Sempre attualissimo, ma altrettanto dibattuto il delicato e controverso tema dello sciopero, oggetto di dibattito al Convegno organizzato da Unicusano e “La Sapienza“, domani 29 maggio 2024. L’importante strumento di protesta sarà analizzato da ospiti d’eccezione, fra i quali il presidente della XI Commissione lavoro pubblico e privato, Walter Rizzetto.

Sciopero e diritti costituzionali: l’analisi al Convegno Unicusano

Dall’inizio del 2024 si sono intensificati gli scioperi proclamati e programmati dalle principali sigle sindacali italiane. Ritardi nei servizi o addirittura la cancellazione degli stessi hanno messo non poco in difficoltà i cittadini.

Eppure, è proprio grazie a questo valido strumento che, in tempi non sospetti, si è potuto smuovere le acque e far ascoltare governi sordi alle richieste dei lavoratori. Un tema, quindi, meritevole di un’approfondita analisi.

Con questa idea in mente, Unicusano e “La Sapienza” hanno voluto organizzare il Convegno dottorale dedicato, appunto, allo sciopero. Ma non solo, infatti, al seminario di domani 29 maggio 2024 un focus particolare sarà dato anche ai diritti costituzionali e alla legge n.146 del 1990.

Il lavoro e la tutela dei diritti nella prospettiva internazionale

Non è la prima volta che Unicusano si pone in prima linea per affrontare le tematiche più pressanti e recenti, soprattutto, se al centro si pongono il lavoro e le prospettive future. Come lo stesso prof. Giovanni D’Alessandro, docente di Istituzioni di diritto pubblico alla Niccolò Cusano e Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Law and Cognitive Neuroscience”, ha dichiarato:

Il tema dello sciopero nei servizi pubblici essenziali è di stretta attualità soprattutto per i riflessi sugli utenti finali del servizio. È per tale ragione che in questo specifico contesto è stata emanata la legge n.146 del 1990, una delle poche leggi intervenute in tema di diritto sindacale, dimostrandosi un modello regolativo efficace.”

Moderatore del Convegno, D’Alessandro introdurrà i partecipanti alla riflessione, eviscerata poi dagli ospiti Walter Rizzetto, Presidente della XI Commissione lavoro pubblico e privato, Stefano Bellomo, Ordinario di Diritto del lavoro Sapienza Università di Roma e Luisa Rocchi, Docente di Diritto del lavoro Università Niccolò Cusano. Conclude i lavori Paola Bellocchi, Ordinaria di diritto del lavoro Università di Teramo e Presidente della Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

D’Alessandro: “Nozioni evolute, ma pur sempre attuali”

Ai giornalisti di TAG24, il professor D’Alessandro ha spiegato alcuni dei punti fondamentali che saranno toccati dagli interventi durante il seminario:

Le riflessioni recenti in tema di sciopero nei servizi pubblici essenziali si sono soffermate, in particolare, su alcune questioni, quali la nozione stessa di servizio pubblico essenziale. Una nozione ampia che è indipendente dalla natura giuridica del rapporto di lavoro e dal soggetto che eroga il servizio e che ha subìto unevoluzione nel corso degli anni includendo non solo i servizi strumentali.”

E aggiunge:

Doverosa, quindi, una rinnovata riflessione sul ruolo dell’autonomia collettiva, che assume un ruolo centrale e che si caratterizza sul consenso delle parti. Il conflitto nei servizi pubblici essenziali è ancora elevato, soprattutto nel settore dei trasporti.

Ha senso parlare di sciopero nel 2024?

Come sottolinea il Coordinatore del Dottorato di Ricerca Unicusano, oggi gli scioperi hanno toni più ridondanti rispetto al loro valore reale, soprattutto se a promuoverli sono determinate organizzazioni sindacali.

Non suona, infatti, strano che di recente alcuni scioperi abbiano cominciato ad avere sempre meno adesioni e partecipanti. Da qui, la volontà di far luce sui diritti di informazione e sull’attualità del modello proposto dalla legge del 1990.