Detrazione borse di studio dal 730: il Fisco ha chiarito che la borsa di studio fa reddito. Ci sono amare sorprese per i genitori.

Con l’apertura della stagione fiscale 2024 sono in arrivo brutte sorprese per determinate categorie di contribuenti. Può capitare che i dati dei figli a carico non siano utilizzati perché risulta non essere più fiscalmente a carico. Il quadro relativo ai familiari a carico potrebbe riportare un avviso che molti contribuenti non capiscono. Scopriamo di cosa si tratta e se la borsa di studio erogata al figlio fa reddito.

Detrazione borse di studio: i chiarimenti del Fisco

Le borse di studio possono essere detratte dal 730? I dati del figlio non possono essere utilizzati in quanto risulta non essere più a carico fiscale, anche se lo stesso studia e non lavora. Per evitare problemi con il Fisco sarebbe meglio non utilizzare i dati del figlio non più a carico fiscale del genitore. Il Precompilato disponibile dal 2 maggio sul portale dell’Agenzia delle Entrate si è arricchito di tante informazioni e dati. La finalità è quella di mettere a disposizione dei contribuenti una dichiarazione completa da visionare e da inoltrare al Fisco italiano.

Una problematica sorta in molti casi riguarda i figli, i quali non sono considerati fiscalmente a carico nel caso in cui il figlio abbia maturato redditi che eccedono i 4mila euro, se di età inferiore ai 24 anni. I figli con almeno 24 anni non sono considerati fiscalmente a carico nel caso in cui i redditi siano superiori ai 2.840 euro. La problematica riguarda le eventuali borse di studio che vengono erogate ai figli. La problematica principale riguarda le borse di studio ricevute dai figli, che danno origine a redditi assimilati.

Le borse di studio erogate ai figli fanno reddito

Il fatto che un figlio percepisca una borsa di studio dà origine a redditi assimilati nel caso in cui il figlio non abbia rapporti di lavoro dipendente con il soggetto che eroga la borsa di studio. Ci sono determinati casi in cui le borse di studio sono esentasse e non concorrono a formare il reddito imponibile. Sono esentasse le borse di studio erogate dalle Regioni a statuto universitario e dalle Province autonome di Bolzano e di Trento.

Non concorrono alla formazione del reddito imponibile le borse di studio erogate dagli atenei universitari e dagli istituti di istruzione universitaria per la frequenza delle scuole di specializzazione, dei corsi di perfezionamento, per le attività di ricerca post Dottorato e per i corsi di Dottorato di ricerca.

Beneficiano dell’esenzione le borse di studio erogate alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, le borse di studio finanziate dalla Comunità europea ed erogate dalle strutture universitarie nell’ambito del programma Erasmus. Sono esentasse le borse di studio erogate dagli osservatori astrofisici, astronomici e dall’osservatorio vesuviano.

Borsa di studio di importo elevato: non spetta alcuna detrazione fiscale

I genitori che hanno un figlio che percepisce una borsa di studio di importo elevato non possono beneficiare delle detrazioni figli a carico. Inoltre, il genitore non potrà beneficiare neppure della detrazione delle spese di istruzione sostenute per il figlio. Dal momento che il genitore non può portare in detrazione le borse di studio erogate al figlio, sarà il figlio a detrarre le spese sostenute una volta presentata la dichiarazione dei redditi.

Nelle istruzioni del Fisco sulle borse di studio si legge che le borse di studio costituiscono “redditi assimilati” a quelli di lavoro subordinato. Le somme erogate sono soggette alla tassazione Irpef. Ciò implica che le borse di studio beneficiano delle detrazioni d’imposta. Inoltre, il soggetto che eroga le borse di studio deve provvedere al versamento della ritenuta d’acconto e rilasciare la Certificazione Unica, mettendo in evidenza l’ammontare globale delle ritenute. Il percettore, in sede di dichiarazione dei redditi, dovrà indicare la somma percepita a titolo di borsa di studio. Il borsista/contribuente è tenuto a versare al Fisco la differenza d’imposta dovuta sulla base degli scaglioni Irpef.