La Lazio riparte col botto, preso Tchaouna mentre il rinnovo di Kamada è ad un passo: questi i due primi colpi assicurati da Lotito a Tudor in vista della stagione che verrà. Intanto si continuano a pianificare le prossime mosse.

Lazio-Tchaouna ci siamo, pronto anche il rinnovo per Kamada

È ai dettagli la trattativa che porterà Tchaouna ad approdare alla Lazio, ma per il club biancoceleste non è l’unico movimento registrato nelle ultime ore visto che dovrebbe arrivare a breve anche il rinnovo per Kamada.

Il giapponese è pronto a rinnovare e a rimanere per un altro anno nella capitale: eserciterà, dunque, l’opzione della clausola che gli permetterà di rinnovare fino al 30 giugno 2025 per uno stipendio che toccherà i 3,6 milioni di euro.

L’incontro tra Roberto Tukada, procuratore del centrocampista, e il presidente Lotito è avvenuto nelle scorse ore e ha portato ad un accordo totale: così da una parte il giocatore avrà maggiore continuità e dall’altra la società pagherà meno tasse.

Sintomo di un feeling ritrovato dopo che Igor Tudor è approdato sulla panchina della Lazio: dal 18 marzo, infatti, le gerarchie imposte da Maurizio Sarri sono state stravolte e Kamada ha trovato più spazio e di conseguenza maggiore fiducia.

Il gioco del tecnico croato è diventato imprescindibile dalla presenza del centrocampista che nell’ultimo periodo è scalato sulla trequarti ritornando al suo ruolo naturale. Un’evoluzione percepita da tutti, in primis anche da lui che si è convinto a restare nella capitale per proseguire la sua crescita.

Oltre il rinnovo di Kamada c’è da registrare un colpo che è ormai ai dettagli: quello di Loum Tchaouna, attaccante ciadano naturalizzato francese arrivato alla Salernitana appena un anno fa. L’ala sarà pagata dalla Lazio 8 milioni di euro di cui il Rennes che ne otterrà il 40% vista la clausola sulla percentuale di guadagno apposta sul contratto.

Così Tchaouna prenderà il posto in squadra di Felipe Anderson, destinato al Palmeiras, per permettere a Tudor di avere continuità nel gioco proposto con i biancocelesti che ha permesso un cambio di marcia notevole.

L’evoluzione della Lazio sotto la guida di Tudor

Da quando il croato ha preso in mano la squadra è tutta un’altra Lazio: dal 18 marzo, infatti, i biancocelesti hanno perso soltanto 2 match, tra campionato e Coppa Italia, rispettivamente con Roma e Juventus su 11 totali in poco più di due mesi.

A confermare l’ottimo andamento anche la conquista dell’Europa League e un settimo posto conquistato a discapito di squadre come Fiorentina e Napoli, rispettivamente finalista di Conference League e campione in carica della Serie A.

Immaginando un mini torneo partito da metà marzo, dunque, la Lazio sarebbe tra le prime non soltanto per gioco proposto ma soprattutto per continuità di rendimento: un cambio di marcia che ha pagato la rotazione in panchina.

Inevitabile l’addio di Sarri dopo 2 stagioni e mezzo da quando il tecnico toscano aveva firmato il suo contratto con la Lazio per iniziare quella che potrebbe essere una delle sue ultime esperienze in panchina, se non l’ultima.

Le dimissioni di Sarri, accettate da Lotito, hanno portato ad una frenetica ricerca di un allenatore che potesse immediatamente prendere le redini in mano della squadra e che portasse i biancocelesti in Europa: obiettivo poi raggiunto.

Ora Tudor insieme alla dirigenza dovrà pianificare la prossima stagione in vista del suo contratto annuale che durerà fino al 30 giugno 2025. Possibile che, se il croato dovesse riprendere da dove aveva cominciato e dare un’idea di gioco alla squadra anche nel prossimo campionato, il contratto venga prolungato ulteriormente per far sì che Tudor possa far proseguire il suo ciclo e magari portare qualche trofeo in bacheca.