Due orribili aggressioni sono avvenute nella giornata di ieri, 28 maggio, una nello stato di Morelos e una a Jalisco, in Messico. A pochi giorni dalle elezioni, attese per il 2 giugno 2024, ignoti hanno ucciso un candidato municipale sparandogli 5 colpi di pistola al volto. L’altro è stato ferito da 4 proettili mentre si trovava in casa.
Messico, candidato municipale ucciso e uno ferito, le autorità: “È opera dei cartelli della droga”
Mentre milioni di messicani si preparano a eleggere oltre 20mila leader nazionali e locali, gli stati di Morelos e Jalisco si stringono attorno alle terribili aggressioni a due candidati munipali. Teatro dell’assassinio del candidato Ricardo Arizmendi, la cittadina di Cuautla, situata nel centro del Paese.
Qui, le autorità hanno dichiarato che due sconosciuti hanno sparato 5 volte in faccia ad Arizmendi. Poi, sarebbero fuggiti in sella a una moto e avrebbero fatto perdere le proprie tracce. Nella stessa giornata, nella città di Encarnazion de Diaz, il candidato Gilberto Palomar è stato ferito da 4 proiettili scaricatigli addosso mentre si trovava in casa.
Ad Acapulco, lo scorso 18 maggio, ignoti hanno ucciso il candidato municipale Anibal Zuniga Cortes e la moglie e dato fuoco alla loro auto.
Le indagini
Le forze di polizia stanno indagando sulle brutali aggressioni, ma le prime ipotesi vertono sul coinvolgimento dei cartelli della droga. Infatti, secondo le autorità, il fatto che il Messico si stia preparando alle elezioni, potrebbe aver spinto le organizzazioni criminali a voler consolidare la propria influenza eliminando soggetti “scomodi”.
A confermare tale ipotesi, sembra, inoltre partecipare l’analisi dell’organizzazione Data Civica. Secondo l’ente la campagna elettorale è stata macchiata da almeno 30 omicidi, mentre il governo ha registrato fra le sue fila 22 morti.
Il capo della sicurezza dello stato di Jalisco, Ricardo Sanchez Beruben ha dichiarato che Palomar stesse preparano la propria campagna elettoriale insieme a due collaboratori al momento della violenza. Questo farebbe supporre ancora di più che dietro gli attacchi possa esserci la mano dei cartelli, i quali starebbero cercando di imporre i propri candidati.