Una finale di Conference League con un lieto fine diverso rispetto a quello passato, la Fiorentina cerca la gloria contro l’Olympiacos, in palio un trofeo europeo che darebbe non poco lustro alla stagione. Per l’occasione, la Viola avrà un tifoso in più, che i tifosi conoscono molto bene: Daniele Carnasciali.

L’ex difensore gigliato (’92-’97) non sarà ad Atene (“sabato aprirò il mio stabilimento balneare, ci sarà da lavorare”), ma mercoledì sera ombrelloni e sdraio potranno aspettare: “Speriamo sia la volta buona“, afferma uno speranzoso Carnasciali, che non vede favoriti: “Una finale ha tante variabili a seguito, l’approccio giusto determinerà la prestazione”.

Questa volta la Fiorentina dovrà essere perfetta, gli errori difensivi che spesso hanno caratterizzato la stagione dei Viola, non dovranno materializzarsi: “E’ una questione di testa, non di nomi, la massima concentrazione sarà fondamentale per evitare di rovinare tutto sul più bello”, spiega Daniele Carnasciali a “Tutto Sport” su Radio Cusano Campus.

Finale Conference League, Olympiacos-Fiorentina, le parole di Daniele Carnasciali

La finale di Conference League si avvicina e sarà Olympiacos-Fiorentina, ma in Daniele Carnasciali riaffiorano i ricordi, non proprio felici, della finale persa l’anno scorso contro il West Ham. La speranza è che il lieto fine ora sia diverso.

D: E’ la volta buona?

R: Dopo le finali di Conference e Coppa Italia, la speranza è che adesso la Fiorentina possa riuscirci. Ce la metteranno tutta, ma sarà una partita difficile perchè l’Olympiacos ha eliminato una squadra che era la favorita ovvero l’Aston Villa. Bisognerà stare attenti, ma le finali non si giocano, vanno vinte; come l’Atalanta, dovrà essere da insegnamento. Serve concretezza.

D: L’avversario sembra essere più alla portata rispetto al West Ham l’anno scorso.

R: Nelle finali non ci sono favorite, parla il campo e poi ci sono troppe variabili. Si parte da 50/50, per avere più percentuale serve mettere qualcosa in più del normale. Le due finali perse l’anno scorso devono far insegnare, a causa di errori difensivi che si sono ripetuti anche in campionato quest’anno. Se la squadra sarà concentrata dietro, sono sicuro che per quanto riguarda il gol potrà arrivare.

D: Come si può lavorare per cercare di limitare le amnesie difensive?

R: Spesso sono errori banali, causa mancanza di concentrazione per tutti i novanta minuti. Devono essere bravi a tenere la concentrazione alta, devono tenere conto che praticamente è l’ultima partita importante della stagione, dove non si possono avere disattenzioni.

Nel segno della perfezione

Parola d’ordine: perfezione. Daniele Carnasciali punta su questo termine per poter vedere la Fiorentina sorridere.

D: Una sorta di esame di laurea per mettere da parte le critiche.

R: Anche perchè è un peccato, la Fiorentina fa sempre la prestazione quando scende in campo, diverte con il suo modo di giocare. Tutto poi viene macchiato da un errore grossolano. Manca lo step per essere ancora più competitivi, ma le critiche ad Italiano non le capisco: ha fatto tre finali, cosa deve fare di più?

D: Servono giocatori con più personalità per limare queste amnesie?

R: Non è questione di personalità, giocatori di questo tipo la Fiorentina ne ha. Bisogna cercare di non essere perseveranti nell’errore, specie quando si presenta una finale. Dove conterà ovviamente l’approccio, che fa tutta la differenza del mondo. L’Atalanta con la Juventus è partita in un modo, contro il Bayer Leverkusen in un altro, e la differenza si è vista. Io spero anche che la Fiorentina arrivi alla finale di Conference con tutti i giocatori al top della forma, sono convinto che non faranno errori di concentrazione.

D: Sarà una Fiorentina più aggressiva o guardinga?

R: Deve essere subito aggressiva, non si può cominciare aspettando gli avversari. La fase iniziale è fondamentale, se la si fa a dovere si può mettere in difficoltà l’Olympiacos.