Cristiano Ronaldo sta per lanciare la sua quarta collezione di token non fungibili (NFT), per celebrare alcuni momenti della sua straordinaria carriera. L’evento avrà luogo il prossimo 29 maggio e il teatro dell’operazione sarà il Binance NFT Marketplace.
La collezione sarà lanciata nonostante le recenti disavventure legali del fuoriclasse portoghese. In particolare, CR7, come è noto nel mondo del calcio, è al momento impegnato in una causa estremamente impegnativa, in Florida.
Cristiano Ronaldo lancia una nuova collezione di NFT
Il binomio tra calcio e blockchain è sempre più saldo. A dimostrarlo ancora una volta è il lancio della quarta collezione di NFT da parte di Cristiano Ronaldo. Il giocatore lusitano, attualmente in forza alla squadra saudita dell’Al Nassr, sembra intenzionato a sfruttare i token non fungibili e le opportunità che propongono.
Nel presentare questa collezione, CR7 ha utilizzato le seguenti parole: “Il mio percorso calcistico mi ha visto viaggiare in tutto il mondo e sono stato onorato di giocare per alcuni dei club più prestigiosi in circolazione. Ora tocca anche a te unirti a me in questo viaggio”.
Occorre però sottolineare come l’evento giunga in un momento abbastanza particolare per il capitano della Nazionale portoghese, che si appresta a guidare agli Europei ormai incombenti. Cristiano Ronaldo è infatti stato citato da un gruppo di investitori che hanno perso un miliardo di dollari puntati su un’altra collezione di NFT (token non fungibili) offerti da Binance.
La collezione in questione si chiamava “CR7” e, a quanto sembra, l’esito dell’operazione non è stato dei migliori. Naturalmente, l’augurio è che in questa occasione vada meglio, nonostante un momento non proprio esaltante per i token non fungibili, che sembrano aver smarrito la capacità di suscitare entusiasmi degli inizi.
La causa in Florida che potrebbe causare seri danni a CR7
La vicenda in discussione in Florida, risale al 2022 e vede al suo centro NFT lanciati anche in quella occasione su Binance. Il succo della causa è da individuare nel fatto che Cristiano Ronaldo, in quella occasione, prestò la sua immagine per la pubblicizzazione degli NFT su Instagram.
L’accusa, quindi, è di aver avallato pubblicità che promettevano ricompense e rimarcavano il potenziale dell’investimento. E, a contorno, chiedevano ai tifosi di investire non solo nella collezione, ma anche su una serie di altri prodotti offerti dall’exchange.
Il giocatore, da parte sua, ha cercato di impedire che la causa andasse avanti. Ha infatti chiesto alla corte incaricata di rigettarla. Un tentativo il quale, però, si è risolto in un clamoroso fiasco. Ray Altman, il giudice incaricato di esaminare la vicenda, il passato 4 di maggio ha infatti rifiutato di archiviare l’azione legale collettiva. Accogliendo, di conseguenza, la richiesta dei querelanti, la sospensione del procedimento fino a quando non sarà stata pronunciata una mozione tesa a imporre un arbitrato.
Calcio e NFT: un legame molto saldo
Naturalmente, la speranza è che stavolta Cristiano Ronaldo non ricada negli stessi errori. Molti altri assi del football, infatti, hanno seguito la stessa strada, a partire da Leo Messi, il primo a lanciare i suoi NFT. Senza però incontrare gli stessi problemi.
La Pulce l’ha lanciata nell’agosto del 2021, con il nome di “Messiverse”. Nei token non fungibili proposti dalla piattaforma Ethernity Chain, la stella argentina è raffigurata di volta in volta come un re, un supereroe e un titano greco.
Anche Luis Suarez, forte attaccante uruguayano, ha lanciato i propri NFT, a loro volta creati dallo studio olandese Visual Lab. Lo ha fatto con un’asta durate tre giorni, in cui sono stati venduti 30mila pezzi della catena Ethernity, con un costo di base pari a cinquanta dollari l’uno.
Dopo di loro è stata la volta di molti altri, tra cui Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba, Andrea Pirlo e Gianluigi Buffon. Una tendenza destinata a proseguire nel futuro, nonostante le difficoltà incontrate dagli NFT dopo gli entusiasmi iniziali.