“Conosco Eusebio dal 2001 quando facevamo parte della rosa della Roma, dopo ieri non l’ho sentito però posso dire di aver sofferto con lui questa retrocessione”, così Amelia commenta la drammatica retrocessione del Frosinone seguita dalla forte delusione di Di Francesco.
Amelia sulla delusione di Di Francesco con il Frosinone
Un pianto, quello di Eusebio Di Francesco, che ha scosso tutti e che dimostra la delusione e il senso di impegno che l’allenatore del Frosinone ha voluto prestare alla causa, a confermarlo anche Marco Amelia – suo compagno di squadra ai tempi della Roma:
“Conosco Eusebio dal 2001 quando facevo parte della rosa della Roma che vinse lo scudetto e lui è stato un giocatore fondamentale di quella squadra, dopo ieri non l’ho sentito però posso dire di aver sofferto con lui questa retrocessione perché ho visto la bontà del suo lavoro svolto durante la stagione!“.
Parole che evidenziano un legame forte e una stima che va oltre il tempo e oltre le diverse esperienze che i due hanno vissuto. L’ex portiere del Milan, infatti, dopo aver appeso le scarpette al chiodo negli ultimi hanno si è dedicato alla carriera da allenatore arrivando fino all’U18 del Frosinone.
Squadra in cui Eusebio e Marco si sono rincontrati e hanno condiviso il destino in un club dai forti valori etici e morali, come lo stesso ex portiere ci tiene a sottolineare. Amelia torna sulle parole spese da parte del presidente Stirpe sul bilancio della stagione e sulla delusione amara di Di Francesco in primis:
“Il presidente Stirpe è il presidente che tutti gli allenatori vorrebbero. La sua intervista dopo la retrocessione e di grande spessore umano e sportivo. Mi ha emozionato”.
Futuro incerto per il Frosinone
Dopo la notte più buia per il Frosinone ora è tempo di rinascita: la squadra del presidente Stirpe ripartirà dalla Serie B dopo un finale concitato e caotico che ha condannato i Ciociari ad una retrocessione che fino a poco tempo prima sembrava meno scontata.
Fatali le vittorie dell’Empoli ma soprattutto dell’Udinese. Contemporaneamente i toscani sono riusciti a fare il colpaccio vincendo contro una Roma svuotata e stanca dal finale di stagione, mentre i friulani si sono imposti con un gol salvezza che ha regalato una gioia incommensurabile a Cannavaro e a tutto il suo staff subentrato a fine aprile.
Ora, però, è tempo di ripartire e ricostruire. La dirigenza ciociara dovrà anzitutto capire se ci sono i presupposti per rinnovare il contratto a Eusebio Di Francesco, in scadenza proprio tra poco più di un mese, e tracciare la linea per il mercato estivo che servirà da rifondazione in ottica della stagione che verrà:
“Non so come ripartirà il Frosinone l’anno prossimo, in questo momento credo nessuno ci stia pensando. Sicuramente la società saprà ripartire al meglio l’ha già dimostrato più volte“.
Movimenti che, però, non riguardano più Marco Amelia. L’ex portiere ha terminato la sua avventura al Frosinone i primi di gennaio dopo una parentesi da allenatore dell’Under18. Un’esperienza formativa che gli ha permesso di proseguire nella sua crescita ma che era necessario terminare nonostante l’ottimo rapporto rimasto con società e dirigenza, come lui stesso ammette, tanto che lascia una porta aperta per il futuro:
“Ho fatto un’esperienza nel settore giovanile per me molto formativa, tra 1000 difficoltà, a gennaio ho deciso di andare via per seguire altro lasciando un gruppo di ragazzi a cui sono sicuro di aver dato molto. Con il club mi sono lasciato benissimo, i dirigenti sono persone per bene. Personalmente non so che farò di sicuro se ci fosse la possibilità di tornare ad aiutare il club ne parlerei proprio perché sono stato benissimo e soprattutto a Frosinone ho lasciato tanti amici”.