Morte Matteotti, cento anni fa il discorso alla Camera che ne decretò la condanna. Meloni: “Ucciso da squadristi fascisti”. Fini: “E’ la storia”. Fontana: “Il suo scranno non sarà più occupato” | VIDEO

“E’ la storia. D’altra parte, Dumini, colui che guidava le squadracce, era notoriamente iscritto al partito fascista”.

Così l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, risponde, in Transatlantico, ai cronisti che gli chiedono di commentare la dichiarazione di Giorgia Meloni che ha ricordato Giacomo Matteotti come “un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”.

“Cento anni fa Giacomo Matteotti denunciava dal suo banco di deputato violenze e brogli del regime. I sicari di Mussolini lo assassinarono. Celebriamo oggi il martire antifascista, combattente per la libertà e la democrazia”.

Così Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera.

“A 100 anni dall’uccisione di Matteotti per mano fascista è importante ricordare la sua figura di uomo politico straordinariamente legato al suo territorio il Polesine, territorio poverissimo. Nella sua battaglia contro i soprusi fascisti ha sempre portato la fatica dei braccianti che ha conosciuto dove è nato a Fratta: la cosa più importante da ricordare – e noi abbiamo scelto non a caso di fare la prima segreteria a Riano e di iniziare il congresso del partito socialista europeo con una visita al monumento in mermoria di Giacomo Matteotti – è la sua forza di contrastare, di dissentire, nonostante le minacce ripetuite. Io credo che l’insegnamento più importante sia ancora vivo ed è quello che non c’è stato un prima a un dopo perchè il fascismo è stato strutturalmente violenza e negazione della libertà. Credo che questo sia il messaggio più forte che l’uomo politico Matteotti ci ha lasciato”.

Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Il suo scranno non sarà più assegnato, come avevamo chiesto, avendolo nella disponibilità del nostro collega Devis Dori. Esprimo gratitudine al presidente Fondata per aver accolto la nostra proposta in segno di perenne omaggio al sacrificio di un antifascista indomito”.

Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. 

“Leggere, rileggere e fare memoria: ricordare oggi Giacomo Matteotti facendo riecheggiare le parole che pronunciò cento anni fa alla Camera dei deputati significa fare tesoro della sua integrità morale, della sua tensione civile, della straordinaria lezione civica. Matteotti è stato martire e testimone autentico di libertà contrapposto alla violenza e alla negazione dei diritti propria del fascismo: ci ha consegnato la lezione senza tempo di come il sopruso non deve mai trovare nessuna forma di compromesso all’interno delle istituzioni”.

Così il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè.

“Oggi siamo qui a commemorare un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee. Onorare il suo ricordo è fondamentale per ricordarci ogni giorno a distanza di 100 anni da quel discorso il valore della libertà di parola e di pensiero contro chi vorrebbe arrogarsi il diritto di stabilire cosa è consentito dire e pensare e cosa no”.

Lo afferma la premier Giorgia Meloni, in occasione della cerimonia celebrativa del centenario della morte di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati.

Si è conclusa, con un lungo applauso per l’attore Alessandro Preziosi che ha letto stralci dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti, la cerimonia per il centenario del discorso del deputato socialista alla Camera.

“Il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti ha pronunciato nell’Aula della Camera il suo ultimo discorso, che gli sarebbe poi costato la vita. In quel discorso, Matteotti difese la libertà politica, incarnata nella rappresentanza parlamentare e in libere elezioni”.

Cosi’ la premier Giorgia Meloni.

 “La lezione di Matteotti, oggi più che mai, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto, sulla libertà, non sulla violenza, la sopraffazione, l’intolleranza e l’odio per l’avversario politico”.

Cosi’ il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della cerimonia celebrativa del centenario della morte di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati.

In conclusione, l’attore Alessandro Preziosi, dallo scranno da cui il deputato Matteotti svolse il proprio intervento il 30 maggio 1924, legge un estratto del testo.

In corso la premiazione gli studenti vincitori del concorso ‘Matteotti per le scuole‘.

“La sua tragica storia ci insegna che le democrazie incapaci di decidere aprono le strade ai totalitarismi”

L’ex presidente della Camera, Luciano Violante, conclude così il suo intervento a Montecitorio in occasione della cerimonia per i 100 anni del discorso di Matteotti.

“Ciascuna dittatura è diversa dalle altre ma tutte hanno un punto in comune: non tollerano i Parlamenti”.

L’ex presidente della Camera, Luciano Violante, nel suo intervento a Montecitorio in occasione della cerimonia per i 100 anni del discorso di Matteotti.

“Matteotti aveva un’idea moderna del Parlamento. Parlava con laico realismo senza fanatismi”.

L’ex presidente della Camera Luciano Violante interviene sul tema ‘L’impegno parlamentare di Giacomo Matteotti: il valore della libertà nella rappresentanza parlamentare’.

Il ricordo del professore Emilio Gentile che parla di “Giacomo Matteotti e le origini del regime fascista”

Il giornalista Bruno Vespa in aula a Montecitorio tratteggia la figura di Giacomo Matteotti.

‘L’uomo Matteotti: le origini e il profilo privato e familiare’.

Alla cerimonia, a Montecitorio, partecipano i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, gli ex presidenti Gianfranco Fini e Luciano Violante, l’ex premier Mario Monti. Tra gli altri, i ministri Carlo Nordio, Andrea Abodi e la segretaria del Pd, Elly Schlein.

In corso a Montecitorio la proiezione di un filmato realizzato per l’occasione da Rai Cultura e un intervento dello stesso Vespa che tratteggerà ‘L’uomo Matteotti: le origini e il profilo privato e familiare’.

“Straordinario esempio di rigore morale e civile per i giovani. Nel ricordo di Matteotti possa la nostra democrazia crescere e svilupparsi sempre di più”.

Conclude tra gli applausi il suo intervento il presidente della Camera Lorenzo Fontana.

“La morte di Giacomo Matteotti  non è stata vana”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. 

“Aveva a cuore in particolar modo la tutela delle classi più deboli, che voleva emancipare economicamente e culturalmente. Riteneva che questa emancipazione dovesse svolgersi con i mezzi della lotta politica democratica, nella cornice dei princìpi di libertà e dello Stato di diritto. Opponendosi a ogni forma di prevaricazione e di violenza politica, rivendicava quelle prerogative del Parlamento che considerava la più alta espressione della democrazia moderna.”

ha continuato Fontana. 

Un lungo applauso accoglie l’annuncio del presidente della Camera Lorenzo Fontana che lo scranno di Giacomo Matteotti alla Camera non sarà più occupato da nessun deputato.

“Sullo scranno da cui 100 anni fa Giacomo Matteotti pronunciò il suo ultimo discorso “che gli sarebbe costato la vita”, “è stata posta una targa. A perenne ricordo del suo sacrificio questo scranno non sarà più assegnato ad alcun deputato”.

“Oggi questa Camera onora Giacomo Matteotti. Uno dei padri della nostra democrazia vittima dello squadrismo fascista”.

Così il presidente della Camera Lorenzo Fontana 

Suona l’Inno nazionale a Montecitorio per la cerimonia per i 100 anni del discorso di Giacomo Matteotti in Parlamento, pronunciato il 30 maggio 1924.

L’inno italiano è poi stato seguito dall’inno dell’Unione Europea.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla Camera per la cerimonia celebrativa nel centenario dal discorso di Giacomo Matteotti. Accolto dal presidente Lorenzo Fontana, il capo dello Stato ha visitato la mostra allestita in Transatlantico, insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

In mattinata il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiteranno l’esposizione dedicata a ‘Matteotti parlamentare’ in Transatlantico.

La mostra, organizzata in collaborazione con il Comitato nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, raccoglie una sintesi dell’attività del deputato attraverso i documenti dell’archivio storico e della Biblioteca della Camera, i resoconti parlamentari, altri documenti e una selezione dello scambio epistolare con la moglie Velia Titta, forniti dalla Fondazione di Studi storici Filippo Turati e dalla Fondazione Giacomo Matteotti ETS.

L’esposizione sarà poi visibile al pubblico in occasione dell’edizione speciale di Montecitorio a Porte Aperte del 2 giugno.

Successivamente sarà trasferita nel Corridoio dei Busti, che è tappa del percorso delle periodiche visite delle scolaresche.

Inizierà alle 11,00 di oggi giovedì 30 maggio 2024 nell’aula di Montecitorio, la cerimonia celebrativa in occasione dei cento anni del discorso di Giacomo Matteotti in Parlamento.

Il programma prevede: l’Inno nazionale eseguito dalla Banda Interforze, il discorso del presidente della Camera Lorenzo Fontana, una introduzione di Bruno Vespa alla proiezione di un filmato realizzato per l’occasione da Rai Cultura e un intervento dello stesso Vespa che tratteggerà ‘L’uomo Matteotti: le origini e il profilo privato e familiare’.
Al termine saranno premiati gli studenti vincitori del concorso ‘Matteotti per le scuole‘.

L’ex presidente della Camera Luciano Violante interverrà quindi sul tema ‘L’impegno parlamentare di Giacomo Matteotti: il valore della libertà nella rappresentanza parlamentare’.

In conclusione, l’attore Alessandro Preziosi, dallo scranno da cui il deputato Matteotti svolse il proprio intervento il 30 maggio 1924, rileggerà un estratto del testo.