Sono anni che sentiamo dire che l’Italia è un paese sotto assicurato. La limitata diffusione delle polizze assicurative nel paese riduce la capacità delle persone a difendersi adeguatamente contro i rischi, rendendole più suscettibili a conseguenze finanziarie negative in caso di eventi sfavorevoli.

La maggior parte degli Italiani sottoscrive durante la sua vita solo ed esclusivamente polizze RCA, affidandosi al caso in molti ambiti, viaggi compresi.

Viaggiare all’estero senza una buona copertura assicurativa, soprattutto per quanto riguarda le garanzie di assistenza e spese mediche, significa correre rischi (talvolta enormi) senza alcun motivo. Il premio di un buon prodotto di assicurazione viaggio costa poche decine di euro per destinazioni come Stati Uniti o Thailandia. Ancora meno se si rimane in fascia Europa.

Parliamo di cifre quasi irrisorie se paragonate al costo del viaggio. Allora quali sono le ragioni che spingono a viaggiare senza assicurarsi? Non vi è motivo, se non l’incapacità di valutare correttamente il rischio che si va a correre.

Lavoro nel settore da quasi 15 anni (qui ho raccolto le migliori assicurazioni viaggio) e in tutto questo tempo ne ho viste davvero tante, da risarcimenti monstre per sinistri in paesi come USA o Thailandia (giusto per citarne due) a persone disperate perché si sono trovate o hanno trovato i loro cari a dover pagare cifre folli per prestazioni banali.
Anche quando si resta in Europa la polizza può essere di grande aiuto, non sono poi così rari i rimpatri sanitari. Prestazioni costosissime anche da paesi vicini. Quindi, se non ci sono motivi per non assicurarsi vorrei invece ricordare quelli che spingono a farlo, indipendentemente dalla destinazione del viaggio.

Assistenza in viaggio

Il primo motivo è sicuramente la possibilità di essere assistiti durante il viaggio, in caso di emergenze di varia natura.
Ogni polizza che si rispetti ha una centrale operativa cui far riferimento e che è attiva h24, ogni giorno dell’anno.
Molti reputano un problema insormontabile il fatto che le centrali emergenze delle compagnie vadano contattate telefonicamente. Viaggio tantissimo e non ho mai avuto problemi ad organizzarmi per eventuali chiamate in caso di emergenza.

Parlare con la centrale operativa è di grande aiuto: forniscono supporto nella gestione dei sinistri sanitari, possono permettere consulti medici telefonici (se previsti) ed organizzare rimpatri o rientri sanitari, anche degli accompagnatori assicurati.
Le garanzie presenti in tale sezione possono essere numerose e variegate, leggete cosa include il prodotto di vostro interesse.

Spese mediche in viaggio

Vi siete mai chiesti cosa copre la tessera sanitaria italiana all’estero? In Europa questa garanzia può essere meno determinante (anche se ci sono alcune categorie o percentuali di spesa che possono restare a carico del paziente straniero) ma appena si esce dal nostro continente la situazione cambia drasticamente.

Non commettete mai l’errore di viaggiare in paesi con sistemi sanitari costosi o non adeguati senza una buona assicurazione. La stragrande maggioranza delle nazioni non ha accordi con il nostro paese, quindi paghereste ogni centesimo. Anche i trasferimenti sanitari sono costosissimi e vanno coperti dall’assicurazione.

Per quanto riguarda i massimali, le necessità dipendono dai paesi (anche limitrofi a quello di destinazione se possono ospitare eventuali casi più complicati).
Ma, al di la del valore di questo massimale, è importante valutare anche il numero di giorni massimi di ricovero consentiti dalla polizza. Partendo dal presupposto che il massimale illimitato è una trovata pubblicitaria, meglio 1.000.000€ con 180 giorni massimo di ricovero che 20.000.000€ con 100 giorni massimo di ricovero.

Annullamento del viaggio e interruzione

Altre due garanzie molto importanti (non sempre presenti), ma meno delle spese mediche e assistenza poiché qui il danno potenziale è solitamente molto più contenuto.
Per la garanzia annullamento le compagnie prevedono una serie di casistiche in cui si attiva tale protezione: solitamente troviamo malattia o infortunio dell’assicurato, decesso di un parente, licenziamento… un elenco di casi in cui si può eventualmente chiedere il rimborso dei costi per servizi turistici che rimangono a carico del viaggiatore dopo che lo stesso è costretto ad annullare il viaggio.
Ogni prodotto ha poi i suoi massimali, i suoi scoperti e le sue esclusioni. Ricordate inoltre che le polizze con garanzia annullamento quasi sempre vanno sottoscritte tenendo conto dei vincoli temporali previsti dalle condizioni (es. a non meno di 30 giorni dal viaggio).

L’interruzione del viaggio invece è un risarcimento per i servizi turistici di cui non si può usufruire causa rientro anticipato dovuto a casistiche previste in polizza. Parliamo perciò di una garanzia ben diversa dal rientro anticipato per gravi motivi (quasi sempre contenuto nella sezione assistenza).

Bagaglio

Anche la garanzia bagaglio ed effetti personali può tornare utile ma di sicuro non vi cambia la vita. I massimali per articolo sono quasi sempre piuttosto contenuti. Se girate con oggetti di grande valore, le polizze viaggio vi aiuteranno in modo molto limitato.
Se c’è comunque, tanto meglio.

Responsabilità civile

A volte mi viene richiesta una polizza RC per viaggi di pochi giorni. Da consulente assicurativo non posso che ribadire che un’esigenza del genere viene da una non corretta valutazione del rischio.
Non è saggio credere che si possa vivere 350 giorni l’anno senza una buona copertura RC ma sia indispensabile nei 15 giorni in cui si viaggia all’estero.
Il mio consiglio è di recarvi dalla vostra agenzia di fiducia e chiedere una polizza di responsabilità civile, attiva tutto l’anno e valida in tutto il mondo.