Matteo Salvini resta al fianco di Donald Trump, nonostante la sentenza che ha condannato l’ex presidente Usa per il caso Stormy Daniels. Il leader della Lega paragona la vicenda a quella dei processi a Silvio Berlusconi e rilancia augurandosi che il tycoon vinca le elezioni presidenziali del prossimo novembre.
Trump condannato, Salvini: “Perseguitato come Berlusconi”
Donald Trump come Silvio Berlusconi.
Matteo Salvini sceglie questa chiave per commentare la condanna ricevuta dal tycoon nel processo per i soldi sottratti indebitamente attraverso la falsificazione di fondi aziendali e dati all’ex pornostar Stormy Daniels per nascondere la notte passata con lei in vista delle Elezioni presidenziali del 2016.
Il leader della Lega e vicepremier del governo italiano, intervistato a ‘Radio Anch’io’, parla esplicitamente di “processo politico“.
“Osservo con rispetto quello che accade in altri Paesi e non giudico. Ma per quello che ho letto pare un processo politico, come tanti ce ne sono stati in Italia negli anni passati, come quelli che hanno perseguitato Berlusconi per decenni”.
Non indietreggia, Salvini, nemmeno di fronte ai record per nulla lusinghieri che Trump conquista a seguito della condanna, diventando contemporaneamente il primo ex presidente Usa condannato in un processo penale e il primo candidato alle presidenziali pregiudicato.
Anzi, rilancia. Dal suo account Twitter, in inglese, accusa direttamente la “sinistra” per l’uso politico della magistratura e si augura una vittoria dell’ex presidente americano alle prossime presidenziali:
“Solidarietà e pieno sostegno a Donald Trump, vittima di una persecuzione giudiziaria e di un processo di natura politica. In Italia, abbiamo tristemente familiarità con l’utilizzo del sistema giudiziario come arma da parte della sinistra, dato che per anni si è tentato di eliminare gli oppositori politici con mezzi legali. Spero che Trump vinca, sarebbe una garanzia di maggiore equilibrio e speranza per la pace nel mondo“.
Solidarity and full support for @realDonaldTrump, victim of judicial harassment and a process of political nature. In Italy, we are sadly familiar with the weaponization of the justice system by the left, given that for years attempts have been made to eliminate political…
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 31, 2024
Sull’Ucraina: “Italia non è in guerra contro la Russia. Criminale chi dice di attaccare Mosca”
Restando sulla politica estera, Salvini ribadisce la sua contrarietà all’uso di armi italiane per colpire la Russia e si augura che anche Antonio Tajani dica lo stesso al vertice dei ministri degli Esteri.
“L’Italia non è in guerra con la Russia, la nostra Costituzione ripudia la guerra, l’Italia non è titolata a colpire la Russia. Fin dal primo momento abbiamo sostenuto l’Ucraina ma mai permetterò a nome mio e della Lega che un solo missile o bomba colpisca o uccida civili in Russia perché non voglio lasciare ai miei figli la guerra mondiale alle porte”.
Affonda il colpo, poi, nei confronti di chi, nelle ultime settimane, ha ventilato l’ipotesi di un attacco alla Russia, definendolo “un criminale“. Salvini non lo nomina ma è probabile che il suo bersaglio siano le esternazioni del presidente francese Emmanuel Macron, avversario dell’alleata Marine Le Pen nella ‘battaglia’ delle imminenti Elezioni europee 2024.
Nega, però, che la Lega potrebbe mai essere a favore di uno scioglimento della Nato, come ventilato dal candidato del Partito democratico alle Europee Marco Taquinio. “A sinistra sono nella confusione più totale“, chiosa Salvini.