Giunti alla fine del mese di maggio, gli amministrati NoiPA iniziano a pensare a quali novità porterà il cedolino di giugno 2024 e se le sorprese a livello di stipendio saranno positive o negative. In realtà, grazie al recente accordo, lo stipendio di giugno 2024 sarà più ricco per alcune categorie professionali di amministrati NoiPA, con aumenti per tutto il personale e un bonus una tantum. Andiamo a vedere quali sono le prime novità sul cedolino NoiPA di giugno 2024.

Cedolino NoiPA giugno 2024: buone notizie per Carabinieri e Polizia di Stato

Il mese di giugno 2024 porterà buone notizie per i Carabinieri, grazie agli incrementi previsti dal Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (FESI) relativi all’anno 2023. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato il decreto per l’assegnazione dei compensi destinati a tutto il personale contrattualizzato dell’Arma, che comprende Carabinieri e Capitani.

Il decreto è stato registrato dall’Ufficio Centrale del Bilancio il 9 maggio, dopo un controllo di regolarità amministrativa e contabile. Pertanto, la Direzione di Amministrazione e il Centro Nazionale Amministrativo stanno procedendo con le operazioni al fine di liquidare i compensi al personale interessato con lo stipendio di giugno.

Stipendio NoiPA giugno 2024 più alto per i carabinieri: dettagli su incrementi salariali e bonus

Il decreto prevede specifici incrementi per il personale dell’Arma:

  • Incremento di 84€/anno per tutto il personale.
  • Bonus una tantum di circa 50€ per beneficiario, che sarà erogato entro l’anno, utilizzando le risorse disponibili e quelle aggiuntive previste dalla Legge di Bilancio.

Questi aumenti vanno a rappresentare un importante riconoscimento per l’impegno e la dedizione del personale, assicurando un miglioramento delle condizioni economiche.

Stipendi della scuola: nessun aumento previsto

A differenza dei Carabinieri, il personale della scuola, inclusi docenti e personale ATA, non vedrà aumenti nel cedolino di giugno 2024. Anzi, molti segnalano un calo negli stipendi mensili, con ammanchi di diverse decine, se non centinaia di euro, rispetto agli anni precedenti. Questo problema sta generando insoddisfazione e preoccupazione tra il personale scolastico.

Accordo FESI per la Polizia di Stato

Recentemente, si è concluso l’incontro per la sottoscrizione dell’accordo sull’utilizzo delle risorse del FESI per il 2023, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Sottosegretario agli Interni Nicola Molteni, del Capo della Polizia Vittorio Pisani e del Capo di Gabinetto del Ministro Maria Teresa Sempreviva.

Distribuzione delle risorse FESI per la Polizia di Stato

L’accordo prevede la distribuzione delle risorse FESI per remunerare il personale della Polizia di Stato in relazione a specifiche attività svolte nel corso dell’anno. I compensi stabiliti sono i seguenti:

  • Produttività collettiva: € 6,11 per ogni giorno di presenza e assenze equiparate.
  • Reperibilità: € 17,50 per turno.
  • Cambio turno: € 10,00 per turno.
  • Servizi di alta montagna: € 6,40 per turno.
  • Cambi turno per i reparti mobili: compenso annuo di € 610,00.

Eventuali ulteriori risorse che si renderanno disponibili nel corso dell’anno andranno ad incrementare l’emolumento per la Produttività Collettiva, aumentando il compenso percepito dal personale per ogni giorno di presenza e assenze equiparate.

Stipendio NoiPA giugno 2024 più alto per i poliziotti: un riconoscimento per l’impegno del personale

L’incontro che ha portato all’accordo finale ha sancito l’importanza di riconoscere economicamente l’impegno del personale della Polizia di Stato, incentivando la produttività e garantendo la copertura di attività essenziali. Questi compensi aggiuntivi hanno quindi voluto rappresentare un riconoscimento tangibile per l’importante lavoro svolto dal personale della Polizia di Stato.

Conclusioni

Il FESI 2023 porta significativi benefici economici per il personale dei Carabinieri e della Polizia di Stato, con aumenti e bonus che verranno percepiti nel corso del 2024. Tuttavia, il personale della scuola continua a fare i conti con stipendi invariati o in calo, sottolineando una disparità nelle condizioni economiche tra i vari settori del pubblico impiego.