Quello che si è appena concluso in casa Roma è stato un anno complicato e inaspettato. Nessuno si aspettava che potesse finire in questo modo con Mourinho e all’arrivo di De Rossi c’era tanto scetticismo, nonostante il grande amore. Poi le cose si sono sistemate e la squadra ha ricominciato a girare, per poi crollare a fine stagione. Che succederà adesso? Il nuovo allenatore si è già messo a lavoro con la società perchè servirà un mercato importante. Tante sono le grande da risolvere e i tasselli da andare a riempire per fare una squadra valida. Per fare una bilancio della stagione della Roma e commentare il mercato e il futuro, Fabio Petruzzi, ex calciatore giallorosso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Roma, il mercato e il futuro: Petruzzi a Tag24
La stagione della Roma è terminata col sesto posto e la qualificazione in Europa League, ma dal club non è ancora arrivato il rompete le righe. La squadra di De Rossi è infatti impegnata in una tournèe in Australia e oggi chiuderà con l’amichevole contro il Milan, guidato da Bonera dopo l’addio di Pioli, all’Optus Stadium di Perth. Da domani i calciatori potranno andare in vacanza, e farà lo stesso anche il mister, ma con il cellulare sempre a portata di mano, per programmare insieme alla dirigenza, il mercato estivo. I capitolini dovranno muoversi molto, e fare una squadra che sia competitiva sia in Italia che in Europa, come chiede a gran voce tutto l’ambiente. Innanzitutto si dovrà decidere cosa fare con Paulo Dybala. Per fare una bilancio della stagione della Roma e commentare il mercato e il futuro, Fabio Petruzzi, ex calciatore giallorosso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La stagione è finita ed è tempo di fare un bilancio su quanto fatta dalla Roma. I giallorossi conquistano un posto in Europa League, come valuti il piazzamento in campionato?
“Sono deluso, perché continuo a pensare che questa rosa sia molto più forte di quello che abbiamo visto. Ho sempre creduto in questa squadra e continuo a pensare che il livello sia quello dei primi due mesi di Daniele De Rossi. La squadra stava bene dal punto di vista fisico ed ha fatto ottime prestazioni, dimostrando di essere forte anche in Europa, contro il Brighton o il Feyenoord. Lo snodo secondo me è stata la sconfitta con il Bologna. I giallorossi sono arrivati stanchi e poi sapevano che avrebbero avuto tutti big match consecutivi. L’obiettivo Champions si è allontanato e da quel momento in poi hanno un po’ mollato la presa. ci sono partite in cui nonostante la stanchezza, le energie si sono moltiplicate. Quando sei positivo tutto gira per il verso giusto, ma la gara con il Bologna ha massacrato la Roma anche dal punto di vista mentale”.
Dove sarebbe dovuta arrivare questa squadra?
“Non mi aspettavo che potesse rimanere fuori dalla Champions League. Anche perché in Europa la Roma se l’è sempre giocata ed è arrivata a pochi minuti dalla fine dal della partita contro il Bayern Leverkusen che stava vincendo in casa loro. I giallorossi li hanno sfiorato l’impresa, contro una squadra che non aveva mai perso. Questo però al tifoso della Roma non gli può bastare. La società deve rendersi conto che è un popolo che merita molto di più. Hanno seguito sempre la squadra con amore incondizionato, facendo costantemente sold out sia in casa che fuori. Mi auguro che il club capisca e metta su una squadra che sia in grado di competere fino alla fine per vincere. È chiaro che poi lo scudetto lo vince una sola, ma la Roma non può arrivare sempre a 20 punti dalla vetta”.
Sul futuro intanto c’è preoccupazione, perché quello estivo dovrà essere un mercato molto importante. Come la vedi?
“Intanto vorrei capire che cosa succederà con Lukaku. È vero che è di proprietà del Chelsea e che la richiesta economica è molto elevata, ma se non dovessero esserci altre squadre interessate, io penso che si potrebbe rinegoziare il suo contratto. In ogni caso se il belga non dovesse rimanere, mi aspetto comunque l’arrivo di un attaccante molto forte. Dybala invece è un giocatore a cui non rinuncerei mai, perché quando sta bene è il più forte di tutta la serie A, ma purtroppo è evidente che non si può costruire la Roma intorno a lui perché troppo spesso è obbligato a rimanere fuori. Nei momenti cruciali della stagione De Rossi ne ha dovuto fare a meno, ma quando c’è fa la differenza. Credo che si debba costruire una squadra in grado di giocare con Dybala, ma anche senza Dybala. E poi mi aspetto un centrocampista molto forte”.
Si era fatto anche il nome di Federico Chiesa, ti piacerebbe?
“Magari! Ma mi sembra una strada molto difficile da percorrere. Se fosse rimasto Massimiliano Allegri, probabilmente ci sarebbe stata qualche possibilità in più, ma con l’arrivo di Thiago Motta mi sembra impossibile. In ogni caso resta il fatto che mi aspetto nomi di questo livello, profili simili. E ci vorrà qualcuno di molto forte anche a destra. Un mancino che sia in grado di prendere il posto di Dybala quando lui non c’è, proprio per il discorso che facevo prima”.
Nessun dubbio invece nei confronti di Daniele De Rossi?
“Assolutamente no, nessun dubbio. Ha già dimostrato quanto è forte, quanto è grande e quanto è avanti. Chiaramente non tutte le partite della Roma mi hanno convinto ed entusiasmato, ma credo che questo sia normale. Sono sicuro che un conto è fare la preparazione atletica e iniziare la stagione, un conto è subentrare in corsa. Daniele vuole gente che suda, che corre, che ha fame e che in campo da sempre il fritto”.