Fra criminali ci si aiuta. È ciò che deve ave aver pensato l’autore della guida “How to start blackmailing“, ma i social pullulano di manuali venduti che spiegano passo passo come ricattare le persone. La scandalosa scoperta della BBC ha rimesso sotto i rifletto il terribile fenomeno del “Sextortion“, che prende di mira ragazzini e adolescenti.
Manuali di “Sextortion” venduti online: l’allarme del Regno Unito
Di sextortion si è già sentito parlare nel corso del 2023, ma il fenomeno del ricatto sessuale si è ulteriormente evoluto. Secondo quanto scoperto da BBC News, infatti, alcuni criminali si starebbero dando manforte “insegnandosi a vicenda” come fare il lavoro con pratici e comodi manuali venduti online.
Guide complete di tutto punto: da come fingersi giovani donne online alla precisa spiegazione su come ingannare la vittima e indurla, così, a inviare materiale sessualmente esplicito per poi ricattarla. Nel mirino di questi imprenditori digitali, adolescenti e ragazzini.
Lo scorso aprile 2024, il Regno Unito ha lanciato l’allarme, dopo gli ultimi sconvolgenti dati. Così, la National Crime Agency ha avviato un’ampia campagna informativa nelle scuole per mettere in guardia allievi e adulti sui pericoli del fenomeno.
Fenomeno in aumento: bande organizzate con sede in Nigeria
L’emittente britannica ha sentito il parere di Paul Raffile, professionista dell’Intelligence ed esperto di sextortion. Riffile ha spiegato che negli ultimi mesi il fenomeno è aumentato a dismisura, con migliaia di ragazzini e adolescenti vittime di ricatti sessuali.
Le bande sono ben organizzate e hanno base in Africa occidentale, soprattutto in Nigeria. Queste gang non si fanno scrupoli a minacciare sfruttando la vulnerabilità dei più giovani. Nel 2022, due adolescenti inglesi si sono tolti la vita, dopo aver subìto questo genere di ricatti:
È una minaccia massiccia per i bambini. I truffatori di Internet negli ultimi due anni hanno scoperto che possono arricchirsi molto rapidamente truffando un mercato non sfruttato ed è quello degli adolescenti. Trovano le loro vittime andando sulle piattaforme di social media e cercando scuole superiori e squadre sportive giovanili, per poi “seguirle” o “chiedere l’amicizia“.
Le guide online: il caso di Lucy
L’inchiesta della BBC ha portato alla luce tantissime guide su come impostare numeri di telefono irrintracciabili, creare falsi profili sui social media e utilizzare metodi di pagamento sicuri. Scioccanti le frasi di alcuni autori, i quali si vantano persino di ricevere a cadenza regolare i pagamenti dalle proprie vittime.
Sconcertanti le parole di una mamma inglese, Lucy, che ha denunciato il gravissimo episodio di sextortion subìto dal figlio 14enne. La donna ha dichiarato che una banda abbia cominciato a minacciare e ricattare il figlio per una presunta “foto compromettente“.
Il 14enne “Era sconvolto e stava letteralmente tremando“. Queste le parole della madre, che ricorda perfettamente la frase del messaggio minatorio: “Non ignorarci. Se non ci mandi soldi entro 24 ore, invieremo una foto a tutti i tuoi contatti” e aggiunge: “Se quel giorno non avessimo parlato, non so come sarebbe potuta finire“.
Riffile: “Le multinazionali non stanno facendo abbastanza”
Secondo l’esperto del fenomeno, le grandi multinazionali tecnologiche e in particolare quelle che possiedono o gestiscono le piattaforme social non starebbero facendo abbastanza per proteggere i più giovani:
Questo crimine è davvero esploso su Instagram e Snapchat negli ultimi due anni… queste piattaforme devono dare la caccia a questi criminali in modo aggressivo
Dal canto suo, Snapchat – app ampiamente diffusa all’estero – ha risposto di star facendo tutto il possibile:
Abbiamo intensificato i nostri sforzi per combatterlo, compresa un’opzione di segnalazione specifica per le minacce di diffondere contenuti sessuali e un’educazione in-app per gli adolescenti
Da Meta hanno fatto sapere di aver offerto “un’opzione di segnalazione dedicata in modo che le persone possano segnalare chiunque minacci di condividere immagini private. Per gli adolescenti al di sotto dei 18 anni nel Regno Unito, al momento dell’iscrizione, abbiamo impostato un account Instagram privato, che nasconde gli elenchi di follower e following, e impostazioni di messaggistica predefinite più rigide“
TikTok, invece, ha espresso tolleranza zero per chiunque cerchi di danneggiare i minori e ha spiegato che la piattaforma stessa è stata progettata “per essere inospitale” per i soggetti potenzialmente pericolosi.