Turbo è l’ultimo fenomeno nel settore delle meme coin. Il token, creato con l’ausilio di ChatGPT, ha infatti tenuto fede al suo nome, dando vita ad una crescita nell’ordine del 2262% in soli tre mesi. Un rally prolungato che gli ha permesso di accumulare una capitalizzazione di mercato pari a 649 milioni di dollari. Un trend che sembra poter proseguire anche nel corso dei prossimi mesi, considerato l’appeal di questo genere di coin presso un gran numero di investitori.

Turbo: quali i motivi del suo successo?

Il mondo delle criptovalute è pieno di sorprese. Quella rappresentata da Turbo è l’ennesima conferma di questa caratteristica. Creata utilizzando la tecnologia GPT-4 di OpenAI, questa meme coin ha visto il suo valore salire alle stelle, raggiungendo l’incredibile valutazione di 649 milioni di dollari in appena tre mesi trascorsi dal suo esordio sul mercato.

Un successo che testimonia non solo la presa delle meme coin, ma anche il ruolo sempre crescente dell’intelligenza artificiale anche nel settore dell’innovazione finanziaria. A lanciare quello che sembra profilarsi come un vero fenomeno, è stato un artista digitale, Rhett Mankind. È stato lui a creare il concept, la tokenomics e gli smart contract di Turbo, appoggiandosi a ChatGPT. A rendere ancora più sorprendente la vicenda il budget da lui utilizzato per condurre in porto l’operazione: 69 dollari!

Il nuovo protocollo ha rapidamente calamitato l’attenzione di una vasta comunità, permettendogli di incrementare la sua popolarità in maniera esponenziale, con il progredire del tempo. Sino ad affermarsi come uno dei progetti più di tendenza in assoluto, degli ultimi tempi.

Le meme coin sono sempre più popolari

Nel corso delle ultime 24 ore il prezzo di Turbo è cresciuto nell’ordine del 32%. Un dato che gli ha consentito di portare la sua capitalizzazione di mercato da 27 a 649 milioni di dollari. Per effetto dei quali ha già occupato il 235° posto nella classifica di CoinMarketCap.

A rendere possibile questa crescita è stata proprio la comunità raccolta da Rhett Mankind a sostegno del suo progetto. Una comunità la quale non si è fatta pregare per essere coinvolta, ad esempio partecipando ai sondaggi lanciati su aspetti fondamentali del piano di sviluppo del token, come il suo nome e la mascotte da adottare.

Il mix tra il coinvolgimento della comunità e l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione ha ben presto catturato l’attenzione di un gran numero di trader. A conferma di una tendenza sempre più forte, quella rappresentata dalle meme coin. Talmente evidente da spingere anche gli hedge fund ad interessarsi del fenomeno.

Per Turbo e le meme coin la tendenza è al rialzo

Secondo i dati pubblicati da Coinglass, proprio Dogecoin e le sue sorelle sono tra i token che vedono il maggior impiego della leva finanziaria. Tanto che, nella giornata di ieri, ben quattro dei primi dieci token con l’Open Interest (OI) più elevato, erano meme coin.

L’Open Interest rappresenta il valore totale di tutti i contratti futures e di opzioni sull’asset che non sono stati ancora chiusi, liquidati o esercitati. Viene considerato un indicatore di grande importanza, in quanto è in grado di fornire una misura della liquidità e del coinvolgimento del mercato in termini di trading sui derivati crypto. Un OI in crescita indica uno slancio rialzista, proprio perché i trader a leva aprono più contratti in previsione di un aumento.

Un dato il quale sembra porre le basi per una tendenza al rialzo che non dovrebbe venire meno nel breve termine. Basta del resto vedere l’andamento di Pepe, arrivato al 21° posto della classifica di settore, nonostante un cedimento di oltre nove punti percentuali nel corso delle ultime 24 ore, per capire come per questa nicchia di mercato ci sia ancora spazio di crescita.