Matilde Montaudo, la candidata del Movimento Cinque Stelle per le prossime Europee tirata in ballo da Giorgia Meloni perché rea di aver cenato con il conduttore di Report Sigfrido Ranucci e, di conseguenza, di aver compromesso l’indipendenza del giornalista Rai pubblicando delle foto in sua compagnia su Facebook, in un video pubblicato sullo stesso social e in un comunicato stampa, smentisce la ricostruzione che un suo stesso post aveva alimentato: quella secondo cui l’incontro con Ranucci era stato voluto e organizzato sotto forma di cena. In ogni caso, se la scorsa settimana, sui social, Montaudo scriveva “durante il mio tour in Sicilia, ho avuto l’opportunità di trascorrere del tempo con Sigfrido Ranucci e di cenare con lui”, ora la candidata pentastellata sposta il focus della questione tutto sulla legittimità della candidatura della Meloni e la sua battaglia per una informazione libera.
Montaudo, parla la candidata M5S del caso della cena con Ranucci
La candidata al Parlamento Europeo Matilde Montaudo, raggiunta da Tag24, ha raccontato che non ha incontrato nè sentito Ranucci dopo l’esplosione del caso della cena, quando, dopo la denuncia della Meloni del 24 maggio, lei e il giornalista avevano dato due versioni divergenti sul loro incontro. Ma oggi ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui si legge:
L’incontro con Sigfrido Ranucci è stato del tutto casuale e non c’è mai stato alcun rapporto politico tra noi. Ritengo doveroso sottolineare che non sia politicamente accettabile che il Presidente del Consiglio dei Ministri affermi che ci si trovi di fronte a un caso di ‘due pesi e due misure’, dichiarando che se lei avesse pubblicato una foto simile con il direttore del Tg1 sarebbero state chieste le dimissioni del suddetto giornalista
Secondo Montaudo, il vero problema e il vero doppiopesismo risiede nella stessa candidatura per le Europee della premier:
La vera disparità in questa campagna elettorale risiede, invece, nella candidatura alle elezioni europee della Meloni, nonostante sia l’attuale Presidente del consiglio dei Ministri, motivo per cui gode di una visibilità e di un prestigio ineguagliabili rispetto a quelli di tutti gli altri candidati
Ma la Montaudo non si ferma nemmeno qui:
Quanto all’affermazione della Premier che ‘tutti devono avere gli stessi diritti, evidenzio che, come già denunciato dai giornalisti della Rai, il governo Meloni ha deciso di trasformare la Tv di Stato nel proprio megafono, approvando una norma che consente ai rappresentanti del Governo di parlare nei talk show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Questa non è la nostra idea di servizio d’informazione pubblico. Se sarò eletta, da europarlamentare continuerò a combattere per garantire che in Italia l’informazione sia indipendente, equilibrata e plurale”
La Montaudo sul finanziamento pubblico ai giornali
Ma intanto, Tag24 ha avuto anche l’opportunità di chiedere alla Montaudo cosa ne pensa di uno dei mantra del Movimento Cinque Stelle delle origini: quello della cancellazione di ogni finanziamento pubblico alle testate giornalistiche con il contributo dell’editoria:
“Sono in linea con mio partito, vogliamo ancora toglierli”.