“No al taglio dei treni della circumvesuviana”, questo lo slogan dell’omonimo movimento che da anni combatte pacificamente per riportare la rete ferroviaria ai fasti d’un tempo. La linea è oggi oggetto di continue soppressioni, micro criminalità e disservizi continui.
Sono numerosi i problemi di grave natura che non consentono a cittadini, lavoratori e turisti di poter beneficiare al meglio di un servizio pagato profumatamente dalla popolazione alla Regione Campania. In particolare, la protesta nasce per la scelta dell’EAV di sopprimere dal prossimo 10 giugno fino all’11 settembre la linea Napoli – Nola – Baiano per eseguire una serie di lavori della durata di tre mesi.
E’ la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, secondo gli organizzatori, in quanto la sicurezza dei clienti, delle rispettive professioni, viene spesso messa a rischio dalla bassa qualità del servizio offerto, tra precarietà di mezzi, un numero insufficiente di macchine a disposizione, stazioni fatiscenti, molte delle quali impresenziate e lunghe attese tra una corsa e l’altra.
Una situazione che contribuisce nei territori di periferia a generare nell’utente un senso di insicurezza, a percepire un pericolo, il più delle volte per una eccessiva preoccupazione che non dovrebbe esistere.
Tag24 ha intervistato in esclusiva Enzo Ciniglio portavoce dei comitati pendolari riguardo questa spinosa vicenda.
Disagi Circumvesuviana, intervista ad Enzo Ciniglio (comitato pendolari)
D. “Signor Ciniglio, perché avete deciso di protestare?”
R. “La ferrovia nonostante risorse, investimenti e quant’altro, ha subito una drastica riduzione del servizio offerto. Vogliono chiudere del tutto per tre mesi una delle linee vesuviane, che è la Napoli – Nola – Baiano per dei lavori urgenti. Abbiamo partecipato anche ad una riunione con l’EAV a riguardo e abbiamo scoperto che sono i medesimi lavori svolti su altre linee della Circumvesuviana e che potrebbero essere compiuti tranquillamente di notte, come confermato dall’ingegnere responsabile. Indubbiamente ci vorrà più tempo, ma i nuovi treni arriveranno tra circa quindici mesi. Non è così imminente da dover creare tutti questi disagi”.
D. “Lei cosa consiglierebbe? Come dovrebbero essere effettuati i lavori?”
R. “Innanzitutto non capisco perché questa ostinazione a chiudere per circa tre mesi una linea intera, quando è possibile realizzare i lavori in modalità notturna oppure in chiusura weekend alternati, come avvenuto su altre linee. Non chiediamo niente di più che i nostri diritti”
Ciniglio: “L’EAV non ascolta i pendolari e i cittadini”
D. “Ma l’EAV e la Regione Campania ha calcolato i disagi non solo dei cittadini, dei pendolari, ma dei potenziali turisti?”
R. “L’EAV si è concentrato solo sulla linea di Sorrento. Tutti i suoi sforzi sono concentrati esclusivamente sulla linea di Sorrento, dove sono presenti treni come il “Campania Express”, con un prezzo diverso da quello della Circumvesuviana, 15 euro: un prezzo elevatissimo, per un mezzo dedicato ai turisti che percorre Ercolano, Pompei e Sorrento. Per favorire i turisti, sono stati creati dei direttissimi che hanno creato un disagio alle città limitrofe, votate ai turisti e meno ai cittadini. Converrà con me che EAV gestisce i trasporti locali, non è un’agenzia di viaggi. Se vogliono specializzarsi sul ramo turistico, rifiutassero la concessione del servizio pubblico e con le loro risorse finanziano quest’altra idea…”
D. “In pratica, l’EAV si è dimenticata dei cittadini…”
R. “Sì, e hanno creato dei disagi enormi realizzando una linea alternativa che sostituisce le fermate che una volta faceva il Sorrento. Questo cosa comporta? Che i pendolari devono subire delle coincidenze, devono arrivare su un’altra tratta e poi possono proseguire verso Sorrento e i paesi non toccati dai “direttissimi”. Inoltre, il servizio offerto da Circumvesuviana non è né eccellente e nemmeno soddisfacente, accadono il più delle volte ritardi, soppressioni, avarie dei treni e le persone si trovano “appiedate” nelle stazioni non garantite dal direttissimo.
D. “Da quanto prosegue la vostra battaglia? Mi parlava di una petizione per cambiare la situazione…”
R. “Abbiamo combattuto da più di un anno e realizzato una raccolta firme con 6.000 sottoscrizioni e consegnata all’EAV: “Guardate c’è chi davvero vive questo disagio sulla propria pelle, ha firmato e sottoscritto con documento d’identità” ma pur di portare i turisti a Sorrento continuano a creare problemi ai pendolari. Ciò che abbiamo evidenziato è che ci sono degli orari in cui i treni, invece di essere direttissimi, potrebbero fare l’ordinario, come una volta. Dai rilievi effettuati in stazione, fino alle 8:30 di mattina, massimo 9:00 i turisti non prendono il treno per Sorrento. Se sono ad esempio quelli delle navi da crociera, statisticamente in quegli orari fanno colazione. Quelli che risiedono nei B&B altrettanto. Per cui prima quel momento il treno turistico non serve a nulla, non c’è questa grande richiesta. E quella è la fascia oraria dei pendolari, che non vanno a divertirsi ma a lavorare. Non vengono ascoltate le esigenze per tenere dei treni che praticamente partono vuoti. Abbiamo più delle volte pubblicato delle foto, dove ci sono persone in attesa di treni che non si fermano, vuoti. E abbiamo le prove concrete. Perché insisti su questa situazione quando ti abbiamo dimostrato che questo?
D. “Vi sentite ignorati dai dirigenti EAV?”
R. “Sì, nonostante la mole di incontri a cui ho e abbiamo partecipato insieme ad altri collaboratori, ci ripetono sempre le stesse cose ma all’atto pratico non hanno mai risolto nulla. E cosa andiamo a fare noi a questi incontri? Per far uscire sulle testate giornalistiche il comunicato stampa in cui dicono di averci ascoltato quando non è vero?”
Venerdì 31 al via la manifestazione: “No al taglio dei treni della circumvesuviana”
D. “C’è stata anche una riunione per la linea Napoli – Nola – Baiano?”
R. “Sì. Il risultato è stato sempre lo stesso. Praticamente ci hanno invitato per parlarne a scelta presa, non per avanzare una proposta. Prima chiudete la linea e poi ci invitate? Inoltre, abbiamo chiesto ai referenti quali sono i sostitutivi, ovvero delle corse alternative rispetto al servizio ferroviario. Hanno messo su un piano alternativo di trasporto, prendendo 3-4 comuni più grande e dimenticandone altri”
D. “Quando si terrà la vostra manifestazione?”
R. “Si terrà venerdì pomeriggio. I lavoratori devono prendere un’ora di permesso e preferiscono prenderla all’uscita anziché in entrata. La stiamo promuovendo su tutti i social. Abbiamo anche da un colore alla protesta, tutti porteremo qualcosa di bianco. Non come resa ma per essere visibil, perché per EAV siamo degli invisibili. Non tiene conto delle nostre esigenze. Come altre manifestazioni in passato sarà pacifica e denunciamo in questi gli ultimi anni il segno “meno”. Perché abbiamo meno treni, stazioni e corse aperte, oltre a tempi di attesa allungati, le avarie dei treni e il costo del biglietto che ogni anno aumenta, per un accordo tra le aziende del trasporto pubblico locale e la Regione Campania. Loro dicono che è motivato dall’inflazione, ma a volte non c’è e magari il prezzo sale ugualmente del 10%.