Si avvicina la fine dell’anno scolastico e sono già aperte le iscrizioni per i campi estivi dedicati ai bambini. In questi campus vengono offerte attività sportive, occasioni di socializzazione e opportunità educative. I prezzi però sono in costante aumento, e molte famiglie dovranno aumentare il budget a disposizione per le alternative ricreative dei propri figli.
Vediamo quali sono i principali criteri di scelta e come fare per trovare soluzioni più economiche per risparmiare sul centro estivo.
Quanto costa un centro estivo per bambini?
Con la chiusura delle scuole sempre più famiglie scelgono di mandare i propri figli in un centro estivo. Una soluzione utile per chi non ha i nonni disposti ad accudire i bambini, ma soprattutto per offrire una opportunità di divertimento e socializzazione ai più piccoli in mancanza delle lezioni.
Ogni anno varie associazioni di consumatori, mostrano i risultati dell’osservatorio sui prezzi. Per il 2024, uno studio della multinazionale Kruk Italia, ha calcolato che ci sarà un aumento dei costi, che potrebbero arrivare fino a 1000 euro l’anno per nucleo.
Tuttavia, anche con il fattore economico che pesa sul budget, il numero dei genitori che ricorre a questo sistema, durante le vacanze estive resta alto. Solo il 10% infatti dichiara di non usufruirne. Ad incidere sul prezzo finale però possono essere molte variabili, a partire dai pasti fino ad arrivare alla scelta di specifiche discipline o sport da far fare ai bambini.
Il prezzo medio da Nord a Sud
Secondo quanto stabilito dalle associazioni di consumatori Adoc ed Eures, che tengono traccia dei dati statistici dei costi di un centro estivo per bambini da Nord a Sud, il prezzo si aggira mediamente sui 140 euro a settimana a orario pieno. Una mezza giornata invece costerà intorno ai 95 euro.
Lo stesso importo da pagare se si sceglie di andare in vacanza con i figli. Il prezzo poi varia anche in base alle zone. Milano risulta la città più cara d’Italia, con una media di 210 euro a settimana, mentre tra le aree meno care il Centro con 123 euro e al Sud le offerte più economiche con un costo sui 105 euro.
Questo è valido per i centri estivi privati, che sono spesso l’unica soluzione in mancanza di sostegni ed iniziative da parte dei Comuni. Considerato che, la maggior parte delle famiglie dichiara di optare per un periodo di 4 o 5 settimane minimo, il totale da spendere per il primo figlio sarà intorno ai 700 euro. Importo che ovviamente raddoppia in caso di più figli.
Quale scegliere
Quali sono i principali criteri di scelta del centro estivo per bambini? Secondo i vari sondaggi, nonostante il prezzo incida parecchio sulla decisione finale, questo fattore resta solo al terzo posto nella preferenza. I genitori infatti, per la maggior parte si basano sul tipo di attività che verranno svolte dai figli, poi sulla vicinanza del campus a casa ed infine sul costo.
Per le prime esperienze, il consiglio è quello di seguire gli interessi del bimbo, puntando soprattutto sui campus che offrono soluzioni su misura. In questo modo il distacco sarà più semplice e per i più piccoli la permanenza al centro sarà sicuramente una occasione di svago e divertimento.
Come fare per risparmiare
Per risparmiare sul prezzo di un centro estivo per bambini, soprattutto per chi ha più figli, il primo accorgimento utile è quello di verificare se nel proprio comune o regione di residenza vengono offerti bonus o sostegni economici per queste attività.
Spesso infatti sono gratuiti per chi ha bassi redditi o un nucleo particolarmente numeroso. Poi bisogna anche considerare le attività a pagamento aggiuntive. Alcuni sport e corsi specifici sono compresi nel prezzo ed altri no.
Altro consiglio, per chi ha budget limitato, di optare per un centro che offra un trattamento di mezza giornata, ed in quel caso ci si può organizzare per risparmiare anche sui pasti facendo portare al bambino il pranzo al sacco preparato a casa.