Cristina Golinucci scomparve da Cesena all’età di 21 anni. Era il primo settembre del 1992. 31 anni dopo non si sa ancora che fine abbia fatto: nel 2004 la Procura ne ha dichiarato la morte presunta, ma il suo corpo non è mai stato ritrovato. “Spero che si continui ad indagare” ha detto nel corso dell’ultima puntata della trasmissione “Crimini e criminologia” su Cusano Italia Tv la madre Marisa Degli Angeli, citando un caso che per molti versi ricorda quello della figlia: il caso di Elisa Claps.
Cristina Golinucci scomparsa, parla la madre Marisa Degli Angeli
Quando fu avvistata per l’ultima volta dai familiari, Cristina Golinucci era diretta, come Elisa, presso la chiesa più vicina del luogo in cui viveva: aveva un appuntamento con il suo padre confessore, don Lino Ruscelli, che avrebbe poi negato di averla vista.
La sua auto, una Fiat Cinquecento azzurra, fu ritrovata, chiusa a chiave, davanti al luogo di culto: di lei, però, non c’erano tracce. Le indagini che si sono susseguite nel tempo per cercare di fare luce sulla sua scomparsa si sono sempre concluse in un nulla di fatto.
Da quasi due mesi è scaduta ora la proroga che il gip aveva concesso al pm di Forlì Laura Brunelli, titolare della nona inchiesta sul caso, aperta nel 2023. “Spero che si continui ad indagare, anche se ormai non ho più speranze di trovare mia figlia viva”, ha dichiarato Marisa Degli Angeli rispondendo alle domande dei giornalisti Fabio Camillacci e Gabriele Raho.
Poi ha aggiunto: “Fin dall’inizio sono stati fatti troppi errori dagli investigatori. E dire che Emanuel Boke (un cittadino ghanese che al tempo era ospite del convento, finito in carcere per stupro, ndr) aveva confessato dicendo di essere stato lui ad uccidere Cristina. È stato assolto da ogni accusa e adesso è in Francia, irreperibile“.
Il sospetto della donna è che qualcuno lo coprì, come altri fecero a Potenza con Danilo Restivo, che si sarebbe rivelato essere l’assassino di Elisa Claps solo dopo tanti anni dai fatti (quando ormai, su di lui, gravavano altre accuse all’estero, in Inghilterra, dove tuttora è detenuto perché riconosciuto colpevole di un altro omicidio).
Le similitudini con il caso di Elisa Claps
“Il caso di mia figlia ha tante analogie con quello di Elisa Claps; non a caso mi sono subito unita a Filomena Iemma, sua madre”, ha detto ancora Marisa Degli Angeli, spiegando che l’omertà che ha avvolto il caso di Potenza ha avvolto anche quello di sua figlia a Cesena, soprattutto da parte degli ambienti ecclesiastici.
“Ho scoperto davvero tanto marciume; persone di chiesa hanno coperto, hanno tradito la fiducia di mia figlia. La famiglia di Elisa Claps almeno oggi ha una tomba su cui piangerla e il suo assassino, Danilo Restivo, è stato messo in prigione”, ha aggiunto.
La famiglia Golinucci no. Il corpo della 21enne, infatti, non è mai stato ritrovato. “Quando il pm titolare dell’ultima inchiesta sul caso mi ha incontrato mi ha detto: ‘Lo Stato ti chiede scusa’. Perché? Evidentemente sono consapevoli di non aver fatto niente per Cristina. Io però delle scuse non me ne faccio niente, io voglio la verità, voglio i resti di mia figlia da seppellire”.
Poi ha lanciato un appello, l’ennesimo: “Chi sa parli. Non abbiate paura di parlare, basta omertà“. Lei non si fermerà, come non si sono fermati i familiari di Elisa Claps, il cui corpo fu ritrovato 17 anni dopo la sua scomparsa proprio nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. “Devo dare giustizia a Cristina – ha concluso -, fino ad allora continuerò a combattere”.