Un referendum per dare un futuro europeo alla Georgia in risposta all’approvazione della contestatissima legge russa, questa è la proposta della presidente Salome Zurabishvili che vorrebbe indire un voto popolare per avvicinare all’UE il proprio Paese.

L’annuncio è arrivato durante una contestazione subito dopo il voto del parlamento contro il veto del capo di Stato, arrivato il 18 marzo scorso. Zurabishvili si è detta vicina ai propri cittadini in questo momento della storia della Georgia.

La presidente della Georgia propone un referendum in risposta alla legge russa

L’annuncio è avvenuto poco dopo che il parlamento a Tblisi, ha aggirato il veto sulla “legge russa” con una votazione vinta con 84 voti. La presidente Salome Zurabishvili ha proposto un referendum sul futuro europeo dello stato caucasico.

Il capo di Stato ha invitato i cittadini a raccogliere le firme a favore del referendum e portarle alla sua amministrazione. Ha espresso la sua vicinanza alle migliaia di manifestanti che si erano radunati nella centralissima Rustaveli Avenue nella capitale georgiana. La presidente ha proposto di tenere il referendum il 26 ottobre, quando ci saranno le elezioni parlamentari.

Cosa deciderà il referendum?

Nel referendum si dovrà decidere se la Georgia sceglierà l’Europa o la Russia. Sarà qualcosa che decideranno i cittadini e non solo gli 84 deputati che oggi hanno votato contro il veto presidenziale.

Zurabishvili si riferiva ai parlamentari del partito di governo, Sogno Georgiano, che poco prima avevano votato contro la sua decisione dello scorso 18 maggio. La costituzione georgiana stabilisce che il presidente può indire un referendum su richiesta del Parlamento, del governo e di almeno duecentomila elettori 30 giorni dopo aver ricevuto la richiesta.