L’Ecuador è al centro di uno scandalo sportivo che ha portato all’apertura di un’indagine per corruzione. Richard Carapaz, il campione olimpico di Tokyo nella prova in linea di ciclismo, è stato escluso dalla squadra nazionale per le Olimpiadi di Parigi 2024. La decisione ha suscitato accuse di corruzione e manipolazione, sollevate dallo stesso corridore, vincitore del Giro d’Italia 2019.
Carapaz salta Parigi 2024, aperta indagine per corruzione
Richard Carapaz aveva trionfato a Tokyo nel 2020, battendo due dei migliori ciclisti al mondo, Wout van Aert e Tadej Pogacar, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo. Questo risultato lo aveva consacrato come uno dei più grandi ciclisti del suo paese, suscitando celebrazioni paragonabili a quelle per una vittoria della Coppa del Mondo di calcio. Tuttavia, nonostante il suo status di campione uscente, Carapaz non è stato selezionato per rappresentare l’Ecuador a Parigi 2024. Al suo posto, è stato scelto Jhonatan Narvaez, già protagonista all’ultimo Giro d’Italia con la vittoria della prima frazione, con conseguente maglia rosa portata sulle spalle per un giorno.
Carapaz non convocato a Parigi 2024, scatta un’indagine per corruzione
La decisione di escludere Carapaz dai Giochi Olimpici di Parigi 2024 è legata ai nuovi regolamenti olimpici, che limitano il numero di ciclisti per nazione. Per Parigi 2024, l’Ecuador potrà schierare un solo rappresentante. Questa restrizione, combinata con il ranking nazionale che vede Narvaez in testa grazie ai suoi recenti successi, ha portato alla clamorosa esclusione di Carapaz. Tuttavia, il campione olimpico ha denunciato pubblicamente la decisione, accusando la Federazione di favoritismi e mancanza di trasparenza. Carapaz ha espresso il suo disappunto sui social media, criticando duramente la Federazione di ciclismo dell’Ecuador e il suo presidente, Santiago Rosero. Il corridore della EF-EasyPost spiega che il presidente non sta portando avanti una politica equa e che la richiesta di aumentare il numero di ciclisti per Parigi sia stata fatta solo ad aprile, nonostante fosse noto già da ottobre che l’Ecuador avrebbe potuto schierare un solo atleta.
L’intervento del governo
La Federazione di ciclismo dell’Ecuador ha difeso la sua decisione, affermando che Narvaez è attualmente il miglior ciclista della nazione per le gare di un giorno, come dichiarato dal presidente Rosero. Queste affermazioni hanno ulteriormente irritato Carapaz, che ha continuato a denunciare la mancanza di giustizia nella selezione. Di fronte alla crescente polemica, il Governo ecuadoriano è intervenuto. Il Ministro dello Sport, Andrés Guschmer Tamariz, ha annunciato l’apertura di un’indagine formale per valutare le attività della Federazione.
La gestione sportiva
Questa vicenda ha sollevato numerose questioni sulla gestione dello sport in Ecuador e sulla trasparenza delle decisioni prese dalle autorità sportive. La situazione di Carapaz, un atleta che ha portato onore al suo paese con la vittoria olimpica, ha messo in luce problemi di governance e potenziali conflitti di interesse all’interno della Federazione ciclistica. L’indagine governativa sarà cruciale per determinare se ci sono stati realmente atti di corruzione e manipolazione, e per ristabilire la fiducia nello sport ecuadoriano.
Mentre l’Ecuador si prepara per le Olimpiadi di Parigi, resta da vedere se le accuse di Carapaz porteranno a cambiamenti significativi nella gestione delle selezioni sportive e se il campione olimpico avrà l’opportunità di difendere il suo titolo. La questione rimane aperta e il mondo del ciclismo attende con ansia gli sviluppi futuri.