scandinavi e baltici. L’Italia, che guida il G7, no. Come l’Ungheria e la Slovacchia. Un disallineamento clamoroso, evidente, vannacciano. Il Cremlino ride”, ha scritto, ad esempio, il deputato del Pd Filippo Sensi sul suo profilo X.
Perché l’Italia non esce dalla Nato. La risposta del ministro degli Esteri Tajani
Ma intanto, perché l’Italia non esce dalla Nato nè vuole il suo scioglimento come vorrebbero, ad esempio, il candidato alle Europee in quota Pd Marco Tarquinio e l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno? Tajani l’ha spiegato con queste parole:
“Un periodo ipotetico dell’irrealtà. Non ha alcun senso. La Nato è la garanzia per la sicurezza di tutti quanti noi. Dentro la Nato dobbiamo rafforzarci come europei, ecco perché io sono a favore di una difesa europea che ci permetta di essere anche autosufficienti”
Il rappresentante del Governo Meloni, poi, ha aggiunto:
“Una prima risposta è la missione Aspides che abbiamo voluto fortemente per proteggere il nostro traffico mercantile attraverso il canale di Suez e il Mar Rosso. La Marina Militare, insieme alle forze aeronavali europee, sta proteggendo le nostre esportazioni. E, grazie a questa missione, già sono passati indenni 150 cargo e stanno aumentando i passaggi attraverso Suez. Ecco a cosa serve la difesa europea”
Il motivo del no all’utilizzo delle armi italiane da parte dell’Ucraina in territorio russo
Ma perchè Tajani, nello stesso momento, si è detto contro l’ok da dare all’Ucraina per l’utilizzo delle armi italiane anche in territorio russo? Il ministro degli Esteri ha motivato questa decisione dicendo che lo vieta la nostra Costituzione. In particolare, ha citato l’articolo 11. Che però, letto per intero, dice:
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”