Affitti brevi, tutto pronto per il nuovo Codice identificativo nazionale (Cin) che debutterà, in via sperimentale, da lunedì prossimo, 3 giugno 2024, nelle strutture ricettive della Puglia. Il ministero del Turismo ha definito anche le modalità da seguire per presentare domanda del Cin. Quella del codice unico nazionale è una partita che va avanti da diversi anni e che ha trovato una soluzione a inizio di questo mese con la Conferenza Stato Regioni che ha fornito parere positivo (nella giornata del 30 maggio) rispetto allo schema individuato dal ministero del Turismo circa l’identificazione delle strutture che effettuano contratti di locazione brevi nel settore turistico.
Gli obiettivi sono molteplici. In primis, quello di arrivare a una banca dati nazionale per individuare le strutture che offrono servizi di affitto breve su tutto il territorio italiano. Inoltre, Il Codice identificativo nazionale servirà ai fini fiscali per la corretta applicazione della nuova tassazione della cedolare secca, che la legge di Bilancio 2024 ha differenziato tra il 21% di aliquota (per il primo immobile dato in locazione) e il 26% (per tutti gli altri immobili aventi la medesima finalità a partire dal secondo). Sullo sfondo, la necessità di dare una risposta al sommerso, agli affitti in nero e al mancato gettito proveniente da uno dei settori maggiormente in voga in Italia.
Affitti brevi lunedì 3 giugno 2024, Codice identificativo nazionale Cin da richiedere in Puglia
Si inizia a fare sul serio sulle nuove modalità di concedere in affitto breve un immobile. Parte, infatti, da lunedì prossimo, 3 giugno 2024, la sperimentazione del nuovo Codice identificativo nazionale (Cin). Si inizierà dalle strutture della Puglia, per poi obbligare alla nuova modalità del codice unico anche gli operatori delle altre regioni e delle province autonome.
Nel dettaglio, dalla prossima settimana gli operatori della regione Puglia dovranno rettificare le procedure di registrazione del proprio immobile, non facendo più capo alla vecchia banca dati regionale, ma a quella nazionale. Per adempiere a questo nuovo obbligo, dalle ore 9 del 3 giugno 2024 dovranno operare all’interno della piattaforma telematica messa a disposizione dal ministero del Turismo. Al termine della registrazione degli immobili oggetto di locazione, l’operatore otterrà il codice Cin.
Piattaforma Cin 2024 affitto breve: come presentare domanda del Codice identificativo nazionale?
Affitti brevi Cin 2024, da lunedì prossimo chi concede locazioni nella regione Puglia dovrà effettuare l’accesso alla piattaforma telematica del ministero del Turismo mediante le proprie credenziali Spid. Una volta fatta l’autenticazione, i titolari delle strutture e i locatori degli immobili potranno visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare le eventuali informazioni mancanti e ottenere il Codice identificativo nazionale (Cin).
Locazioni brevi, cosa fare se si vuole dare in affitto un immobile?
Quello in partenza lunedì prossimo in Puglia è l’avvio della fase di sperimentazione che toccherà tutte le regioni italiane. Infatti, dopo il parere favorevole della Conferenza Stato Regioni al decreto sull’interoperabilità della Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili concessi in locazione breve e per finalità turistica (Bdrs), tutti gli operatori delle altre regioni e delle province autonome dovranno, via via, adeguarsi alla nuova procedura.
Il Cin è previsto dall’articolo 13 ter del decreto legge 145 del 2023 (Dl “Anticipi”). L’e disposizione contenute nella legge saranno applicabili solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso recante l’entrata a regime della Bdsr su tutto il territorio nazionale (settembre 2024).
Sanzioni in caso di mancata richiesta del Cin
Pertanto, in caso di mancata applicazione della procedura, il provvedimento prevede da novembre prossimo la possibilità di comminare sanzioni salate agli operatori turistici che arrivano a 5.000 euro (col minimo di 500 euro) in caso di mancata pubblicizzazione del Cin e a 8.000 euro (col minimo di 800 euro) per operatori che effettuino affitti brevi senza il Codice identificativo nazionale.
Nelle prossime settimane, sul portale del ministero del Turismo, sarà pubblicato il calendario delle regioni e delle province autonome i cui operatori dovranno sperimentare il Cin per le locazioni brevi. In futuro, la banca dati nazionale funzionerà anche per la pubblicazione degli annunci di affitto e per l’esposizione delle strutture ricettive e degli edifici in locazione breve o turistica.