Alla fine la legge russa entrerà in vigore: il governo della Georgia esce vincitore grazie al ribaltamento del veto della presidente della Repubblica da parte del Parlamento. Il disegno di legge aspramente contestato prevede norme stringenti verso chi riceve il 20% dei finanziamenti da un altro Stato. Una norma che allontana la Georgia dalle ambizioni europee e che rischia di avvicinarla alla Russia
Ora c’è il timore a Tbilisi che le proteste da parte dei cittadini possano diventare violente.
Il governo della Georgia adotta la legge russa
Quella di oggi è una data storica per la Georgia, in negativo. Il parlamento, in mano al partito di governo Sogno Georgiano, ha aggirato il veto posto dalla presidente Zourabichvili alla legge sugli agenti stranieri ribattezzata ‘russa’ per le analogie con una norma simile adottata da Mosca.
La legge ha portato a grandi proteste e tanti timori. La principale paura delle opposizione è che possa allontanare Tbilisi dalle sue ambizioni di entrare nell’Unione Europea. Sono 84 i voti contro il veto del presidente della Repubblica.
In vigore tra 60 giorni dopo mesi di protesta
Tra sessanta giorni la legge sulle influenze straniere entrerà in vigore. Lo scorso 18 maggio, dopo la terza approvazione da parte del Parlamento, la norma è passata per la presidente della Repubblica – ferma oppositrice di Sogno Georgiano – che ha posto il veto.
Il veto è stato aggirato nella giornata di oggi ma i prossimi giorni si promettono molto difficili per il Paese caucasico. Non si esclude che possano esserci violente proteste per via dell’approvazione della legge russa. Negli scorsi giorni i cittadini e i politici di opposizione hanno occupato le principali piazze georgiane per opporsi al progetto di legge del governo.