Il calendario scolastico 2023-24 per le diverse regioni italiane è stato definito, stabilendo le date cruciali che scandiranno l’anno scolastico da settembre a giugno. Ogni regione ha approvato le proprie date, includendo ponti, vacanze, chiusure extra per le festività patronali, e le date di inizio e fine delle lezioni. Quest’anno, l’ultimo giorno di scuola sarà l’8 giugno nella maggior parte delle regioni. In concomitanza con la chiusura delle scuole, ci saranno le elezioni europee, motivo per cui le scuole adibite a seggio elettorale chiuderanno prima del previsto. Alla fine di ogni anno scolastico, tuttavia, c’è anche un aspetto che è poco considerato, una sindrome che colpisce chi la scuola l’ha vissuta per un anno intero e che prende il nome di sindrome da fine scuola. Ecco come superarla.

Il calendario scolastico e l’autonomia organizzativa delle scuole

I calendari scolastici regionali, approvati dalle giunte regionali e pubblicati dagli Uffici Scolastici, sono documenti per tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio regionale. Questi calendari includono tutte le date rilevanti, come l’inizio e la fine dell’anno scolastico e i giorni di sospensione delle attività didattiche, spesso caratterizzati da vacanze e ponti.

Le scuole godono di un ampio margine di autonomia organizzativa, che consente loro di apportare piccole modifiche rispetto al calendario scolastico regionale, purché rispettino la quantità minima di giorni destinati alle attività didattiche ed educative, come stabilito dalla normativa nazionale e regionale. Questo permette una certa flessibilità nell’organizzazione interna, ma le scuole non possono modificare la data di fine delle lezioni fissata nei calendari regionali.

La sindrome da fine scuola coinciderà con la fine dell’anno scolastico: la data di fine delle lezioni nel 2024

Ogni calendario regionale presenta una distribuzione diversa delle vacanze e degli eventuali ponti. Questo si traduce in date di inizio e fine dell’anno scolastico differenti, ma sempre nel rispetto del numero minimo di giorni di lezione stabilito dalla normativa. Anche se l’ultimo giorno di scuola non è uniforme in tutte le regioni, la fine dell’anno scolastico 2023/2024 per le scuole primarie e secondarie d’Italia avverrà entro la seconda settimana di giugno 2024. Le attività educative nelle scuole dell’infanzia, invece, proseguiranno fino alla fine del mese di giugno 2024.

Date dell’ultimo giorno di scuola 2024 per Regione

  • Valle d’Aosta: 6 giugno
  • Sicilia: 8 giugno
  • Trentino: 11 giugno
  • Lombardia: 8 giugno
  • Toscana: 10 giugno
  • Emilia Romagna: 6 giugno
  • Molise: 8 giugno
  • Lazio: 8 giugno
  • Campania: 8 giugno
  • Friuli Venezia Giulia: 8 giugno
  • Veneto: 8 giugno
  • Marche: 6 giugno
  • Piemonte: 8 giugno
  • Liguria: 8 giugno
  • Abruzzo: 8 giugno
  • Basilicata: 8 giugno
  • Puglia: 7 giugno
  • Calabria: 8 giugno
  • Sardegna: 7 giugno
  • Umbria: 8 giugno
  • Provincia di Bolzano: 14 giugno

Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, l’ultimo giorno sarà sabato 29 giugno 2024.

Come superare la sindrome da fine scuola senza problemi

Con la chiusura dell’anno scolastico, gli studenti si avviano verso gli esami di Stato del primo e del secondo ciclo. È essenziale prestare attenzione alla salute mentale e fisica dei bambini e ragazzi durante questo periodo stressante. La “sindrome da fine anno scolastico” è un fenomeno comune, caratterizzato da stanchezza, sonno difficoltoso, inappetenza e scarsa concentrazione.

L’aumento delle temperature e delle ore di luce influisce sul ciclo sonno-veglia, portando a un sonno meno rigenerante. Questo può causare irritabilità e diminuzione dell’appetito. È importante che i genitori monitorino l’alimentazione dei figli, assicurandosi che consumino pasti ricchi di acqua, vitamine e sali minerali per compensare la perdita di nutrienti dovuta alla sudorazione.

La dieta deve includere abbondanti frutta e verdura e pasti leggeri per mantenere una buona idratazione e una curva di crescita stabile. Un’attenzione particolare va posta anche sul mantenimento delle abitudini quotidiane, come il sonnellino pomeridiano per i più piccoli, per evitare ulteriore stress.

Per gli studenti più grandi, la preparazione agli esami di terza media rappresenta una prova significativa. È fondamentale supportarli nell’organizzazione del tempo di studio, consigliando metodi efficaci come ripetere ad alta voce. Gli studenti devono bilanciare lo studio con momenti di svago e attività fisica, essenziali per mantenere un buon equilibrio psicofisico.

Dal canto loro, i genitori devono evitare di aumentare lo stress dei figli con ansie eccessive o confronti con fratelli e sorelle.