Cavaliere del Lavoro significato e requisiti. Oggi, 31 maggio 2024, è stato diffuso l’elenco completo dei 25 imprenditori che verranno insigniti dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro.
Tra i selezionati troviamo nomi di spicco come Marina Berlusconi e Caterina Caselli, ma anche esponenti nel campo dell’imprenditoria della moda, del settore energetico e dell’industria pesante.
Per ottenere questo titolo i candidati devono rispettare diversi requisiti stringenti oltre ad essersi distinti a livello nazionale nel proprio settore imprenditoriale.
Cavaliere del Lavoro significato e requisiti: il significato e le origini
Il titolo di Cavaliere del lavoro è un’onorificenza riconosciuta dal Governo italiano.
Ha origini più antiche dell’istituzione della nostra repubblica. Fu infatti il re Umberto I di Savoia ad istituire con Regio Decreto del 1898. Una decorazione del merito agrario ed industriale e una medaglia d’onore per i loro dipendenti.
Nel 1901 nacque invece l’Ordine cavalleresco al merito agrario, industriale e commerciale su proposta dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli durante il suo incarico di Ministro ad interim per l’Agricoltura, l’Industria e il Commercio.
L’iniziativa fu accolta dal re Vittorio Emanuele III che l’approvò tramite il successivo Regio decreto.
La norma indicava che il titolo poteva essere conferito anche ai dipendenti operai.
Il regolamento che disciplinava questa onorificenza fu aggiornato nel 1911 mentre nel 1921 cambiò ufficialmente nome in “Ordine al merito del lavoro”.
Nel dicembre del 1923 si decise di limitare ai soli imprenditori di nazionalità italiana l’ingresso all’ordine con la nomina di Cavaliere del lavoro.
Ai lavoratori venne invece riservata un’altra riconoscenza: la Stella al merito del lavoro.
Con l’avvento della Repubblica, il governo italiano decise di non abrogare l’Ordine, a differenza di tutti gli altri ordinamenti istituiti durante il Regno d’Italia.
Il Presidente della Repubblica italiana assume la carica di Presidente dell’Ordine.
Nel 1952 si procedette alla riorganizzazione della norma che disciplina l’onorificenza, mentre nel 1986 si decisero requisiti più stringenti.
I requisiti e la cerimonia di assegnazione
Il Cavaliere del lavoro è un titolo ai soli imprenditori italiani che siano distinti per il loro operato nel mondo dell’agricoltura, dell’industria, del commercio o del settore creditizio e assicurativo.
Il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro è regolato dalla legge 194 del 1986.
La procedura di assegnazione avviene per selezione tra i 40 candidati scelti dal Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato che assume la presidenza anche del Consiglio dell’Ordine.
Affinché un imprenditore possa essere preso in considerazione per l’onorificenza è necessario che rispetti alcuni stringenti requisiti.
Il candidato deve aver mantenuto una condotta civile e sociale impeccabile, deve aver intrapreso un’attività imprenditoriale di settore con autonoma responsabilità e per una durata continuativa di almeno 20 anni, di aver riconosciuto qualsiasi tributo aziendale e previdenziale a favore di ogni suo dipendente.
Inoltre è fondamentale che la propria attività commerciale, svolta sul nostro territorio o all’estero, non abbia portato svantaggi all’economia nazionale.
A questi requisiti base è però associata la richiesta a distinguersi per aver promosso un incremento notevole dell’economia del Paese, per aver svolto opere finalizzate all’elevazione economica e sociale dei lavoratori, contribuendo in tal modo all’eliminazione dei divari esistenti o per aver operato per lo sviluppo e la cooperazione e in aree e in campi di attività economicamente depressi.
I candidati vengono proposti al Presidente della Repubblica che può scegliere di insignire del titolo di Cavalieri del Lavoro fino ad un massimo di 25 imprenditori. Generalmente i nomi dei selezionati vengono diffusi entro l’annuale ricorrenza della Festa della Repubblica italiana del 2 giugno.
L’onorificenza viene poi assegnata in una cerimonia ufficiale che si svolge al Quirinale nel mese di ottobre. Il tutto al cospetto non solo del Presidente della Repubblica ma anche di tutte le cariche istituzionali.