È una vera e propria maledizione quella che ha colpito la Fiorentina, con la sconfitta contro l’Olympiacos i viola sono arrivati a 3 finali perse su 3 tra Conference League e Coppa Italia nell’arco di una singola stagione.
Maledizione finali per la Fiorentina tra Conference e Coppa Italia
A seguito della sconfitta di Conference League con l’Olympiacos la Fiorentina conferma la maledizione finali iniziata in Coppa Italia e proseguita nello stesso anno con l’altro match europeo contro il West Ham per un totale di 3 partite perse su 3.
Un trend negativo diventato un incubo per la società viola: partendo dalla stagione 2022/23, infatti, la squadra toscana ha steccato la prima finale in Coppa Italia perdendo contro l’Inter. Un risultato che, però, tutto sommato aveva regalato alla Fiorentina la possibilità di accedere ugualmente al nuovo format della Supercoppa italiana.
La maledizione è poi proseguita nel match europeo con il West Ham: partita persa nei minuti di recupero dopo una dimostrazione di pieno equilibrio da ambedue le parti e l’alta probabilità di arrivare ormai ai supplementari.
Una delusione difficile da superare e un fantasma che ha perseguitato Italiano e i suoi per tutta la stagione a seguire: in seguito la paura si è trasformata in spinta e la Fiorentina ha guadagnato la sua seconda finale in Conference consecutiva.
Questa volta contro avversari nettamente più abbordabili, i greci dell’Olympiacos infatti non possono vantare il palmares del club inglese e nemmeno un campionato combattivo come quelli dei top 5 campionati ma hanno dimostrato di giocare a testa alta con qualsiasi avversario.
I dati, però, non devono trarre in inganno: il successo dei greci li ha portati dritti in finale e verso una coppa che ha doppiamente amareggiato la squadra viola. Uno shock per un gol arrivato nei tempi supplementari e che ha condannato la Fiorentina all’ennesima finale persa nell’arco di una sola stagione.
Il record negativo e l’addio probabile di Italiano
Così Italiano e i suoi rompono un record negativo: primi non soltanto a perdere due finali consecutive nella Conference League ma soprattutto a perdere due finali europee consecutive come non accadeva da ben 10 anni.
L’ultimo a perderne due fu il Benfica in Europa League, sconfitte amare arrivate a stretto giro: nella stagione 2012/13 e successivamente in quella 2013/14, prima contro il Chelsea e poi contro il Siviglia ai rigori.
Sarà proprio dalla Conference League che la Fiorentina ripartirà nella prossima stagione vista la qualificazione conquistata in campionato. Ancora da capire, invece, quale sarà l’allenatore che guiderà la squadra verso l’impresa europea.
Italiano è in scadenza di contratto e aveva inizialmente salutato la società avvisandola di non voler rinnovare. Ieri, però, durante il post partita il tecnico non ha esclusivo possibili incontri con la società viola.
Ancora troppo presto per comprendere il da farsi, visto che la Fiorentina attualmente dovrà smaltire la forte delusione, ma è possibile che le parti si ritrovino a seguire dell’ultima partita ancora da recuperare che si giocherà domenica.
Un match, quello contro l’Atalanta, che chiuderà definitivamente la Serie A 23/24: un recupero che per i viola non cambierà il destino ma che sarà necessario giocare al meglio per dimostrare un’immediata reazione dopo la delusione.
Soltanto in seguito l’entourage dell’allenatore e la dirigenza viola si incontreranno per decidere il da farsi: la sensazione più forte resta quella dell’addio, ma non è da escludere che si possa tornare a parlare per puntare ad un nuovo ciclo.
Fondamentale sarà chiarire l’aspetto progettuale che ha in mente la Fiorentina e una proposta che renda protagonista Italiano così da spingerlo a riportare ancora una volta i viola sul tetto d’Europa a giocarsi la possibilità di vincere la coppa.