Al Qassam: “E’ morto un altro ostaggio israeliano”
Un altro ostaggio israeliano nelle mani di Hamas, una donna di 70 anni, Judy Feinstein, sarebbe morta “in mancanza delle necessarie cure mediche a causa della distruzione degli ospedali nella Striscia di Gaza da parte di Israele”. A confermarlo le Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas.
Medici Senza Frontiere: “Costretti a chiudere la clinica di Al Mawasi”
Medici Senza Frontiere è stata costretta a chiudere una clinica per cure primarie ad Al Mawasi: è la seconda struttura sanitaria del genere costretta a chiudere in questa settimana.”Ciò rappresenta un altro passo nello smantellamento sistematico del sistema sanitario di Gaza da parte di Israele”, è l’accusa di Medici Senza Frontere che nella clinica di Al Mawasi ha fatto sapere di aver curato oltre 33.000 pazienti e che da ottobre, è stata costretta a evacuare ben 14 strutture mediche a Gaza.
Media israeliani: “Israele ed Egitto hanno trovato l’accordo per riaprire il valico di Rafah”
Secondo i media israeliani, Israele ed Egitto, sotto la pressione Usa, hanno concordato di riaprire agli aiuti umanitari il valico di frontiera di Rafah, nel sud di Gaza, per la prima volta da quando l’Idf ha preso il controllo del lato di Gaza all’inizio di maggio.
Hamas: “Non accetteremo mai i negoziati con gli attacchi israeliani in corso”
In un comunicato, Hamas ha fatto sapere che, assieme alle altre fazioni palestinesi, non accetterà mai “di prendere parte ai negoziati alla luce dell’aggressione, delle uccisioni, della fame e dello sterminio imposti al nostro popolo”. In più, l’organizzazione palestinese accusa il premier israeliano Netanyahu di “utilizzare i negoziati come copertura per continuare l’aggressione e il massacro contro il nostro popolo”.
L’Agenzia Onu per i rifugiati: “In due giorni sono scappate 32 mila persone da Rafah”
Secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa), in soli due giorni, sarebbero fuggite da Rafah oltre 32 mila persone. La situazione umanitaria, di conseguenza, nelle ultime ore, sarebbe ulteriormente peggiorata.
Le brigate di Qassam rivendicano attacchi nel nord di Beit Lahiya, nel sud di Rafah
L’ala armata di Hamas ha riportato una serie di attacchi contro le forze di terra israeliane invasori in tutta Gaza nelle ultime ore.
A Rafah, nel sud, le Brigate Qassam hanno detto che i suoi combattenti hanno colpito tre carri armati Merkava dell’esercito israeliano con razzi Yassin-105 a Yibna, e hanno usato colpi di mortaio per colpire le truppe che avanzavano a Tal Zorob.
A Beit Lahiya, nel nord, il gruppo ha rivendicato due attacchi ai carri armati israeliani usando proiettili anti-armatura, e ha detto che i suoi combattenti “di fronte” hanno “di fronte” a un elicottero e hanno anche sparato mortai contro i soldati.
In precedenza, Hamas ha dichiarato di lanciare un razzo a Kibbutz Nirim nel deserto nord-occidentale del Negev in Israele.
Il governo sloveno approva il riconoscimento della Palestina, ma ha bisogno dell’approvazione del parlamento
MoH: Cinque persone uccise dalle forze israeliane nel raid di Ramallah
Il Ministero della Salute palestinese afferma che le quattro persone, ferite da un fuoco vivo durante un raid mattute da parte delle forze israeliane sulla città occupata di Ramallah in Cisgiordania, sono arrivate al complesso medico palestinese.
Le lesioni sono, secondo il Ministry of Health: “Una lesione critica con proiettili vivi alla testa, un infortunio (moderato a grave) all’addome e due lesioni minori agli arti inferiori”.
“Una lesione critica subita dai proiettili vivi nel torace è arrivata all’ospedale della Società della Mezzaluna Rossa di Al-Bireh”, ha aggiunto il ministero.
PRCS dice che l’uccisione di medici nel sud di Gaza “crimine di guerra”
La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese ha condannato in una dichiarazione un precedente attacco israeliano a una delle sue ambulanze nella zona di Tal al-Sultan nel sud di Gaza, vicino alla città di Rafah, che ha ucciso i paramedici.
La dichiarazione afferma che le bombe israeliane hanno colpito una delle tre ambulanze, che stavano rispondendo a una chiamata di soccorso. La bomba ha colpito la parte anteriore dell’ambulanza, e quando altri equipaggi hanno tentato di spegnere il fuoco e si prendono cura dei due medici all’interno, le forze israeliane hanno sparato pesantemente, costringendoli a ritirarsi.
Gli equipaggi del PRCS non sono stati in grado di recuperare i corpi dei loro colleghi uccisi fino a questa mattina.
Il gruppo ha invitato gli “perpetratori di questo crimine di guerra a essere ritenuti responsabili”, e di un’indagine immediata sull’incidente che avrebbe visto giustizia fatta per i due paramedici caduti.
Residente di Jabalia: “La distruzione non può essere conteggiata”
La donna palestinese Asma al-Masri ha parlato con Al Jazeera dello stato di distruzione del campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia di Gaza, mentre le forze israeliane terminano lì la loro operazione militare di 20 giorni.
“Sono tornato al campo di Jabalia per ottenere cibo e le esigenze speciali di quattro persone disabili che ho a casa … ora viviamo in una scuola di accoglienza a Beit Lahiya”, ha detto al-Masri.
“Non c’è più campo di Jabalia, non ci sono scuole e ospedali, la scala della distruzione è così grande che nessuno immagina e la distruzione non può essere conteggiata”, ha detto.
“Noi, il popolo di Gaza, abbiamo una forte determinazione, Gaza tornerà meglio di prima”.
Il partito di Netanyahu risponde per chiedere elezioni anticipate in Israele
Il partito Likud, guidato dal primo ministro israeliano, ha denunciato un disegno di legge presentato dal partito di unità nazionale del ministro israeliano Benny Gantz in precedenza, che ha chiesto lo scioglimento del parlamento e le elezioni anticipate.
“Nel mezzo di una guerra, Israele ha bisogno di unità e non di divisione”, ha detto il Likud. “La dissoluzione del governo di unità è una ricompensa per il Sinwar [il leader di Hamas] Sinwar, una capitolazione alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per liberare i nostri ostaggi”.
Il leader Houthi promette un’escalation di attacchi marittimi
Il gruppo yemenita continuerà le loro operazioni militari e li affaspellerà “in qualità e quantità” a sostegno dei palestinesi nella guerra di Israele a Gaza, secondo il leader del gruppo allineato all’Iran Abdulmalik al-Houthi in un discorso televisivo.
Gli Houthi hanno attaccato le navi nella regione del Mar Rosso da novembre, costringendo gli spedizionieri a reindirizzare il carico su viaggi più lunghi e costosi in tutta l’Africa meridionale. Il gruppo in seguito ha ampliato la portata dei suoi attacchi all’Oceano Indiano e ha detto che avrebbe anche preso di mira qualsiasi nave diretta verso i porti israeliani nel Mar Mediterraneo.
Israele, allarme Banca Centrale: la guerra costerà 63 miliardi di euro
La guerra a Gaza costerà oltre 63 miliardi di euro. Lo ha detto il govenatore della Banca Centrale d’Israele Amir Yaron facendo riferimento alle spese per la difesa, i bisogni dei civili e le perdite di gettito fiscale per il biennio 2023-25.
Il ministro israeliano Katz risponde ad Ali Khamenei: “Iran promuove proteste e terrorismo in Usa e Europa”
“L’Iran sta promuovendo proteste e terrorismo negli Stati Uniti e in Europa: l’ Iran è la testa del serpente. Il mondo libero deve fermarlo adesso, prima che sia troppo tardi”.
Lo scrive su X il ministro degli esteri Israel Katz.
.@khamenei_ir to protesting students in the U.S.: “You are on the right side of history, you have become part of the axis of resistance.”
— ישראל כ”ץ Israel Katz (@Israel_katz) May 30, 2024
Iran is promoting protests and terrorism in the U.S. and Europe – Iran is the head of the snake. The free world must stop it now before it’s… pic.twitter.com/Ltz7FEugPf
Gaza, Mossad: “Iran dietro attacchi ambasciate Israele in Europa”
L’Iran è dietro una serie di attacchi terroristici contro le ambasciate israeliane da parte di reti criminali in Europa verificatisi a partire dal 7 ottobre.
Lo ha denunciato un funzionario del Mossad, l’intelligence israeliana, come riportano il Times of Israele e Haaretz.
Gaza, Hamas: “Bilancio di guerra a Gaza sale a 36.224 morti”
Il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha dichiarato giovedì che almeno 36.224 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi.
Il bilancio comprende almeno 53 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 81.777 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.
Conte: “Governo vigliacco che volta le spalle a massacro”
“Abbiamo un governo pavido, vigliacco. Non solo sul riconoscimento della Palestina nicchia, ma per tre volte si è astenuto all’Assemblea delle Nazioni unite su una risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco. Non mi sento rappresentato da questo governo, dobbiamo auspicarne uno che non si volti dall’altra parte di fronte a un massacro perpetrato da mesi che ha coinvolto 35 mila vittime civili palestinesi, la maggiorparte delle quali donne e bimbi. E questo massacro continua a Rafah”, così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Catania.
Attacco di droni israeliani uccide 7 persone nel nord di Gaza
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, un attacco israeliano ha colpito un centro dove si rifugiavano gli sfollati. Questo attacco segue le notizie di un’altra incursione nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City, che ha causato almeno una vittima.
La polizia svedese sgombera l’accampamento filo palestinese
La polizia svedese ha sgomberato un accampamento situato fuori da un campus occupato da studenti filo palestinesi dal 16 maggio. Secondo quanto riportato dai media, la polizia ha dichiarato che circa 40 persone sono sospettate di aver disobbedito alle forze dell’ordine durante l’azione mattutina.
Un video mostra la polizia che porta via persone che si erano rifiutate di lasciare l’area fuori dall’Università di Lund.
Sweden again – This time is at Lund University and Lund City encampment!!! The students had been forced to wake up from sleep at 5am and the policeforces cleaned up their tent. See if this is moral.Swedish had been known as a calm people compared to to Denmark. But due to Zionism… pic.twitter.com/IV9H5IBg2k
— an_vitarelli (@an_anv) May 30, 2024
Mezzaluna palestinese: “2 operatori uccisi in raid a Rafah”
Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha denunciato l’uccisione di due dei suoi operatori durante un raid israeliano nella zona occidentale di Rafah, avvenuto la scorsa notte.
Erdogan: “Anche le Nazioni Unite sono morte insieme al loro spirito a Gaza”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso mercoledì la sua critica nei confronti delle Nazioni Unite, mettendo in discussione l’efficacia dell’organizzazione nel fermare i combattimenti a Gaza:
“Per non parlare di fermare il genocidio, le Nazioni Unite non potrebbero nemmeno proteggere il proprio personale o gli operatori umanitari. Non solo l’umanità ma anche le Nazioni Unite sono morte insieme al loro spirito a Gaza.”
Media: Gantz prevede di ritirarsi dal governo di Netanyahu entro pochi giorni
Secondo quanto riporta Al-Jazeera, citando il canale israeliano Channel 12, sembra che Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano, abbia in programma di annunciare il suo ritiro dal governo Netanyahu entro pochi giorni.
Gantz aveva minacciato di lasciare la coalizione di governo se Netanyahu non avesse presentato un piano postbellico entro poche settimane.
Un palestinese investe con l’auto ed uccide 2 soldati a Nablus
La notte scorsa a Nablus, nel nord della Cisgiordania, 2 soldati israeliani sono deceduti dopo esser stati investiti da un palestinese alla guida della sua auto.
I media indicano che l’attacco è avvenuto mentre i soldati stavano ispezionando i veicoli palestinesi che lasciavano Nablus in un posto di blocco.
Incendio al mercato di Ramallah
Secondo Al Jazeera Arabic, i raid israeliani sul mercato di Ramallah avrebbero fatto scoppiare un incendio.
Non ci sono al momento notizie di vittime e le fiamme sarebbero state domate.
L’ONU: “Le consegne di aiuti da Gaza sono diminuite di due terzi da quando Israele è entrato a Rafah”
Le Nazioni Unite hanno dichiarato che la quantità di aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza è diminuita di due terzi da quando Israele ha iniziato la sua operazione militare a Rafah, a sud della Striscia, questo mese:
“La quantità di cibo e altri aiuti che entrano a Gaza, già insufficienti a soddisfare le crescenti esigenze, si è ulteriormente ridotta dal 7 maggio, con una media giornaliera di 58 camion di aiuti umanitari che hanno raggiunto Gaza tra il 7 e il 28 maggio rispetto a una media giornaliera di 176 camion di aiuti umanitari. camion tra il 1° aprile ed il 6 maggio“.
La World Centrale Kitchen sospende le sue attività a Rafah per gli attacchi ad Israele
La World Centrale Kitchen (Wck) ha detto di aver sospeso le sue attività umanitarie a Rafah per le attività militari israeliane:
“Gli attacchi in corso ci hanno costretto a sospendere il lavoro nella nostra cucina principale a Rafah e a trasferire molte delle nostre cucine comunitarie più a nord“.
Al-Sisi: “La comunità internazionale ponga fine all’assedio israeliano”
In visita diplomatica a Pechino, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha dichiarato:
“Chiedo alla comunità internazionale di fornire immediatamente assistenza umanitaria a lungo termine alla Striscia di Gaza e di porre fine all’assedio israeliano. Serve un impegno serio e immediato per la soluzione dei due Stati e il riconoscimento del legittimo diritto dei palestinesi a uno Stato indipendente“.
Tre feriti dai colpi di arma da fuoco israeliani durante un raid vicino a Nablus
Tre giovani palestinesi all’alba di giovedì sono stati feriti dalle schegge dei proiettili delle forze israeliane durante un raid militare nel campo di Balata, a est di Nablus.
Il portavoce della Mezzaluna Rossa, Ahmad Jibril, ha detto che le ferite erano alla testa, al petto e alla schiena, aggiungendo che sono state curate sul campo.
I coloni israeliani bruciano tende e stalle vicino a Ramallah
I coloni israeliani all’alba di giovedì hanno bruciato tende e stalle per le pecore di proprietà palestinese nella città di Deir Dibwan, a est di Ramallah.
