“The three women who will shape the Europe”. Titola così, oggi 31 maggio 2024 – il “The Economist”: le tre donne che plasmeranno l’Europa.

Le tre donne sono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la leader della destra nazionalista francese ed europea, Marine Le Pen.  Il settimanale britannico di approfondimento politico pone al centro della copertina la leader italiana, presidente del partito dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), alla sua sinistra la spitzenkandidat del Partito dei Popolari Europei (Ppe) alle prossime Elezioni Europee, in programma l’8 e il 9 giugno prossimi,  e alla sua destra la leader di Rassemblement National che come la Lega di Matteo Salvini aderisce all’eterogeno schieramento di estrema destra Identità e Democrazia (Id).

Elezioni Europee 2024, Meloni ‘guadagna’ la copertina del “The Economist”: è lei la più ‘corteggiata’

Una scelta casuale? Non proprio, perché Giorgia Meloni al momento rappresenta l’ago della bilancia nella determinazione della maggioranza che guiderà l’Europa nei prossimi cinque anni e – alla luce delle ultimissime dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia – se dipenderà da lei non sarà una maggioranza a trazione a sinistra.

Sovrano sarà il responso delle urne, ma, nel frattempo i principali partiti europei sono alle prese con possibili alleanze capaci di determinare la maggioranza al Parlamento Europeo. Cinque anni fa tale maggioranza si raggiunse solo con un ‘patto di governo’ tra i popolari del Ppe – primo partito a Bruxelles che esprime anche la presidente di Commissione –  i socialisti di Alleanza Progressista dei Socialisti Democratici (S&D) e  i Liberali che poi fu soprannominata “maggioranza Ursula” dal nome della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

In attesa degli esiti del voto di giugno, però, la leader più ‘ corteggiata’ d’Europaè proprio Giorgia Meloni che i Popolari vorrebbero in un’ideale maggioranza a tre composta da Ppe,Ecr e Liberali mentre l’ultradestra di Marine Le Pen e Id vedono nella leader della destra italiana un’alleata naturale per ‘cambiare il vento’ in Europa dove, per la prima volta, la destra potrebbe raccogliere un numero di consensi tale da risultare determinante.

Meloni ribadisce: “Con la sinistra non ci posso stare, né in Italia né in Europa”

E Giorgia Meloni? Non chiude ai Popolari ma avverte che piuttosto che fare un’alleanza con la sinistra, preferisce andare a fare l’opposizione in Europa.

La presidente del Consiglio italiana ha ribadito anche oggi di non voler aderire a nessuna maggioranza ibrida, lanciando un chiaro segnale a Ursula von der Leyen e a Ppe affinchè si voltino a ‘destra’ lasciando indietro socialisti e sinistra. La premier non nasconde, infatti, l’ambizione di portare al Parlamento Ue il ‘modello Italia’, ovvero, una maggioranza composta da diverse sensibilità di destra.

“Con la sinistra non ci posso stare, né in Italia né in Europa. Quando tu tenti di mettere insieme tutto e il contrario di tutto, non riesci a fare niente. Se l’Europa vuole tornare a essere un soggetto politico vero, deve avere una visione chiara”.

Lo ha dichiarato oggi – 31 maggio 2024 – la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista a ‘PolitiGame’, il format di Skuola.net e a chi le chiedeva se fosse meglio stare all’opposizione nel caso di maggioranze ‘arcobaleno’, lei ha risposto:

“Sì. O riesci a stare in una maggioranza compatibile, che può dare una visione all’Europa, oppure gli altri faranno la loro maggioranza. Io difenderò gli interessi nazionali senza farne parte al Parlamento europeo”.