Elezioni Europee 2024 e una di quelle interviste che fanno strabuzzare gli occhi e ridere per sincerità, spontaneità e particolarità nelle risposte e nei temi trattati. Dai più personali e delicati a quelli più normali e di ampio respiro, ma sempre con grande schiettezza.
Il segretario di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi si mette quasi a nudo e davanti ai ragazzi di “The Journalai“, noti per fare interviste irriverenti, gioca, scherza e si mette a completa disposizione, raccontando se stesso, mettendosi anche a cantare e aprendo, seppur momentaneamente, un profilo su Tinder, la famosa app di incontri.
Elezioni Europee 2024 Bandecchi parla di legalizzare la prostituzione e canta “Generale” di De Gregori
Si parte da tante cose, dai sondaggi, che oggi sono un argomento tabù, per via delle elezioni e delle norme che le regolano, con Alternativa Popolare che, dopo aver sofferto un oscuramento, è apparsa come all’improvviso: “Non si può parlare di sondaggi adesso, ma siamo apparsi, ci siamo, poi io ho quelli miei dove ci siamo da un po’, ma vediamo. L’obiettivo? Un segnale che vogliamo esserci…“.
I ragazzi dei The Journalai stuzzicano Bandecchi sul fatto che è sceso in politica da poco e lui risponde: “Per essere politici bisogna essere indagati o avere avvisi di garanzia? Io ne ho parecchi, sono indagato e ho subito anche un sequestro, quindi sono perfetto…”. Bandecchi si mette a parlare anche di musica, anche se ammette: “Ho sempre invidiato un po’ quelli che sapevano suonare, per quel che riguarda la musica mi piacciono i cantautori, da Guccini a Battisti. Una canzone? Forse Generale (e si mette a cantarla ndr), anche se mi rispecchia e mi rappresenta di più “I ragazzi della via Gluck” (famosa canzone di Adriano Celentano ndr)”
L’intervista corre veloce e Stefano Bandecchi non ha problemi a rispondere alle domande anche più scomode come quella se, eventualmente, sarebbe pronto a legalizzare la prostituzione e con altrettanta sincerità sottolinea: “E’ legale in Olanda, in Germania, in Spagna e in Svizzera e in tanti altri posti, sinceramente sì, è una cosa antica non siamo riusciti a toglierlo nelle strade, ma non voglio parlare della prostituzione femminile io parlo di prostituzione, che sia donna o che sia uomo farà questo mestiere, in certi casi potrebbe essere anche un grande servizio, non voglio sembrare cinico, ma quelle donne e uomini che hanno problemi fisici e non troveranno mai sulla loro strada persone che si accoppia sessualmente con loro ed è un gran problema, io lo passerei anche con la sanità...”.
La vita di Stefano Bandecchi, del ragazzo fino a diventare imprenditore e uomo di successo: “Ho cominciato come bagnino, poi scavavo pozzi, poi il manovale, il carpentiere, il verniciatore e saldatore. Poi mi sono arruolato e ho fatto il militare, ero un paracadutista, ma ho finito l’esperienza militare, con qualche missione a Beirut, una volta finita quella arrivi nella vita di tutti i giorni e ho fatto diverse cose come il rappresentante poi la prima azienda, i primi cd rom fino ad avere un’azienda di impianti di allarme, avevo anche dei villaggi turistici fino a un’impresa di costruzione che ancora oggi seguo, e poi la nascita e la realizzazione dell’Università Niccolò Cusano“
Il discorso si sposta sulle droghe e qui Stefano Bandecchi si fa serio: “Sulla droga ho seri problemi psicologici, ho avuto un fratello che si è suicidato faceva uso di stupefacenti e di alcool, anche se credo che per assurdo gli abbia fatto più male l’alcool“. Per il tema sulle droghe leggere torna scherzoso, ma sempre con quel piglio di serietà perché sa che è un tema sentito e particolare: “Lo spinello di oggi non è quello di 40 anni fa, avevo amici che se ne facevano dieci anche quindici al giorno e non hanno avuto problemi, oggi anche lo spinello è stato inquinato. Io legalizzerei la giusta droga per quanto riguarda l’altra diventerei molto cattivo“.
“La droga nella politica? Sinceramente non lo so – ha aggiunto il segretario di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni -, certo se vado a vedere tutto quello che si è fatto negli ultimi trent’anni o forse più qualcosa di normale non c’è, qualcuno che ha agito sotto qualche effetto ti viene il dubbio (e ride ndr). Ho chiesto anche al Comune di Terni di fare delle analisi, ho evitato quella del capello, ma scherzi a parte anche lì a Terni ho visto che pochi o nessuno l’ha fatta, si vede che il problema c’è anche nei piccoli comuni…“.
Sull’uso personale Stefano Bandecchi ricorda e ammette: “Devo dire che sono sempre stato uno sportivo e non ne ho mai fumate, ho dato due boccate a una canna, credo lo fosse, una volta a Firenze, avevo 18 anni, detti un passaggio a uno, mi offrì una sigaretta, non volevo fare il fregnone e accettai, ma dopo che fumai quella sigaretta mi trovai sotto un ponte a dormire. Comunque mai fatto uso di queste cose in vita mia, mi piace essere lucido”