Si affacciano nuove traversie giudiziarie all’orizzonte per l’ex primo ministro della Thailandia Thaksin Shinawatra, a processo per lesa maestà. L’ora 74enne premier non è nuovo a scontri con la monarchia e l’esercito. L’udienza si terrà il prossimo 18 giugno 2024.
Thailandia, ex primo ministro incriminato per lesa maestà: “Sono innocente”
Per il procuratore generale non ci sono dubbi: Shinawatra ha insultato la monarchia. Accusa smentita a gran voce dallo stesso ex premier che professa la sua innocenza. Infatti, tramite il suo legale, Winyat Chatmontree, ha fatto sapere di essere:
Pronto a dimostrare la sua innocenza al sistema giudiziario
A neppure tre mesi dal suo rilascio dal carcere preventivo, Shinawatra si ritrova nuovamente a dover combattere per la sua innocenza. Tuttavia, il portavoce del procuratore generale, Prayuth Pecharakun, ha dichiarato in una conferenza stampa a Bangkok, che l’udienza sarà rimandata al prossimo 18 giugno 2024:
Il procuratore ha deciso di incriminare Thaksin per aver insultato la monarchia, ma non ha potuto vederlo in tribunale oggi perché il suo avvocato ha detto che ha il Covid
Le accuse
Secondo quanto riportato dai media locali, a incriminare Shinawatra sarebbero state delle dichiarazioni risalenti a 9 anni fa. Nei suoi vent’anni di servizio, il primo ministro si è scontrato a più riprese con la monarchia e l’esercito, ma a destare particolare fastidio sarebbero state le parole dette nel 2015 nel corso di una intervista.
Affermazioni riportate nell’articolo di una testata della Corea del Sud e ritenute lesive della dignità della monarchia tailandese. Se condannato al processo, Shinawatra potrebbe dover scontare dai 3 ai 15 anni di carcere, anche per azioni di lesa maestà compiute al di fuori dello Stato.
Il reato di lesa maestà in Thailandia è soggetto alle condanne più dure al mondo. Infatti, un giovane di 30 anni, accusato per tale reato lo scorso gennaio 2024, dovrà scontare 50 anni di reclusione per aver insultato il re e la sua famiglia su Facebook.