La bomba che sveglia il Campidoglio in prima pagina su “Il Tempo è di quelle che fanno rumore per quanto riguarda l’emergenza sicurezza a Roma: delega tolta all’assessore Monica Lucarelli e pieni poteri di delegato all’ex pm di mani pulite Francesco Greco. La conferenza stampa convocata d’urgenza invece di fare chiarezza sulla situazione crea solo ulteriori dubbi, comprese alcune dichiarazioni che lasciano con il punto interrogativo. Il primo cittadino ha sottolineato che nella Capitale non esiste alcuna emergenza relativa alla sicurezza.
Questo in barba alle sparatorie in strada e ai quotidiani furti nella metropolitana. Alle domande poste da TAG24 Gualtieri ha confermato il consueto atteggiamento, quasi sprezzante, sottolineando come tutto vada per il meglio e sottolineando come a Roma la situazione sia migliore rispetto alle altre città.
Emergenza sicurezza a Roma, Gualtieri e la scelta di Greco
Roberto Gualtieri arriva in conferenza stampa conscio di dover dare spiegazioni della scelta di Francesco Greco come delegato alla sicurezza, ma sembra più intento a sottolineare come tutto stia procedendo per il meglio e non si tratta di un fallimento:
“Ho appena firmato un’ordinanza per rendere Francesco Greco mio delegato alla sicurezza. Il tema non è responsabilità diretta dell’amministrazione, ma è doveroso rafforzare la collaborazione e la sinergia per affrontarla. La dimensione di coordinamento per noi è importante. C’è una fortissima collaborazione propositiva verso le forze dell’ordine, verso lo Stato. Rafforziamo il nostro impegno, togliere le deleghe per la sicurezza a Monica Lucarelli non è una bocciatura perché ha svolto il suo lavoro bene. Avevamo bisogno di una figura che potesse svolgere questo lavoro a tempo pieno.
“Francesco Greco non ha bisogno di presentazione – ha spiegato Gualtieri -. Non lo facciamo perché percepiamo un’emergenza, apprezziamo il lavoro di prefettura e stato con le statistiche che pongono Roma tra le città più sicure. Non vogliamo sostituirci ad altri, ma neppure scaricare le responsabilità sui fatti gravi accaduti di recente. Il lavoro delle forze dell’ordine è straordinario, purtroppo il crimine zero non esiste e in tutte le grandi metropoli ci sono criminali. Le risposte sulla sicurezza non possono essere solo repressive, vogliamo offrire anche alternative e strade di reinserimento per il supporto dei più fragili. Non siamo ne buonisti né cattivisti, noi abbiamo fatto già un lavoro significativo nelle periferie. Il tessuto culturale e sociale vivo è fondamentale. Ci avvarremo delle competenze di Francesco Greco”.
Greco dal canto suo è già da più di un anno consulente personale del sindaco, ma dopo gli ultimi episodi balzati agli onori della cronaca prenderà ancora più potere:
“Io mi sono già occupato dei problemi relativi alla sicurezza anche nel periodo in cui Monica ha assunto questa delega. Domenica questa città ha retto contemporaneamente 6 eventi poche lo avrebbero fatto. La sicurezza urbana va migliorata, ma i numeri in termini assoluti sono piuttosto significativi. C’è bisogno di intervenire nei luoghi del disagio dove proliferano le mafie autoctone. È necessario che il Comune faccia un lavoro di coordinamento di tutti gli assessorati presentandosi al tavolo dove si discutono questi temi con una voce sola. Bisogna avere chiari gli obiettivi del comune quando si parla di sicurezza, nell’ottica di risolvere problemi. Inizieremo a contrastare duramente la criminalità organizzata, non solo la mafia ma anche quella che controlla i quartieri. Un contrasto serio è organizzare un protocollo di contrasto alle comunità mafiose”.
“Il Comune deve difendere bambini, donne e anziani – ha sottolineato il nuovo delegato alla sicurezza Francesco Greco -. Su questi ultimi c’è il problema delle truffe e dei furti, poi c’è l’enorme problema delle donne con il codice rosso fino ai bambini con bullismo e cyber bullisimo. C’è bisogno di creare percorsi virtuosi per risolvere i problemi, sugli sgomberi bisogna risanare certe zone senza seguire il destino delle persone in modo affannoso. Un altro aspetto fondamentale è monitorare le esigenze dei cittadini anche con strumenti informatici. Tutto questo è stato già sviluppato dal lavoro di Monica Lucarelli, ora va messo tutto insieme e trovate soluzioni. Il territorio va monitorato, va capito cosa si è risolto e cosa no. Va fatto un lavoro coinvolgendo tutti gli stakeholder sulla sicurezza scambiandosi anche i dati”
Il primo cittadino tornando sull’episodio dell’81enne uccisa per errore in una sparatoria sottolinea:
“Si tratta di un episodio tragico e intollerabile, una cittadina innocente colpita per errore e vedremo lo sviluppo delle indagini. La responsabilità della repressione dei reati non è a carico del Comune, ma rispondere alle emergenze non può essere mai una soluzione perché dobbiamo lavorare sulla prevenzione”.
Rispondendo a TAG24 sulla situazione delle borseggiatrici in metropolitana il sindaco ha sottolineato:
“Noi chiediamo una presenza maggiore delle forze di polizia, sono loro quelli preposti a mantenere la sicurezza. Dall’altra parte stiamo lavorando anche con la polizia locale e con Atac per cercare di rafforzare la sorveglianza sulle nostre metropolitane, poi c’è un grande tema che non va confuso anche se in parte è collegato al tema sicurezza che è un altro grande fenomeno. Sono le persone senza fissa dimora, cioè quelle legate alla migrazione e alla povertà che esistono ovviamente a Roma in tante zone. Io parlando con tanti sindaci internazionali posso dirvi che ci sono paesi europei ed extraeuropei come gli Stati Uniti dove i numeri sono molto più alti dei nostri”.
Quindi mal comune, mezzo gaudio se le altre città mondiali hanno problemi di degrado deve averli anche Roma. Gualtieri riprende ed è un fiume in piena:
“Le persone senza fissa dimora non sempre vanno confuse con un problema di decoro o di ordine pubblico, si tratta di un problema sociale. Ci sono persone povere che non hanno una casa e magari transitano per il nostro paese, il problema della migrazione e della povertà c’è noi vogliamo attenuarlo e ridurlo. Non penso si possa pensare che un sindaco può eliminare la povertà, ma cerchiamo di restare coi piedi per terra. Quindi quando ci chiedete di eliminare la povertà (in realtà è stato chiesto di eliminare tendopoli e baraccopoli ndr) noi possiamo dire che ci stiamo provando ma non ci siamo ancora riusciti. Non c’è la banchetta magica”.
Il sindaco poi ha parlato di dove mandare queste persone, affrontando il tema delle case popolari:
“Quindi noi cerchiamo di occuparci aumentando i posti per l’accoglienza, cercando un’integrazione maggiore sociosanitaria perché spesso non è sufficiente avere il posto in accoglienza. Le persone vanno convinte ad andarci, spesso c’è anche un problema sanitario perché molti hanno problemi di salute mentale. Com’è noto stiamo anche cercando di trovare dei luoghi dove poter dare accoglienza alle persone senza vista di mora, spesso trovo anche abbastanza paradossale che ci sia la polemica da di chi non vuole le persone per le strade poi quando si costruiscono case non vogliano che siano date loro. Da qualche parte le dobbiamo mettere. Queste persone non fanno male a nessuno, però magari producono una sensazione di disagio ai cittadini perché non è bello vedere persone povere che dormono per strada. Non sono necessariamente criminali, magari sotto effetto di alcol o sostanze possono essere violenti ma statisticamente non più di altri ambiti sociali. Il governo aveva detto che avrebbe interrotto le migrazioni, ma è m ipocrita pensare che un governo possa diciamo eliminare il problema sia che sia di destra o di sinistra. È una cosa ridicola da dire. Siamo davanti ad un grande fenomeno globale
Sui furti in metropolitana ha sottolineato invece:
“Il Comune può attivare tutte le strutture di sorveglianza mettendo a disposizione anche della polizia dei carabinieri, questo avviene attraverso l’installazione di telecamere e con la centrale unica operativa. Ci vuole anche chi le controlla le telecamere, ma i nuovi sistemi con l’intelligenza artificiale consentono di riconoscere la situazione di pericolo e di intervenire velocemente. Vorremmo ovviamente le condizioni per meno atti delittuosi”.
Greco sulla situazione delle tendopoli e delle baracche ha detto:
“Io conosco Milano, il comune deve risolvere in maniera non emergenziale questo problema anche con le strutture che si dedicano nel sociale alla all’accoglienza di queste persone per trovare delle soluzioni un po’ più stabili. Quella sulla sicurezza è una domanda che non deve porre al sindaco perché non è uno sceriffo, ma al ministero. Uno può segnalare più pattuglie e aumentare le informazioni che il comune ha sul territorio e monitorare tutto. Il problema è che non è che c’è una bacchetta magica che risolve tutti i problemi, bisogna risolverli in una maniera costante non è che c’è un’emergenza di quella via allora risolvi il singolo problema”
Termini luogo più sicuro d’Italia, il video con le parole sconcertanti di Gualtieri
Quando si entra nel dettaglio della situazione alla Stazione Termini la risposta è sconcertante, Gualtieri si basa su dei dati proporzionali ribadendo che non c’è alcuna emergenza:
“Il prefetto ha detto che Termini in proporzione è il luogo più sicuro d’Italia. Fortunatamente siamo una città relativamente sicura in proporzione. Detto questo ci sono reati, a termini c’è un dispiegamento enorme di polizia e il numero di reati è crollato. Ci sono i reati intorno alla stazione, va allargato il perimetro. I numeri all’interno sono incoraggianti con un crollo delle attività criminose. Nessuna emergenza”.
Francesco Greco, che ha annunciato di lavorare a titolo gratuito, poi ha attaccato direttamente i media:
“I problemi come li state esponendo voi sembra quasi siano gravissimi. Certo basta una vita umana per dire che è accaduto qualcosa di grave, ma bisogna essere consapevoli del contesto. C’è un differenziale tra la percezione dell’insicurezza e l’effettività di quello che accade. Noi cercheremo di fare in modo che questo cambi. La responsabilità è anche dei giornali che enfatizzano, le domande sul far west vanno fatte al questore”.