I senatori a vita in Italia sono figure di grande prestigio, nominate dal Presidente della Repubblica, in riconoscimento dei loro eccezionali meriti nei campi sociale, artistico, letterario e scientifico. Il loro stipendio è stato spesso oggetto di contestazioni, poiché hanno il diritto di percepirlo per tutta la durata della loro esistenza, indipendentemente dai risultati delle elezioni politiche.
Quanto guadagnano i Senatori a vita?
Un senatore a vita riceve un’indennità mensile di 17.600 euro lordi, che, dopo le trattenute fiscali, previdenziali e assistenziali, si riduce a circa 12.500 euro netti al mese. Di questa somma, poco più di 5.000 euro sono destinati all’indennità. Inoltre, i senatori, compresi quelli a vita, ricevono una diaria di 3.500 euro per la partecipazione alle sedute, una sorta di rimborso per le spese di soggiorno a Roma. Tuttavia, questa diaria viene ridotta per i senatori che non raggiungono almeno il 30% delle presenze; l’importo pieno viene erogato solo se si raggiunge questa soglia. In caso di assenze, viene decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza durante le votazioni in Parlamento e fino a 500 euro mensili per assenze a riunioni importanti come quelle di Giunte, Commissioni, Comitato per la legislazione e delegazioni parlamentari internazionali.
Queste cifre sono significativamente più alte rispetto a quelle dei loro colleghi europei. Ad esempio, lo stipendio mensile di un senatore a vita in Italia è circa la metà di quello di un parlamentare in Inghilterra e sei volte superiore rispetto a quello di un parlamentare spagnolo.
Con la 19ª legislatura, è stato introdotto un nuovo numero di parlamentari in seguito al referendum del 2020 sulla riforma costituzionale degli articoli 56, 57 e 59. Questa riforma ha ridotto il numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. Secondo i calcoli dei questori, questo taglio ha permesso di risparmiare circa 54 milioni di euro all’anno. Tuttavia, questa modifica non ha influenzato l’ammontare dello stipendio mensile dei senatori a vita o dei deputati.
Gli stipendi dei senatori a vita e degli altri senatori sono leggermente superiori rispetto a quelli dei deputati. L’indennità per i senatori è di 10.385,31 euro lordi al mese, che scende a 10.064,77 euro per i senatori che svolgono un’altra attività lavorativa, con un netto di 5.304,89 euro mensili (5.122,19 per chi lavora). Considerando l’indennità, la diaria e i rimborsi, lo stipendio complessivo dei senatori ammonta a 14.331,10 euro al mese.
Chi sono i Senatori a vita?
Nella storia della Repubblica, queste cariche sono state ricoperte da illustri politici come Nenni, Spadolini, Andreotti, nonché da eminenti personalità come la scienziata Rita Levi Montalcini, lo scrittore Eugenio Montale, l’attore e drammaturgo Eduardo De Filippo e molti altri. Queste personalità hanno apportato un significativo contributo al paese, giustificando così la decisione del Capo dello Stato di invitarli a sedere tra i banchi più alti dell’Aula di Palazzo Madama.
Oltre alle personalità che si sono distinte per le loro eccellenze, anche gli ex presidenti della Repubblica, ai quali questo onore spetta di diritto, occupano questi prestigiosi seggi. Di fronte a queste nomine illustri, viene naturale chiedersi: quanto guadagna un senatore a vita al mese? Nonostante la fama e l’importanza di queste figure, la loro retribuzione mensile non è significativamente superiore a quella di un senatore ordinario.
L’articolo 59 della Costituzione italiana consente al Presidente della Repubblica di nominare senatori a vita quei cittadini che hanno reso eminente la Patria per altissimi meriti nei campi sociale, scientifico, artistico e letterario. Oltre a un massimo di cinque nomine, vi sono anche gli ex presidenti della Repubblica ancora in vita, che diventano senatori a vita di diritto. Attualmente, questa carica è ricoperta da cinque persone: Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre.