La stagione del Torino è terminata tra la delusione generale dei tifosi granata che speravano di poter approdare in Conference League, grazie alla vittoria della Fiorentina in finale ieri sera. le cose però sono andate diversamente, la squadra di Italiano è uscita sconfitta e per quella di Juric si sono chiuse le porte dell’Europa. Bisognava fare qualcosa di più nel corso della stagione e questa rabbia dovrà essere trasformata in nuovi stimoli in vista del prossimo campionato. Prima di tutto Cairo dovrà scegliere il mister e poi costruire una squadra che sia funzionale al nuovo tecnico. Per commentare la stagione del Torino e la scelta del nuovo allenatore, Claudio Sala, ex bandiera granata, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Torino, senza Europa chi sarà il nuovo allenatore? Sala a Tag24
La sconfitta della Fiorentina in Conference League chiude definitivamente le porte dell’Europa al Torino. I tifosi granata hanno guardato la finale con l’Olympiacos da diretti interessati, rimanendo però delusi. Il rammarico aumenta e in casa del Toro c’è sempre la sensazione che sarebbe bastato poco di più, per raggiungere un obiettivo molto più grande. Invece bisognerà ricominciare da capo, ancora una volta, e puntare in alto già dalla prossima stagione. Il ciclo di Juric si conclude così, con la contestazione dei tifosi granata, arrabbiati soprattutto con la società e che speravano di poter finalmente approdare in Europa. Cairo dovrà lavorare sul futuro, scegliendo il prima possibile il nome del prossimo allenatore. In cima alla lista c’è Vanoli, anche se il club farà un tentativo con Italiano. Per commentare la stagione del Torino e la scelta del nuovo allenatore, Claudio Sala, ex bandiera granata, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Con la sconfitta in Conference della Fiorentina, finisce anche la stagione del Torino. Mi fa il suo bilancio? Si aspettava di più?
“Purtroppo c’era la possibilità di andare in Europa, e invece il Torino ancora una volta l’ha mancata. Ora ci si dovrà accontentare di fare soltanto il campionato, nella prossima stagione, quando invece con qualche punto in più i granata sarebbero potuti entrare in Conference, senza dover aspettare il risultato della Fiorentina. Dopo tanto tempo penso che i tifosi l’avrebbero meritato”.
E’ mancata la società, è mancata la squadra? Come mai il Toro non ha raggiunto l’obiettivo?
“E’ mancata l’esperienza. In questa stagione l’Europa era davvero vicina e invece ho la sensazione che a un certo punto la squadra si sia fermata, pensando di non poter più raggiungere l’obiettivo. Quel che resta è che alla fine, neanche quest’anno, si è raggiunto l’obiettivo”.
Ora cosa si aspetta dal futuro, senza Juric?
“Le squadre sono abituate a cambiare gli allenatori e i giocatori, il Torino non farà eccezione. Penso che ci sia la possibilità di far bene, nonostante il rammarico di non aver centrato l’obiettivo con Juric. Questo è ciò che sperano soprattutto i tifosi del Toro”.
Si aspetta un nome importante per il dopo Juric, o pensa che sarà Vanoli a prendere il suo posto?
“Ho sentito tanto parlare del sogno Italiano in questi giorni, ma credo sia un allenatore di un livello superiore. Credo che invece la strada maggiormente percorribile sia quella che porta a Vanoli. E’ un profilo giovane, emergente e che ha già fatto piuttosto bene nell’ultima stagione. A mio avviso andrà bene per la panchina del Torino”.
L’obiettivo della prossima stagione sarà comunque quello di provare ad entrare in Europa? La società vuole fare questo scatto?
“Io penso proprio di sì, perchè andare in Europa è un vantaggio da ogni punto di vista. Il problema è che non sarà di certo facile riuscire a centrare l’obiettivo”.
Si aspetta una piccola rivoluzione sul mercato o la rosa andrà semplicemente puntellata?
“Sicuramente la rosa andrà rinforzata e servirà un marcato mirato questa estate. Credo che il Toro dovrà comprare qualche pedina in ogni reparto e soprattutto in attacco, dove manca qualcuno che sia davvero in grado di fare la differenza. Mi aspetto qualcosa però anche in difesa e a centrocampo”.
Ieri sera ha guardato la finale di Conference della Fiorentina?
“L’ho guardata con sguardo interessato perchè anche quella poteva essere una possibilità. Con una vittoria della viola, il Torino sarebbe comunque entrato in Conference e invece così non è stato. E’ davvero un peccato per la società e per i tifosi. Dobbiamo metterci con il cuore in pace e pensare di fare il prossimo anno una grande stagione, per poter ambire a un traguardo ambito da tante persone”.
Come abbiamo già detto il percorso di Juric è terminato. Cosa ne pensa? Avrebbe potuto fare di più?
“Gli allenatori vanno e vengono. Io penso che Juric abbia cercato di dare il massimo per raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati con la società. Adesso inizierà un nuovo ciclo, con un nuovo allenatore che dovrà imparare pian piano a conoscere tutti i giocatori. Quando si comincia da capo non è mai semplice e questo è il problema principale”.