Ilaria Salis, l’attivista 39enne a processo a Budapest con l’accusa di aver aggredito alcuni estremisti di destra e da alcuni giorni ai domiciliari dopo aver trascorso 15 mesi in carcere, ha aperto un profilo Instagram. Ma perché l’ha fatto proprio oggi? E cosa significa il suo primo post? Probabilmente, la risposta a queste domande risiede nel fatto che appena ieri il padre Roberto ha lanciato un nuovo allarme sulla sua sicurezza. Il giudice del tribunale di Budapest, concedendole i domiciliari, infatti, aveva rivelato anche l’indirizzo dove li avrebbe scontati. E, nei giorni scorsi, quell’indirizzo è apparso su vari siti neonazisti.

Ilaria Salis apre un profilo Instagram, cosa ha ha scritto

Ilaria Salis, la cui vicenda ha fatto scalpore per essere stata 15 mesi in carcere senza processo ed essere stata accompagnata in aula in occasione delle udienze al guinzaglio, con le mani e i piedi legati, è stata candidata per le prossime elezioni europee da Alleanza Verdi e Sinistra proprio come testimone vivente dei diritti umani negati. Oggi, dopo i nuovi allarmi sulla sua sicurezza lanciati dal padre Roberto, è riuscita ad aprire un profilo Instagram in cui il primo messaggio che si legge è il seguente:

“Innanzitutto, ci tengo a ringraziare di cuore tutte e tutti voi – amici, compagne, solidali e pure perfetti sconosciuti – che mi siete stati vicini a mi state sostenendo in questo periodo difficile. Siete la mia forza. Dopo 15 mesi rinchiusa in un carcere ungherese in custodia cautelare, adesso mi trovo agli arresti domiciliari a Budapest. Indosso un braccialetto elettronico e il mio indirizzo è diffuso su siti di neonazisti ungheresi. Sono ancora in attesa di sentenza, rischio 24 anni di carcere duro che equivalgono a circa 120 anni ai domiciliari. Il pozzo ha solo cambiato forma, purtroppo sono ancora lì dentro”

La questione della sicurezza dopo le minacce neonaziste

Ma cosa significa il primo post di Ilaria Salis su Instagram? Proprio ieri, il padre ha denunciato delle minacce ai danni di sua figlia che stavano arrivando da vari siti neonazisti. Questi ultimi hanno pubblicato l’indirizzo della casa in cui Ilaria sta trascorrendo i domiciliari. Ma non solo: sempre Roberto Salis ha accusato ancora una volta il Governo Meloni di star facendo troppo poco per proteggere sua figlia. L’obiettivo della famiglia è di riportarla in Italia. Ma il ministro della giustizia Carlo Nordio, a detta di Roberto Salis, a questo scopo, dovrebbe attivarsi con il suo omologo ungherese. Nel frattempo, quindi, l’apertura di un profilo ufficiale su Instagram, rendendo pubblica la sua quotidianità, servirebbe anche come un’arma di protezione nei confronti di chi avesse intenzione di farle del male.