Quali sono i punti principali della riforma della giustizia che oggi è stata votata in Consiglio dei Ministri? Sono almeno cinque. Il primo prevede alle selezioni i test psico-attitudinali per le aspiranti toghe. Il secondo la separazione delle carriere dei magistrati tra ufficio inquirente e requirente. Il terzo è la cancellazione del reato di abuso d’ufficio. Il quarto riguarda il traffico di influenze: il ddl limita l’imputazione a casi particolarmente gravi. Il quinto, infine, riguarda i giornalisti: per le intercettazioni potranno pubblicare solo quelle il cui contenuto sia riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso di un dibattimento. Fatto sta che su questo provvedimento, maggioranza e opposizione sono più distanti che mai.

I punti principali della riforma della giustizia di Nordio. Bongiorno (Lega): “Riforma che argina le correnti e premia i giudici bravi”

Intercettata da Tag24 poco dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del ddl Nordio, la senatrice della Lega Giulia Bongiorno, a nome della maggioranza di centrodestra, ha dichiarato:

“La riforma rappresenta una svolta: permette di arginare la degenerazione delle correnti della magistratura. Questo consentirà ai giudici indipendenti di essere valorizzati. Quella di Nordio, quindi, non è una riforma contro i giudici. Ma una riforma a favore dei giudici bravi”

Alla parlamentare palermitana che in passato è stata anche il legale di Giulio Andreotti, poi, è stato ricordato come in passato questo tipo di riforma della giustizia sia stato bocciato dal parlamento. Ma lei l’ha messa così:

“In realtà è una riforma molto attesa. Se ne parla da tantissimo tempo. Ed è un merito del Governo averla oggi approvata in Consiglio dei ministri. Secondo me, apre un nuovo corso. Per i cittadini è fondamentale essere giudicati da giudici indipendenti, legati a nessuna corrente”

La Bongiorno, infine, si è detta d’accordo anche sull’introduzione del sorteggio per ricoprire un ruolo nel Csm: “Restituisce libertà e indipendenza”, ha spiegato. E alla domanda se non si rischiano pm assoggettati al governo, la senatrice leghista ha risposto:

“In entrambi i Csm, con la separazione delle carriere, sarà il Presidente della Repubblica garante della loro indipendenza”

I punti principali della riforma della giustizia di Nordio. Conte (M5S): “Uno scandalo, vogliono fermare le inchieste”

Per l’opposizione, invece, Tag24 ha sentito il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte che, sebbene nel 2018, all’epoca del governo giallo-verde, sia stato il presidente del consiglio di Giulia Bongiorno ministro per la Pubblica amministrazione, ora, la pensa diametralmente all’opposto rispetto alla sua ex collega a Palazzo Chigi:

“E’ scandaloso che, anche davanti alle ultime inchieste giudiziarie, la maggioranza, anzichè spazzare via il marcio che c’è nei partiti, combattere i politici corrotti e collusi, voglia mettere la mordacchia alla magistratura, separare le carriere, metterle sotto il potere dell’esecutivo e impedire loro di andare avanti con le inchieste”