Rottamazione quater, quarta rata in scadenza al 31 maggio 2024 ma ai contribuenti è concesso qualche giorno di tolleranza con slittamento del versamento definitivo ai primi giorni di giugno. Chi ha carichi verso il Fisco andrà alla cassa per pagare una delle 18 rate fissate dalla definizione agevolata 2023. Sono ammessi al pagamento non solo i contribuenti che hanno iniziato il piano rateale al 31 ottobre 2023, ma anche quelli che hanno ottenuto tre mesi di proroga perché residenti in territori alluvionati (o con sede legale od operativa), secondo quanto prevede la legge 100 del 2023. I debitori fiscali dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana saranno chiamati dunque a saldare l’importo della rata mensile della Rottamazione delle cartelle. 

Attenzione a non saltare il pagamento della rata: il mancato pagamento, il versamento in ritardo o parziale di quanto dovuto fa decadere il contribuente dalla definizione agevolata 2023. Il danno, in questa ipotesi, è incalcolabile dal momento che solo con la Rottamazione si beneficia dell’azzeramento delle altre spese (per interessi, aggi e sanzioni) che spesso fanno raddoppiare l’importo dovuto originariamente. 

Rottamazione scadenza 31 maggio 2024, qual è l’ultimo giorno per pagare?

Ultimi giorni per il pagamento della quarta rata di maggio 2024 della Rottamazione quater. Da calendario, la scadenza è fissata a venerdì prossimo, 31 maggio, ma i cinque giorni di tolleranza fanno slittare il termine ultimo di versamento a mercoledì 5 giugno 2024.

Chiamati a mettersi in regola con i pagamenti sono sia i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata 2023 con domanda presentata entro il 30 giugno dello scorso anno e risposta positiva ottenuta dall’Agenzia delle entrate – Riscossione (Ader) arrivata entro il 30 settembre, che i contribuenti residenti o con sede operativa o legale nelle regioni colpite dalle alluvioni che hanno ottenuto tre mesi di proroga e slittamento della prima rata nel 2024. 

Definizione agevolata, pagamento rata entro il 5 maggio 2024: chi deve effettuare il versamento? 

Per mantenere i benefici dell’adesione alla Rottamazione quater è necessario essere puntuali e precisi nei pagamenti. Non ci saranno, infatti, colpi di spugna per pagamenti non avvenuti o ritardati o insufficienti come già avvenuto in passato (decreto “Anticipi” di dicembre 2023 e possibilità di saldare le prime tre rate a marzo 2024 per chi ne avesse saltata anche una sola).

Chi non paga la rata, la paga in ritardo o effettui il versamento in misura insufficiente decade dalla definizione agevolata 2023 e perde la possibilità di vedersi azzerare le sanzioni, gli interessi e gli aggi che, invece, torneranno a dover essere pagati per intero dal contribuente. 

Inoltre l’agente della riscossione, in caso di decadenza dal piano della Rottamazione quater, riprende la propria attività di riscossione e di recupero e le rate pagate fino al momento della decadenza costituiscono un anticipo rispetto al debito complessivo verso l’Agenzia delle entrate. 

Cosa succede se non pago una rata della Rottamazione cartelle? 

Gli effetti che si verificano in caso di decadenza sono rilevanti. Pur volendo ammettere che il debitore arrivi a pagare in maniera puntuale le prime 17 rate, non pagando o pagando in ritardo l’ultima rata, la diciottesima, i vantaggi della Rottamazione quater andrebbero perduti. 

Si ponga il caso di un debitore verso il Fisco per 250mila euro che, al netto delle spese di interessi, sanzioni e aggi, vede ridursi il proprio carico a 130mila euro. Il contribuente, dopo aver pagato 122mila euro delle prime 17 rate, manca l’appuntamento con l’ultima rata. L’effetto che si avrà sarà quello di vedersi ripristinato l’originario debito di 250mila euro dei quali 122mila euro rappresentano solo l’acconto di quanto dovuto.

La restante parte del carico fiscale, incrementatasi nel tempo per effetto degli interessi e delle sanzioni, si ripristina e determina il debito residuo. A differenza delle precedenti Rottamazioni, il contribuente decaduto dalla definizione agevolata 2023 ha la possibilità di rateizzare il debito residuo (la differenza tra quanto pagato e quanto originariamente dovuto). Tuttavia, tale rateizzazione avviene non alle condizioni agevolate della Rottamazione, ma secondo le regole ordinarie del pagamento rateale, con relativo calcolo di interessi, sanzioni e aggi.