L’entrata in vigore del nuovo decreto autovelox segna una svolta significativa nella regolamentazione degli autovelox utilizzati dalle forze dell’ordine italiane. Questo decreto vieta l’uso degli autovelox montati all’interno delle auto della polizia, come lo Scout Speed, senza una contestazione immediata dell’infrazione. Ecco cosa comporta il decreto e come potrebbe influenzare l’uso degli Scout Speed.

Cos’è lo Scout Speed? Funzionamento e caratteristiche

Lo Scout Speed è un tipo di autovelox mobile montato all’interno delle auto della polizia. A differenza degli autovelox tradizionali, che sono installati ai margini delle strade e facilmente identificabili, lo Scout Speed è collocato nell’abitacolo di un veicolo in movimento. Questo dispositivo è in grado di rilevare la velocità delle auto che viaggiano in entrambi i sensi di marcia, rendendolo particolarmente insidioso per i conducenti.

Il sistema è dotato di un monitor touch screen che permette agli agenti di impostare il limite di velocità. Quando un veicolo supera questo limite, lo Scout Speed scatta una foto della targa e registra il luogo dell’infrazione. Oltre alla rilevazione della velocità, lo Scout Speed può essere utilizzato per monitorare l’accesso a corsie preferenziali, rilevare divieti di sosta e verificare la regolarità dei documenti del proprietario del veicolo.

Costi e omologazione

Il costo di uno Scout Speed è di circa 46.000 euro. Questo sistema ha ottenuto l’omologazione dal Ministero delle Infrastrutture italiano dopo rigorosi test e il certificato di conformità alla normativa internazionale OIML R91, emesso dal METAS, l’Istituto di Metrologia Svizzero. Oltre alla sua funzione principale di rilevazione della velocità, lo Scout Speed può inviare messaggi di testo o immagini, localizzare il veicolo e gestire situazioni di emergenza, ottimizzando così l’investimento.

Infatti, come abbiamo visto, lo Scout Speed non è solo un rilevatore di velocità. Se dotato di una SIM telefonica, il sistema può essere localizzato dal software di gestione centrale e integrarsi con tutte le funzioni di comunicazione ed emergenza. Questo rende il dispositivo estremamente versatile, permettendo alla pattuglia di gestire vari contesti operativi.

Scout Speed: cosa cambia con il nuovo Decreto Autovelox

Il nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che l’utilizzo degli autovelox a bordo dei veicoli della polizia in movimento è consentito solo se viene effettuata la contestazione immediata dell’infrazione. Ciò significa che il conducente deve essere fermato e informato della violazione subito dopo che questa è stata rilevata.

Se la polizia non è in grado di fermare immediatamente il veicolo, devono essere utilizzate postazioni fisse o mobili, debitamente visibili. Questo cambiamento normativo è stato introdotto per garantire maggiore trasparenza e correttezza nelle rilevazioni di eccesso di velocità.

Novità sull’utilizzo degli Scout Speed

L’introduzione del requisito di contestazione immediata rende l’uso degli Scout Speed significativamente meno pratico. La polizia utilizzava questi dispositivi principalmente per evitare di fermarsi in mezzo alla strada e fermare i conducenti. Con il nuovo decreto autovelox, la polizia dovrà optare per postazioni fisse o mobili ben visibili se non è possibile fermare immediatamente il veicolo.

Conseguenze per i conducenti

Se un conducente riceve un verbale per eccesso di velocità senza che sia stata effettuata la contestazione immediata, ha il diritto di impugnare il verbale. Questa novità rispetto a quanto avveniva in precedenza rappresenta una protezione aggiuntiva per i conducenti, garantendo che le infrazioni siano contestate in modo equo e trasparente.

Con l’obbligo di utilizzo di postazioni fisse o mobili visibili, i conducenti avranno maggiori possibilità di avvistare gli autovelox in anticipo. Ciò potrebbe portare a una riduzione delle infrazioni per eccesso di velocità, poiché i conducenti saranno più consapevoli della presenza di controlli.

Nuovo Decreto Autovelox: le Novità da giugno

Dal prossimo giugno, gli autovelox dovranno essere collocati solo in aree con alto tasso di incidentalità, con decisioni del prefetto. Sarà introdotta una distanza minima tra dispositivi e, in caso di multiple multe in un’ora sullo stesso tratto, sarà pagata solo quella più grave aumentata di un terzo. I segnali di limite di velocità dovranno precedere gli autovelox di almeno 1 km fuori dai centri abitati. I dispositivi non omologati dovranno essere aggiornati entro 12 mesi.